Ciao! Quel tuo trucco delle corse lente mi trova proprio d’accordo, è un approccio che sto seguendo anch’io e devo dire che fa la differenza, non solo per il fisico ma pure per la testa. Da quando ho iniziato a correre a ritmo tranquillo, mi sento meno ansioso, come se ogni passo mi aiutasse a scaricare un po’ di tensione. Sto puntando a perdere qualche chilo non tanto per l’estetica, ma proprio per stare meglio con me stesso, e il running mi sta dando una mano enorme.
Sul discorso dolci, ti capisco fin troppo bene. Dopo un lungo, la voglia di buttarmi su qualcosa di zuccherato è una lotta vera. Il tiramisù è il mio punto debole, ma sto provando a controllarmi con alternative semplici come quelle che hai detto tu. Ultimamente mi sono fissato con una specie di crema fatta con ricotta magra, un cucchiaino di cacao amaro e qualche goccia di dolcificante: sa di dessert vero, ma non mi fa saltare il conto delle calorie. Oppure, se proprio voglio esagerare, sciolgo un quadratino di cioccolato fondente nel caffè caldo, così mi sembra un lusso senza strafare.
Il tuo sistema delle tazzine da caffè è geniale, me lo segno subito. Io di solito cerco di tenere le mani occupate dopo la corsa, tipo preparando una tisana o sistemando qualcosa in casa, così non finisco col saccheggiare la dispensa. Però hai ragione, dopo 15 km un piccolo premio ci sta tutto, è anche una questione di equilibrio mentale. Tu hai altri modi per distrarti quando la fame ti prende di mira? Perché qua tra corse lente e bilancia, sto imparando che la vera maratona è contro me stesso!