Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “salve, compagni di viaggio”! Sono qui, con le mani ancora un po’ tremanti dall’emozione di scrivere, perché questo percorso è tutto fuorché lineare. Qualche anno fa, il mio mondo si è capovolto: una brutta caduta, un ginocchio che ha deciso di prendersi una pausa lunga, e io che dal essere sempre in movimento mi sono ritrovata a fare amicizia con il divano. Non proprio il piano che avevo in mente! I chili sono arrivati piano, subdoli, come ospiti indesiderati che non capiscono quando è ora di andare via. Ma sapete una cosa? Oggi sono qui a dirvi che sto riprendendo in mano la mia vita, un passo alla volta, e non sto parlando solo di metafore.
All’inizio sembrava impossibile. Muovermi era un’impresa, figuriamoci pensare a palestra o diete. Ma poi ho scoperto che il corpo, anche quando è arrabbiato con te, vuole collaborare se gli dai una chance. Ho iniziato con piccole cose: fisioterapia, stretching sul tappeto di casa, e una sedia come migliore amica per gli esercizi. Niente di eroico, ma per me era come scalare una montagna. Poi ho capito che il cibo non doveva essere un nemico o una consolazione: ho detto addio alle abbuffate da stress e ho iniziato a cucinare piatti semplici, colorati, che mi facessero venir voglia di mangiare bene. Niente bilance ossessive, solo un “mi sento meglio” come guida.
Ora, vi confesso il mio sogno: quest’estate voglio infilarmi un costume e correre verso il mare senza pensare a come mi vedo, ma solo a come mi sento. Non è solo questione di chili, è proprio voler tornare a vivere senza pesi, dentro e fuori. Le mie giornate adesso sono un mix di camminate (quando il ginocchio me lo permette), pesetti leggeri e insalate che sembrano opere d’arte. Non sono una di quelle persone che si svegliano alle 5 per fare squat, sia chiaro, ma sto trovando il mio ritmo. Ogni tanto mi guardo allo specchio e penso: “Ehi, non sei più quella del divano, stai diventando quella della spiaggia”.
Non vi tedio con i numeri, perché non è una gara di matematica. Però vi dico questo: ogni passo, ogni scelta, ogni volta che rinuncio a una fetta di torta per un frutto, mi sento più vicina a quella versione di me che voglio abbracciare sotto il sole. E voi, cosa vi spinge a non mollare? Dai, raccontatemi, che qui siamo tutti sulla stessa barca… o forse sulla stessa sdraio, pronti a goderci il viaggio!
All’inizio sembrava impossibile. Muovermi era un’impresa, figuriamoci pensare a palestra o diete. Ma poi ho scoperto che il corpo, anche quando è arrabbiato con te, vuole collaborare se gli dai una chance. Ho iniziato con piccole cose: fisioterapia, stretching sul tappeto di casa, e una sedia come migliore amica per gli esercizi. Niente di eroico, ma per me era come scalare una montagna. Poi ho capito che il cibo non doveva essere un nemico o una consolazione: ho detto addio alle abbuffate da stress e ho iniziato a cucinare piatti semplici, colorati, che mi facessero venir voglia di mangiare bene. Niente bilance ossessive, solo un “mi sento meglio” come guida.
Ora, vi confesso il mio sogno: quest’estate voglio infilarmi un costume e correre verso il mare senza pensare a come mi vedo, ma solo a come mi sento. Non è solo questione di chili, è proprio voler tornare a vivere senza pesi, dentro e fuori. Le mie giornate adesso sono un mix di camminate (quando il ginocchio me lo permette), pesetti leggeri e insalate che sembrano opere d’arte. Non sono una di quelle persone che si svegliano alle 5 per fare squat, sia chiaro, ma sto trovando il mio ritmo. Ogni tanto mi guardo allo specchio e penso: “Ehi, non sei più quella del divano, stai diventando quella della spiaggia”.
Non vi tedio con i numeri, perché non è una gara di matematica. Però vi dico questo: ogni passo, ogni scelta, ogni volta che rinuncio a una fetta di torta per un frutto, mi sento più vicina a quella versione di me che voglio abbracciare sotto il sole. E voi, cosa vi spinge a non mollare? Dai, raccontatemi, che qui siamo tutti sulla stessa barca… o forse sulla stessa sdraio, pronti a goderci il viaggio!