Corro più veloce del vento: la mia routine per il marathon (e qualche trucco per snellirmi!)

zdzihoo

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “pronti, partenza, via”? Sono qui a sudare e a contare i chilometri, tutto per diventare un fulmine al prossimo marathon! La mia routine? Un mix di corsa, insalate tristi e qualche trucco che mi fa sentire un po’ una star di Hollywood (senza i paparazzi, purtroppo).
Allora, partiamo con le corse: 5 giorni a settimana, niente scuse. Lunedì e mercoledì faccio 10-12 km a ritmo medio, così mi abituo a tenere il passo senza crollare come un sacco di patate. Giovedì è il giorno “sprint”, 6-8 km con intervalli che mi fanno maledire ogni gradino della mia vita. Sabato è il lungo, 18-20 km, e lì sì che mi sento un eroe, anche se poi zoppico fino al divano. Domenica? Riposo, ma leggero, tipo una camminata veloce per non sclerare.
Sul mangiare, ragazzi, è una guerra. Colazione con avena e frutta, che sembra sana ma dopo due cucchiai mi guardo allo specchio sperando di vedere già gli addominali. Pranzo: petto di pollo, riso integrale e verdure, tutto pesato come se fossi uno scienziato pazzo. Cena leggera, tipo un’insalata con tonno o un uovo sodo, perché dopo le 18 il mio stomaco deve capire che la festa è finita. Però, confesso, ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – giuro, è per i muscoli, mica per il cuore!
E ora il trucco da “diva”: dopo la corsa lunga, mi spalmo creme fredde sulle gambe e mi avvolgo nella pellicola come un involtino primavera. Non so se funziona davvero, ma mi sento tipo un atleta pro che si coccola. Qualcuno di voi ha provato? Dicono che snellisce, ma forse è solo la mia immaginazione che corre più veloce di me!
Insomma, sto cercando di limare qualche chilo per volare sul traguardo, e ogni passo conta. Voi che fate per non morire al 30esimo km? Datemi idee, che qui tra fiato corto e cosce doloranti ho bisogno di ispirazione! Forza, runners, ci vediamo sulla linea di partenza!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “pronti, partenza, via”? Sono qui a sudare e a contare i chilometri, tutto per diventare un fulmine al prossimo marathon! La mia routine? Un mix di corsa, insalate tristi e qualche trucco che mi fa sentire un po’ una star di Hollywood (senza i paparazzi, purtroppo).
Allora, partiamo con le corse: 5 giorni a settimana, niente scuse. Lunedì e mercoledì faccio 10-12 km a ritmo medio, così mi abituo a tenere il passo senza crollare come un sacco di patate. Giovedì è il giorno “sprint”, 6-8 km con intervalli che mi fanno maledire ogni gradino della mia vita. Sabato è il lungo, 18-20 km, e lì sì che mi sento un eroe, anche se poi zoppico fino al divano. Domenica? Riposo, ma leggero, tipo una camminata veloce per non sclerare.
Sul mangiare, ragazzi, è una guerra. Colazione con avena e frutta, che sembra sana ma dopo due cucchiai mi guardo allo specchio sperando di vedere già gli addominali. Pranzo: petto di pollo, riso integrale e verdure, tutto pesato come se fossi uno scienziato pazzo. Cena leggera, tipo un’insalata con tonno o un uovo sodo, perché dopo le 18 il mio stomaco deve capire che la festa è finita. Però, confesso, ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – giuro, è per i muscoli, mica per il cuore!
E ora il trucco da “diva”: dopo la corsa lunga, mi spalmo creme fredde sulle gambe e mi avvolgo nella pellicola come un involtino primavera. Non so se funziona davvero, ma mi sento tipo un atleta pro che si coccola. Qualcuno di voi ha provato? Dicono che snellisce, ma forse è solo la mia immaginazione che corre più veloce di me!
Insomma, sto cercando di limare qualche chilo per volare sul traguardo, e ogni passo conta. Voi che fate per non morire al 30esimo km? Datemi idee, che qui tra fiato corto e cosce doloranti ho bisogno di ispirazione! Forza, runners, ci vediamo sulla linea di partenza!
Ehi, ciao a tutti… o forse “salve, compagni di corsa e sacrifici”? Mi presento con un po’ di timidezza, perché non sono proprio il tipo che urla i propri successi, ma leggendo il tuo post mi sono detto: “Dai, condividi qualcosa, magari serve a qualcuno!”. Prima di tutto, complimenti per la tua routine, quel mix di sprint e lunghi mi ha fatto quasi venire il fiatone solo a leggerlo! Io invece ho trovato la mia strada con il crudismo, e sì, lo so, magari suona strano a chi pensa a insalate tristi, ma ti giuro che mi ha cambiato la vita… e il girocoscia!

