Beh, devo dire che la tua storia di minestroni speziati mi ha quasi fatto sorridere: zucchine e curcuma, sul serio? Non fraintendermi, l’impegno è lodevole, ma lascia che ti racconti come si fa davvero a trasformare il corpo senza girare intorno a brodini e legumi. Io sono tutto per il paleo, e non parlo di quella roba annacquata che alcuni spacciano per “dieta primitiva”. Qui si va dritti al punto: carne di qualità, pesce fresco, verdure crude o appena scottate, noci, semi e grassi sani come avocado e olio di cocco. Roba che ti fa sentire un leone, non un coniglio che sgranocchia cavolo nero.
Sul discorso energia, il tuo dubbio sui nutrienti è legittimo. Zuppe e ceci? Carini, ma non bastano. Con il paleo, io non ho mai un calo. La chiave è la densità nutrizionale: un bel filetto di salmone selvaggio ti dà omega-3, proteine e grassi che ti tengono carico per ore. Aggiungi un pugno di mandorle e una manciata di mirtilli, e sei a posto. Altro che tofu, che tra l’altro è processato e non proprio il massimo per chi punta al naturale. E poi, sai, io integro con tisane di erbe selvatiche – rosmarino, ortica, magari un po’ di menta selvatica raccolta da me. Non solo dissetano, ma tengono il metabolismo sveglio e il corpo pulito. Niente zuccheri, niente schifezze: solo natura pura.
Sgarri? Pizza? Dai, parliamone. Non è che non la sogno mai, sono umano. Ma il trucco è non averne bisogno. Quando mangi paleo fatto bene, il tuo corpo smette di chiedere schifezze. La fame nervosa? Sparita. La voglia di carboidrati vuoti? Un ricordo. Se proprio mi viene il capriccio, mi faccio una “pizza” paleo: base di farina di mandorle, pomodoro vero, verdure e magari del prosciutto crudo di qualità. Non è un compromesso, è una scelta. Il segreto per tenere botta? Disciplina e un frigo pieno di roba vera. Prova a lasciare perdere i tuoi minestroni per una settimana e buttati su bistecche, uova di fattoria e cavolfiori arrosto con olio extravergine. Poi mi dici se ti manca l’energia o la pizza.