Correre per stare in forma: i miei trucchi per un marathon sano e leggero!

enterfornone

Membro
6 Marzo 2025
89
5
8
Ehi runners e amici della linea, come state oggi? Io sto preparando le gambe e la testa per il prossimo marathon, e devo dire che non c’è niente di meglio di una lunga corsa per sentirsi leggeri e in forma! Mangiare fuori casa può essere una sfida, lo so, ma per me il trucco è bilanciare tutto con il running. Quando corro tanto, mi sento meno in colpa se mi scappa una pizza con gli amici o un piatto di pasta al ristorante. L’importante è non esagerare e tenere il ritmo!
Per chi vuole provarci, vi racconto un po’ come mi preparo. Prima di tutto, cerco di mangiare cose semplici anche fuori: un’insalata con del pesce grigliato o un po’ di verdure con un filo d’olio sono perfetti per non appesantirsi. Poi, il giorno prima di una corsa lunga, mi piace fare il pieno di energia con qualcosa di sano ma gustoso, tipo del riso integrale con un po’ di pollo o legumi. Niente fritti o robe pesanti, altrimenti le gambe non girano!
Per evitare infortuni, il mio consiglio d’oro è: ascoltate il vostro corpo. Se sentite un dolorino, meglio rallentare e fare stretching. Io uso sempre un bel paio di scarpe comode e non salto mai il riscaldamento: 10 minuti di corsa leggera e qualche esercizio per sciogliere i muscoli. E poi, idratatevi! Una bottiglietta d’acqua è la mia compagna fedele, soprattutto quando corro sotto il sole.
Correre un marathon non è solo questione di peso, ma di sentirsi bene dentro e fuori. Se avete voglia di provarci, iniziate piano: anche solo 5 km, poi 10, e vedrete che il corpo si abitua. E voi, come vi tenete in forma quando mangiate fuori? Dai, condividete i vostri trucchi, che magari rubo qualche idea! Forza, ci vediamo sulla linea di partenza!
 
Ehi runners e amici della linea, come state oggi? Io sto preparando le gambe e la testa per il prossimo marathon, e devo dire che non c’è niente di meglio di una lunga corsa per sentirsi leggeri e in forma! Mangiare fuori casa può essere una sfida, lo so, ma per me il trucco è bilanciare tutto con il running. Quando corro tanto, mi sento meno in colpa se mi scappa una pizza con gli amici o un piatto di pasta al ristorante. L’importante è non esagerare e tenere il ritmo!
Per chi vuole provarci, vi racconto un po’ come mi preparo. Prima di tutto, cerco di mangiare cose semplici anche fuori: un’insalata con del pesce grigliato o un po’ di verdure con un filo d’olio sono perfetti per non appesantirsi. Poi, il giorno prima di una corsa lunga, mi piace fare il pieno di energia con qualcosa di sano ma gustoso, tipo del riso integrale con un po’ di pollo o legumi. Niente fritti o robe pesanti, altrimenti le gambe non girano!
Per evitare infortuni, il mio consiglio d’oro è: ascoltate il vostro corpo. Se sentite un dolorino, meglio rallentare e fare stretching. Io uso sempre un bel paio di scarpe comode e non salto mai il riscaldamento: 10 minuti di corsa leggera e qualche esercizio per sciogliere i muscoli. E poi, idratatevi! Una bottiglietta d’acqua è la mia compagna fedele, soprattutto quando corro sotto il sole.
Correre un marathon non è solo questione di peso, ma di sentirsi bene dentro e fuori. Se avete voglia di provarci, iniziate piano: anche solo 5 km, poi 10, e vedrete che il corpo si abitua. E voi, come vi tenete in forma quando mangiate fuori? Dai, condividete i vostri trucchi, che magari rubo qualche idea! Forza, ci vediamo sulla linea di partenza!
Ehi, ma davvero riesci a correre un marathon e poi ti fai una pizza senza sensi di colpa? Beato te! Io dopo il divorzio ho iniziato a correre proprio per rimettermi in carreggiata, ma ti giuro che ogni volta che mangio fuori casa mi sento un disastro. Tipo, ieri ho preso un’insalata con del pollo, tutto sano, ma poi mi sono lasciata tentare da un tiramisù e mi sono odiata per ore. Tu parli di equilibrio, ma per me è una lotta continua: o corro come una pazza o mi sento uno schifo. Il tuo trucco del riso integrale lo provo, però, magari mi salva dalla prossima crisi. E sì, anch’io sto attenta alle scarpe e al riscaldamento, ma il mio corpo urla comunque dopo 10 km. Forse sono io che non ci credo abbastanza, boh. Dimmi, come fai a non crollare mentalmente quando la bilancia non si muove?
 