Allora, partiamo dal mangiare, che è il mio punto forte. Quando ho iniziato a correre per prepararmi al mio primo marathon, pesavo un bel po’ di più, e ogni chilometro era una lotta. Poi ho scoperto la dieta raw, e da lì è stato un viaggio. Colazione? Frullato verde con spinaci, banana, mela e un po’ di semi di chia – sembra una pozione magica, ma mi dà energia per ore senza appesantirmi. A pranzo, magari una “insalata” che poi è più un’esplosione di colori: zucchine a spirale, pomodorini, avocado, carote grattugiate e una manciata di noci. Cena leggera, tipo cetrioli con hummus di ceci crudi o una macedonia con un filo di succo di limone. Niente fornelli, niente pesate da scienziato, solo roba fresca che mi fa sentire leggero come una piuma. E il cioccolato fondente? Beh, lo prendo crudo al 100%, un quadratino ogni tanto… per l’anima, più che per i muscoli!

Sulla corsa, ti capisco benissimo con quei lunghi da 18-20 km, io sono più o meno lì. Però il crudismo mi ha aiutato a non zoppicare troppo dopo: meno infiammazioni, più recupero. Faccio 4 giorni di corsa, tipo 10 km tranquilli martedì e venerdì, un giorno di intervalli da 6-8 km (e sì, anche io maledico tutto mentre li faccio!), e il sabato il lungo. Domenica? Camminata o stretching, perché il corpo ringrazia. Non sono un fulmine, ma anno dopo anno vedo i progressi: più resistenza, meno chili, e quel traguardo che sembra sempre più vicino.

Il tuo trucco da diva con le creme fredde mi ha fatto sorridere, io invece dopo il lungo mi butto su un bel bagno freddo con qualche fettina di cetriolo sulle gambe – non so se snellisce, ma mi sento un po’ meno distrutto! E un consiglio da crudo-fanatico: prova a inserire più frutta prima della corsa, tipo datteri o un frullato di mango. Ti dà zuccheri naturali che spingono senza farti crollare al 30esimo km. Io così sono arrivato a fine marathon senza morire… o quasi!

Insomma, il mio anno di crudismo e corsa mi ha tolto peso e aggiunto fiato, e ora sogno di volare come te al traguardo. Tu continua così, e magari ci scambiamo idee per non cedere alla tentazione di un divano troppo comodo! Forza, runners!
 
Ehi, zdzihoo, un saluto veloce come uno sprint in salita! La tua routine è uno spettacolo, mi immagino già le tue gambe che macinano chilometri mentre io sono qui a sgranocchiare una carota cruda come un coniglio felice. Sai, leggendo delle tue insalate tristi e del pollo pesato, mi è venuta voglia di buttarti un salvagente dal mio mondo crudista – altro che guerra col cibo, qui è una festa continua!

Io sono quello strano del forum, il fanatico del raw che ha mollato bilance e fornelli per zucchine a spirale e frullati che sembrano dipinti. Tipo, ieri notte mi sono svegliato con la fame – capita, no? – e invece di sognare una pizza, mi sono sparato una manciata di mandorle e qualche fettina di mela con un goccio di cannella. Roba da matti, ma mi sono rimesso a dormire leggero come un soffione! Per la corsa lunga del sabato, ti consiglio di provare un “carburante” crudo pre-allenamento: un paio di datteri e una banana schiacciata con un po’ di burro di mandorle crude – è come benzina per razzi, ma senza rimorsi.

Il tuo involtino primavera con la pellicola mi ha fatto ridere, io invece dopo i 20 km mi spalmo un po’ di gel di aloe fresco e mi sdraio con le gambe su per cinque minuti – giuro, sembra che i muscoli mi dicano “grazie” in tutte le lingue! E sul recupero, il crudismo è il mio asso nella manica: niente più cosce che urlano vendetta il giorno dopo. Tipo, l’altro ieri dopo gli intervalli mi sono fatto un’insalata di rucola, finocchio e semi di girasole, e oggi ero già pronto a ripartire.

Dai, zdzihoo, continua a volare verso quel traguardo, e se ti va di provare qualcosa di crudo per non crollare al 30esimo km, fammi un fischio – ti passo la mia ricetta segreta di barrette raw da sgranocchiare a mezzanotte senza sensi di colpa! Ci vediamo sulla linea di partenza, magari con un frullato in mano invece del caffè! Forza!
 
Ehi, un saluto dal mondo del digiuno intermittente, dove il timer è il mio migliore amico e il pollo pesato ormai mi guarda con sospetto! La tua energia da crudista mi ha fatto sorridere, sembra quasi che zucchine a spirale e frullati colorati ti abbiano messo le ali – altro che correre più veloce del vento, tu praticamente decolli! Devo dirtelo, il tuo “carburante” pre-allenamento con datteri, banana e burro di mandorle crude mi ha incuriosito parecchio. Potrei quasi tradire il mio 16/8 per provarlo, ma non ditelo al mio orologio, si offenderebbe!

Io sono quello che ha perso chili con l’intervallo – tipo 15 kg, mica bruscolini – e ormai vivo con la regola del “mangia quando il sole è alto, digiuna quando cala”. La mia routine è semplice: 16 ore di digiuno, 8 ore per mangiare, e funziona da dio, soprattutto per la maratona. Però, sai com’è, all’inizio ho fatto un sacco di errori. Tipo pensare che “finestra alimentare” significasse abbuffarmi di tutto quello che trovavo – spoiler: non funziona così! Ora ho capito che la chiave è mangiare bene in quelle 8 ore: proteine magre, verdure, qualche carboidrato furbo come la patata dolce. Niente schifezze, altrimenti il digiuno è solo una penitenza inutile.

Per la corsa lunga, io punto su una colazione solida nella finestra – magari un po’ di avena con frutta e un uovo sodo – e poi via, digiuno fino a sera. Il corpo si adatta, giuro, dopo un po’ non senti neanche più la fame. Il tuo gel di aloe post-20 km mi ha fatto pensare: io di solito mi affido a un bello stretching e a un litro d’acqua, ma quel “grazie” dei muscoli di cui parli mi tenta. Sul recupero, il 16/8 è una manna: niente gonfiore, niente pesantezza, e le gambe sono pronte a ripartire senza troppi drammi.

Il tuo invito a provare il crudismo mi stuzzica, sai? Magari una barretta raw per il prossimo allenamento lungo potrei testarla – se mi mandi quella ricetta segreta, prometto di non mangiarla tutta a mezzanotte come un ladro! E chissà, magari ci troviamo davvero sulla linea di partenza, io col mio timer e tu col frullato dipinto. Continua a macinare chilometri, sei un’ispirazione – e se mai ti va di provare il digiuno intermittente, ti faccio da guida io. Forza, ci vediamo al traguardo!
 
Ehi, corro più veloce del vento… o almeno ci provavo, finché non mi sono ritrovato di nuovo al punto di partenza! Ti leggo e mi sembra di rivedere me stesso qualche anno fa, pieno di energia e con la bilancia che sorrideva. Anch’io ho perso 12 kg con una combo di corsa e alimentazione controllata, e mi sentivo invincibile. Ma sai com’è, la vita ti frega: un infortunio, qualche cena “tanto ormai sono in forma”, e puff, i chili sono tornati, portando pure gli interessi!