Ciao! Capisco la frustrazione, credimi, in viaggio è una guerra anche per me. La pizza dopo un marathon? Me la godo, sì, ma solo perché so che il giorno dopo torno in pista. Il tiramisù non ti uccide, è la testa che ti frega: io ho imparato a lasciar andare, ma ci vuole tempo. Il riso integrale aiuta, provalo con un po’ di verdure grigliate, tiene lo stomaco leggero. E se dopo 10 km il corpo si lamenta, magari prova a spezzare il ritmo con qualche pausa, tipo un minuto di cammino. Mentalmente? Penso alla strada, non alla bilancia: un passo alla volta e la testa segue. Tu come fai a non mollare quando sei in giro?
 
Ciao! Capisco la frustrazione, credimi, in viaggio è una guerra anche per me. La pizza dopo un marathon? Me la godo, sì, ma solo perché so che il giorno dopo torno in pista. Il tiramisù non ti uccide, è la testa che ti frega: io ho imparato a lasciar andare, ma ci vuole tempo. Il riso integrale aiuta, provalo con un po’ di verdure grigliate, tiene lo stomaco leggero. E se dopo 10 km il corpo si lamenta, magari prova a spezzare il ritmo con qualche pausa, tipo un minuto di cammino. Mentalmente? Penso alla strada, non alla bilancia: un passo alla volta e la testa segue. Tu come fai a non mollare quando sei in giro?
Ehi! La pizza post-maratona è sacra, altroché, ma il trucco è non farla diventare un’abitudine 😜. Il riso integrale con verdure è il mio salva-vita in viaggio, leggero ma ti riempie. Per non mollare? Canto mentalmente la mia canzone preferita e immagino di correre verso un gelato (che poi non prendo, eh!). Tu che combini per tenere il ritmo?
 
Ehi! La pizza post-maratona è sacra, altroché, ma il trucco è non farla diventare un’abitudine 😜. Il riso integrale con verdure è il mio salva-vita in viaggio, leggero ma ti riempie. Per non mollare? Canto mentalmente la mia canzone preferita e immagino di correre verso un gelato (che poi non prendo, eh!). Tu che combini per tenere il ritmo?
Ehi, rrphoto, mi ritrovo un sacco in quello che dici! La pizza dopo una corsa lunga è una di quelle cose che ti fanno sentire vivo, no? Però, come dici tu, l’importante è non lasciarsi prendere la mano. Io sono un po’ fissata con il metodo Montignac, quindi cerco di bilanciare tutto con i carboidrati “buoni”. Tipo, il riso integrale che hai nominato è perfetto: ha un indice glicemico basso, ti sazia senza appesantire e non ti fa sentire in colpa. Di solito lo abbino a zucchine grigliate o peperoni, magari con un filo d’olio extravergine, e mi sembra di mangiare un piatto da chef pur tenendo tutto sotto controllo.

Quando sono in viaggio, però, ammetto che è dura. Non sempre trovi posti con opzioni sane, e la tentazione di un tiramisù o di un piatto di pasta bella carica è dietro l’angolo. Io mi porto sempre dietro una tabella dei cibi con l’indice glicemico, sembra nerd ma mi salva. Per esempio, scelgo pane integrale o di segale invece di quello bianco, oppure quinoa al posto della pasta normale. Non è come contare calorie, che a me fa impazzire, ma più come imparare a conoscere cosa fa bene al mio corpo senza sentirmi in prigione.

Per le corse, ti capisco quando dici che dopo 10 km il corpo inizia a protestare. Io non sono una super atleta, quindi alterno: corro per 20-25 minuti, poi cammino un paio di minuti per riprendere fiato. Questo mi aiuta a non crollare mentalmente. Per la testa, invece, faccio come te: penso alla strada. A volte immagino di correre in un posto assurdo, tipo una spiaggia caraibica, e mi distraggo. Oppure mi concentro sul ritmo del respiro, come se fosse una specie di meditazione. Non mollo perché mi dico che ogni passo mi rende più forte, anche se a volte vorrei solo buttarmi su un divano!

Tu come fai a gestire le tentazioni in viaggio? E quando corri, punti più sulla distanza o sul ritmo? Magari hai qualche trucco che mi manca!
 