Ora sono qui, a cercare di rimettermi in carreggiata, e leggerti mi dà una spinta, ma anche un po’ di paura: non voglio rifare gli stessi errori. Tipo pensare che basti correre per “guadagnarsi” un piatto di pasta gigante – spoiler: il corpo tiene il conto meglio di un commercialista! Mi sa che il tuo digiuno intermittente potrebbe essere un’idea per riprendere il controllo, ma ho il terrore di trasformare la finestra alimentare in un “all you can eat”. Hai qualche trucco per non cedere alla tentazione di strafare?

Intanto, rubo un po’ della tua energia e magari provo quella colazione pre-allenamento – avena e uovo sodo mi sembrano un buon modo per ripartire. Grazie per l’ispirazione, e scusa il tono da “ex campione caduto”, ma spero che condividere il mio scivolone possa essere utile a qualcuno. Forza, ci vediamo al traguardo… stavolta ci arrivo davvero!
 
Ehi, corro più veloce del vento… o almeno ci provavo, finché non mi sono ritrovato di nuovo al punto di partenza! Ti leggo e mi sembra di rivedere me stesso qualche anno fa, pieno di energia e con la bilancia che sorrideva. Anch’io ho perso 12 kg con una combo di corsa e alimentazione controllata, e mi sentivo invincibile. Ma sai com’è, la vita ti frega: un infortunio, qualche cena “tanto ormai sono in forma”, e puff, i chili sono tornati, portando pure gli interessi!

Ora sono qui, a cercare di rimettermi in carreggiata, e leggerti mi dà una spinta, ma anche un po’ di paura: non voglio rifare gli stessi errori. Tipo pensare che basti correre per “guadagnarsi” un piatto di pasta gigante – spoiler: il corpo tiene il conto meglio di un commercialista! Mi sa che il tuo digiuno intermittente potrebbe essere un’idea per riprendere il controllo, ma ho il terrore di trasformare la finestra alimentare in un “all you can eat”. Hai qualche trucco per non cedere alla tentazione di strafare?

Intanto, rubo un po’ della tua energia e magari provo quella colazione pre-allenamento – avena e uovo sodo mi sembrano un buon modo per ripartire. Grazie per l’ispirazione, e scusa il tono da “ex campione caduto”, ma spero che condividere il mio scivolone possa essere utile a qualcuno. Forza, ci vediamo al traguardo… stavolta ci arrivo davvero!
Ciao! Ti capisco benissimo, quel “puff” dei chili che tornano è una botta che abbiamo preso in tanti, me compreso! La vita sa proprio come metterci alla prova, vero? Un infortunio, una cena con gli amici, e zac, ti ritrovi a chiederti dove sia finita quella versione leggera di te stesso. Però dai, sei qui, e questo è già un gran passo – leggerti mi fa sentire meno solo in questa battaglia!

Io sono un fissato della mediterranea, lo ammetto, e ti dico: per me è stata una salvezza, soprattutto quando lo stress mi faceva aprire il frigo ogni cinque minuti. Altro che finestra alimentare, sembrava un “open bar”! Il trucco che mi ha aiutato? Tenere sempre a portata di mano cose semplici ma saporite: un’insalata di pomodori con un filo d’olio d’oliva extravergine e un po’ di origano, oppure un filetto di sgombro grigliato con limone. Roba veloce, che mi riempie senza appesantirmi e mi dà quell’idea di “cibo vero” che placa la voglia di strafare. Magari prova a prepararti qualcosa del genere per i momenti critici, tipo quando torni dalla corsa e il divano ti sussurra “mangia tutto quello che trovi”.

La tua colazione avena e uovo sodo mi piace, ma ti butto lì una mia variante pre-allenamento: una fetta di pane integrale tostato con un velo di ricotta, un goccio d’olio e qualche fettina di cetriolo. È fresca, leggera e mi dà la carica senza farmi sentire un mattone nello stomaco. E poi, vuoi mettere il profumo dell’olio d’oliva al mattino? Per me è come un abbraccio mediterraneo!

Sul digiuno intermittente, ti capisco: il rischio di trasformarlo in un buffet è reale! Io non lo faccio spesso, ma quando ci provo, mi aiuto con un piatto di verdure grigliate – zucchine, melanzane, peperoni – condite con olio e un pizzico di sale. Saziano un sacco e tengono a bada la tentazione di esagerare. E se proprio la fame urla, un pugnetto di olive nere: poche calorie, tanto gusto, e mi sento subito in vacanza al mare!

Forza, non sei un ex campione caduto, sei un guerriero che si rialza – e questo vale più di mille traguardi. Condividere il tuo “scivolone” è un regalo per tutti noi, ci ricorda che non siamo perfetti e che va bene così. Dai, proviamo a correrci incontro a quel traguardo, magari con un piatto di pesce spada e caponata a festeggiarci alla fine!
 
Ciao! Ti capisco benissimo, quel “puff” dei chili che tornano è una botta che abbiamo preso in tanti, me compreso! La vita sa proprio come metterci alla prova, vero? Un infortunio, una cena con gli amici, e zac, ti ritrovi a chiederti dove sia finita quella versione leggera di te stesso. Però dai, sei qui, e questo è già un gran passo – leggerti mi fa sentire meno solo in questa battaglia!

Io sono un fissato della mediterranea, lo ammetto, e ti dico: per me è stata una salvezza, soprattutto quando lo stress mi faceva aprire il frigo ogni cinque minuti. Altro che finestra alimentare, sembrava un “open bar”! Il trucco che mi ha aiutato? Tenere sempre a portata di mano cose semplici ma saporite: un’insalata di pomodori con un filo d’olio d’oliva extravergine e un po’ di origano, oppure un filetto di sgombro grigliato con limone. Roba veloce, che mi riempie senza appesantirmi e mi dà quell’idea di “cibo vero” che placa la voglia di strafare. Magari prova a prepararti qualcosa del genere per i momenti critici, tipo quando torni dalla corsa e il divano ti sussurra “mangia tutto quello che trovi”.

La tua colazione avena e uovo sodo mi piace, ma ti butto lì una mia variante pre-allenamento: una fetta di pane integrale tostato con un velo di ricotta, un goccio d’olio e qualche fettina di cetriolo. È fresca, leggera e mi dà la carica senza farmi sentire un mattone nello stomaco. E poi, vuoi mettere il profumo dell’olio d’oliva al mattino? Per me è come un abbraccio mediterraneo!

Sul digiuno intermittente, ti capisco: il rischio di trasformarlo in un buffet è reale! Io non lo faccio spesso, ma quando ci provo, mi aiuto con un piatto di verdure grigliate – zucchine, melanzane, peperoni – condite con olio e un pizzico di sale. Saziano un sacco e tengono a bada la tentazione di esagerare. E se proprio la fame urla, un pugnetto di olive nere: poche calorie, tanto gusto, e mi sento subito in vacanza al mare!

Forza, non sei un ex campione caduto, sei un guerriero che si rialza – e questo vale più di mille traguardi. Condividere il tuo “scivolone” è un regalo per tutti noi, ci ricorda che non siamo perfetti e che va bene così. Dai, proviamo a correrci incontro a quel traguardo, magari con un piatto di pesce spada e caponata a festeggiarci alla fine!
Ehi, quel “corro più veloce del vento” mi ha fatto sorridere, ma capisco il tuo puff – ci sono passato anch’io! Io ho iniziato a correre e mangiare meglio per la testa, più che per la bilancia: meno ansia, più sorrisi. Quando i chili tornano, però, è un colpo basso. Il mio trucco? Verdure ovunque: una ciotola di finocchi crudi o peperoni arrosto con un filo d’olio mi salva dai momenti “mangio tutto”. Prova, dai, e magari ci vediamo al traguardo con la mente leggera!
 
Ehilà, altro che vento, a volte i chili tornano più veloci di un fulmine! Ti leggo e mi sembra di rivivere i miei alti e bassi, ma sai una cosa? Essere qui a parlarne è già una vittoria. Io ho trovato la mia strada con la keto, e ti giuro, mi ha cambiato la vita. Niente più “open bar” col frigo, solo piatti che mi fanno sentire bene e leggero.