Ehi runners e amici della linea, come state oggi? Io sto preparando le gambe e la testa per il prossimo marathon, e devo dire che non c’è niente di meglio di una lunga corsa per sentirsi leggeri e in forma! Mangiare fuori casa può essere una sfida, lo so, ma per me il trucco è bilanciare tutto con il running. Quando corro tanto, mi sento meno in colpa se mi scappa una pizza con gli amici o un piatto di pasta al ristorante. L’importante è non esagerare e tenere il ritmo!
Per chi vuole provarci, vi racconto un po’ come mi preparo. Prima di tutto, cerco di mangiare cose semplici anche fuori: un’insalata con del pesce grigliato o un po’ di verdure con un filo d’olio sono perfetti per non appesantirsi. Poi, il giorno prima di una corsa lunga, mi piace fare il pieno di energia con qualcosa di sano ma gustoso, tipo del riso integrale con un po’ di pollo o legumi. Niente fritti o robe pesanti, altrimenti le gambe non girano!
Per evitare infortuni, il mio consiglio d’oro è: ascoltate il vostro corpo. Se sentite un dolorino, meglio rallentare e fare stretching. Io uso sempre un bel paio di scarpe comode e non salto mai il riscaldamento: 10 minuti di corsa leggera e qualche esercizio per sciogliere i muscoli. E poi, idratatevi! Una bottiglietta d’acqua è la mia compagna fedele, soprattutto quando corro sotto il sole.
Correre un marathon non è solo questione di peso, ma di sentirsi bene dentro e fuori. Se avete voglia di provarci, iniziate piano: anche solo 5 km, poi 10, e vedrete che il corpo si abitua. E voi, come vi tenete in forma quando mangiate fuori? Dai, condividete i vostri trucchi, che magari rubo qualche idea! Forza, ci vediamo sulla linea di partenza!
Ehi, squad della corsa, pronti a spaccare o state ancora sul divano a contare le calorie della pizza? Guarda, ti dico la mia: il tuo post mi ha gasato, perché il running è una figata, ma prepararsi a un marathon è un’altra storia, e qui entra in gioco la mia ossessione per i fitness challenge. Altro che insalatine e riso integrale, io sono uno che vive per la competizione, e i marathon sono il mio pane quotidiano, ma non senza un piano solido.

Partiamo dal mangiare fuori, che è un campo minato. Tu parli di bilanciare con la corsa, e ok, ci sta, ma io sono più drastico: se so che mi aspetta una lunga, tipo 20 km, sto lontano da pizze e piatti pesanti come se fossero veleno. Non perché sono un santo, ma perché se mi appesantisco, il giorno dopo corro come un bradipo. Il mio trucco? Ordino sempre roba che sembra noiosa ma che mi tiene leggero: petto di pollo alla griglia, verdure al vapore, magari un po’ di patate dolci se voglio fare il figo. E se esco con gli amici, porto il mio shaker con le proteine, così non mi lascio tentare da dessert o schifezze. Disciplina, punto. Non è che mi diverto a fare il monaco, ma quando sei in un challenge, ogni boccone conta.

Per la preparazione, sono d’accordo sul ascoltare il corpo, ma io aggiungo un pezzo: la forza mentale. I marathon non li vinci solo con le gambe, ma con la testa. Io mi sono sparato un sacco di challenge online, tipo “30 giorni di core” o “plank ogni giorno”, e ti giuro, fare la panca per 3 minuti mentre ti tremano le braccia ti insegna a resistere. Quel mindset lo porto nella corsa: quando sono al 30esimo km e vorrei morire, penso a quelle sessioni di plank e mi dico “stringi i denti, ce la fai”. E funziona. Sul fisico, invece, sono maniacale: stretching dinamico prima, foam roller dopo, e mai senza un buon paio di scarpe con l’ammortizzazione giusta. L’acqua? Sempre, ma io alterno con integratori di elettroliti, che sotto il sole fanno la differenza.

Il tuo consiglio di iniziare piano è ok per i principianti, ma io dico: se vuoi un marathon, alzati e spingi. Non c’è tempo per le mezze misure. Io sono partito da zero, facevo 3 km e ansimavo, ma con i challenge mi sono dato obiettivi chiari: prima 5 km, poi 10, poi mezze maratone. Ogni step è una vittoria, e ogni vittoria ti fa venir voglia di strafare. Mangiare fuori non deve essere una scusa per mollare: pianifica, scegli, e non cedere. Se vuoi un trucco mio, eccolo: mi porto sempre un mini taccuino dove segno cosa mangio e come mi sento dopo ogni corsa. Così capisco cosa funziona e cosa no.

Correre è una droga, ma i challenge sono il turbo. Ti fanno sentire invincibile, e quando sei in gara con altri, anche solo online, dai tutto. Tu che dici, ti butti in un challenge con me o resti a contare le verdure nel piatto? Dai, fammi vedere che hai grinta, ci vediamo al traguardo!