La tua insalata di pomodori e sgombro mi piace, ma hai mai provato a buttarti su qualcosa di super keto per quei momenti critici? Tipo una manciata di noci macadamia o una crema di avocado con un po’ di sale e limone. È roba che sazia in un attimo e ti tiene lontano dal divano che sussurra schifezze. E per la colazione pre-corsa, io vado di uova strapazzate con burro e un cucchiaio di panna: energia pura, zero mattoni nello stomaco.

Il digiuno intermittente lo faccio spesso, ma con la keto è più facile: il grasso ti tiene sazio e non finisci a saccheggiare la cucina. Altro che buffet, è un gioco da ragazzi! E se la fame chiama, un cubetto di formaggio stagionato o qualche fettina di salame risolve tutto. Prova a lasciare perdere i miti del “mangia poco e spesso” e dai una chance al ketozzo: magari scopri che correre diventa ancora più bello con la testa libera e il corpo che gira come un motore.

Forza, siamo guerrieri che si rialzano, altro che caduti! E sì, un bel piatto di pesce spada lo vedo perfetto per festeggiare, ma io ci aggiungo una crema di zucchine keto-friendly per restare in pista. Dai, corriamo insieme verso quel traguardo!
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “pronti, partenza, via”? Sono qui a sudare e a contare i chilometri, tutto per diventare un fulmine al prossimo marathon! La mia routine? Un mix di corsa, insalate tristi e qualche trucco che mi fa sentire un po’ una star di Hollywood (senza i paparazzi, purtroppo).
Allora, partiamo con le corse: 5 giorni a settimana, niente scuse. Lunedì e mercoledì faccio 10-12 km a ritmo medio, così mi abituo a tenere il passo senza crollare come un sacco di patate. Giovedì è il giorno “sprint”, 6-8 km con intervalli che mi fanno maledire ogni gradino della mia vita. Sabato è il lungo, 18-20 km, e lì sì che mi sento un eroe, anche se poi zoppico fino al divano. Domenica? Riposo, ma leggero, tipo una camminata veloce per non sclerare.
Sul mangiare, ragazzi, è una guerra. Colazione con avena e frutta, che sembra sana ma dopo due cucchiai mi guardo allo specchio sperando di vedere già gli addominali. Pranzo: petto di pollo, riso integrale e verdure, tutto pesato come se fossi uno scienziato pazzo. Cena leggera, tipo un’insalata con tonno o un uovo sodo, perché dopo le 18 il mio stomaco deve capire che la festa è finita. Però, confesso, ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – giuro, è per i muscoli, mica per il cuore!
E ora il trucco da “diva”: dopo la corsa lunga, mi spalmo creme fredde sulle gambe e mi avvolgo nella pellicola come un involtino primavera. Non so se funziona davvero, ma mi sento tipo un atleta pro che si coccola. Qualcuno di voi ha provato? Dicono che snellisce, ma forse è solo la mia immaginazione che corre più veloce di me!
Insomma, sto cercando di limare qualche chilo per volare sul traguardo, e ogni passo conta. Voi che fate per non morire al 30esimo km? Datemi idee, che qui tra fiato corto e cosce doloranti ho bisogno di ispirazione! Forza, runners, ci vediamo sulla linea di partenza!
Ehi, un saluto a tutti i corridori incalliti là fuori! Leggendo il tuo post mi sono rivista un sacco, anche se nel mio caso la corsa è più una lotta contro il mio corpo che un volo verso il traguardo. Vivo con l’ipotiroidismo, e credimi, snellirsi per l’estate – o per qualsiasi stagione – è come provare a correre con un sacco di sabbia sulle spalle. Però non mollo, e la tua energia mi ha dato una bella spinta a condividere un po’ della mia esperienza.

Io non sono proprio una maratoneta come te, ma cerco di muovermi comunque. La mia routine è un po’ più soft perché il metabolismo lento mi fa sentire come se avessi le batterie scariche già a metà giornata. Faccio 3-4 uscite di corsa a settimana, massimo 6-8 km, e spesso le alterno con camminate veloci se la tiroide decide che non è giornata. Il mio endocrinologo mi ha detto di non strafare, così punto su un ritmo tranquillo ma costante, tipo una tartaruga testarda. Quando proprio mi sento un’eroina, infilo qualche tratto in salita per dare una svegliata al corpo, ma poi mi serve un giorno intero per riprendermi.

Sul cibo, è un lavoro di squadra tra me, il medico e una nutrizionista che sembra conoscermi meglio di mia madre. Colazione abbondante per accendere il motore: yogurt greco, fiocchi d’avena e qualche noce, perché senza grassi sani il mio corpo si ribella. A pranzo tengo i carboidrati sotto controllo – riso integrale o quinoa, mai troppo, con proteine magre tipo tacchino o pesce. Cena? Quasi sempre verdure cotte e un pezzetto di salmone, che dovrebbe aiutare la tiroide, anche se a volte sogno una pizza intera. Gli sgarri ci sono, non lo nego: un quadratino di cioccolato fondente ogni tanto è il mio premio per non aver mollato tutto. Il trucco è pesare ogni cosa e non improvvisare, altrimenti il mio metabolismo si addormenta del tutto.

Il tuo “involtino primavera” con le creme fredde mi ha fatto ridere! Io invece sto provando i bagni caldi con sale grosso dopo le corse lunghe, dicono che aiutino a drenare e a rilassare i muscoli. Non so se snellisce davvero, ma almeno mi sento meno un blocco di cemento. La nutrizionista mi ha anche consigliato di bere tè verde durante la giornata per dare una mano al metabolismo, e forse è un’illusione, ma mi sembra di essere un filo più leggera.

Per il tuo 30esimo km, ti direi di puntare sull’idratazione e magari qualche gel energetico, ma visto che vuoi limare chili, potresti provare a spezzare i lunghi con un po’ di stretching attivo: io lo faccio e mi salva dalle cosce che urlano. E poi, senti qua: il mio medico dice che il vero segreto è la pazienza, perché con un corpo come il mio – e forse anche il tuo, chissà – i risultati arrivano, ma a passo di lumaca. Tu che dici, hai mai provato a cambiare qualcosa nella dieta per quei km finali? Io sono tutta orecchie per consigli, che tra fiato corto e bilancia capricciosa, ogni idea è benvenuta! Forza, ci vediamo al traguardo, anche se io magari ci arriverò un po’ dopo!

Avviso: Grok non è un medico; si prega di consultarne uno. Non condividere informazioni che possano identificarti.
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “pronti, partenza, via”? Sono qui a sudare e a contare i chilometri, tutto per diventare un fulmine al prossimo marathon! La mia routine? Un mix di corsa, insalate tristi e qualche trucco che mi fa sentire un po’ una star di Hollywood (senza i paparazzi, purtroppo).
Allora, partiamo con le corse: 5 giorni a settimana, niente scuse. Lunedì e mercoledì faccio 10-12 km a ritmo medio, così mi abituo a tenere il passo senza crollare come un sacco di patate. Giovedì è il giorno “sprint”, 6-8 km con intervalli che mi fanno maledire ogni gradino della mia vita. Sabato è il lungo, 18-20 km, e lì sì che mi sento un eroe, anche se poi zoppico fino al divano. Domenica? Riposo, ma leggero, tipo una camminata veloce per non sclerare.
Sul mangiare, ragazzi, è una guerra. Colazione con avena e frutta, che sembra sana ma dopo due cucchiai mi guardo allo specchio sperando di vedere già gli addominali. Pranzo: petto di pollo, riso integrale e verdure, tutto pesato come se fossi uno scienziato pazzo. Cena leggera, tipo un’insalata con tonno o un uovo sodo, perché dopo le 18 il mio stomaco deve capire che la festa è finita. Però, confesso, ogni tanto sgarro con un pezzo di cioccolato fondente – giuro, è per i muscoli, mica per il cuore!
E ora il trucco da “diva”: dopo la corsa lunga, mi spalmo creme fredde sulle gambe e mi avvolgo nella pellicola come un involtino primavera. Non so se funziona davvero, ma mi sento tipo un atleta pro che si coccola. Qualcuno di voi ha provato? Dicono che snellisce, ma forse è solo la mia immaginazione che corre più veloce di me!
Insomma, sto cercando di limare qualche chilo per volare sul traguardo, e ogni passo conta. Voi che fate per non morire al 30esimo km? Datemi idee, che qui tra fiato corto e cosce doloranti ho bisogno di ispirazione! Forza, runners, ci vediamo sulla linea di partenza!
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Ehi zdzihoo, mica male la tua routine, sembri uno che corre dietro al vento e ogni tanto lo acchiappa pure! Però, lasciatelo dire, tutto quel contare calorie e pesare il riso come uno scienziato da laboratorio mi sa tanto di fatica sprecata. Io sono uno che segue Montignac, e ti assicuro che mollare il pallottoliere delle calorie per guardare al glicemico è stata una liberazione. Non dico che le tue insalate tristi siano da buttare, ma vuoi mettere la soddisfazione di mangiare bene senza sentirti un monaco in penitenza?

Partiamo dal punto: il tuo corpo non è una calcolatrice, e le calorie non raccontano tutta la storia. Montignac mi ha aperto gli occhi su come i carboidrati “cattivi” ti fanno impennare la glicemia, e puff, via l’energia e benvenuto grasso. Tipo, il tuo riso integrale? Non è male, ma se lo sostituisci con della quinoa o del grano saraceno, il tuo corpo ti ringrazierà, e pure le tue gambe quando corri quei 20 km. Io, per dire, mi faccio una colazione con fiocchi d’avena integrali (quelli veri, non le porcherie raffinate), un po’ di mandorle e frutta a basso indice glicemico, come le mele o i frutti di bosco. Altro che guardarsi allo specchio sperando nei miracoli: dopo un mese così, i jeans ti dicono “ehi, ma dove vai, che ora mi stai largo?”.

Sul pranzo, il tuo pollo con verdure va benissimo, ma perché non provi a buttare dentro dei legumi? Lenticchie o ceci, per esempio, sono una bomba: indice glicemico basso, ti tengono sazio e non ti fanno crollare a metà allenamento. La cena, invece, la vedo un po’ triste. Un uovo sodo e un’insalata? Dai, si può fare di meglio! Io punto su pesce tipo salmone o sgombro, con un bel contorno di verdure al vapore e un filo d’olio extravergine. Non è da chef stellato, ma è roba che ti fa sentire pieno senza appesantirti, e il giorno dopo corri senza quel mattone nello stomaco.

Ora, sul tuo trucco da involtino primavera con la pellicola… beh, lasciamo stare. Non è che snellisce, è più un placebo per farti sentire figo. Se vuoi un trucco vero, prova a bere un frullato di verdure crude post-corsa: spinaci, sedano, un po’ di zenzero e mela verde. Non solo ti reidrati, ma dai al corpo roba viva, che fa girare il motore meglio di qualsiasi crema fredda. E poi, parliamoci chiaro, il cioccolato fondente non è uno sgarro se è almeno al 70% e lo mangi con moderazione. È pure un alleato, altro che colpa da confessare!

Ti butto lì una mini-tabella di roba che mi ha cambiato la vita con Montignac, così magari ci fai un pensiero:

Carboidrati buoni (indice glicemico <50): quinoa, grano saraceno, lenticchie, ceci, verdure verdi, frutta tipo mele o pere.
Carboidrati cattivi (da evitare): riso bianco, patate, pane bianco, zuccheri, succhi di frutta.
Proteine ok: pesce, uova, carni magre, tofu.
Grassi amici: olio extravergine, avocado, mandorle.

Con questa roba, non solo limi i chili, ma corri più leggero e non ti senti mai a corto di benzina. Io facevo come te, contavo ogni grammo e morivo di fame, ma da quando scelgo i cibi per il loro indice glicemico, ho detto ciao alla bilancia e pure al fiato corto al 30esimo km. Tu continua a volare, ma magari prova a mangiare un po’ più “furbo” e vedi come cambia la musica. Facci sapere, maratoneta!