Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve dal caldo soffocante"! Mi sono trasferito da poco in una zona dove l’umidità sembra voler diventare la mia seconda pelle. Venivo da un posto freddo, di quelli dove ti copri con strati su strati e il tuo respiro diventa una nuvoletta nell’aria. Qui invece è tutto diverso: il sole picchia, sudo solo a pensare di uscire, e all’inizio mi sentivo completamente perso.
Lo yoga è stato il mio salvagente. Non esagero! Prima mi allenavo al chiuso, con tapis roulant e pesi, ma qui ho dovuto cambiare tutto. La palestra mi sembrava un forno, e anche solo camminare fuori mi sfiniva. Così ho preso un tappetino, mi sono messo in balcone all’alba – quando l’aria è ancora respirabile – e ho iniziato a fare sequenze lente, tipo Saluto al Sole, ma con calma, ascoltando il mio corpo. All’inizio mi sentivo rigido, appesantito dal clima, ma pian piano ho trovato il ritmo.
Anche la dieta è cambiata. Niente più zuppe calde o piatti pesanti che adoravo al nord. Ora punto su frutta fresca – mango e ananas sono i miei nuovi migliori amici – e insalate con ceci o quinoa per tenere l’energia senza appesantirmi. Bevo litri d’acqua, ci metto dentro un po’ di limone e menta per non annoiarmi. La cosa bella? Mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa.
Il caldo resta una sfida, non fraintendetemi. Ci sono giorni in cui vorrei solo buttarmi sotto un ventilatore e non muovermi. Ma lo yoga mi sta insegnando a respirare attraverso il disagio, a stare nel momento. La flessibilità non è solo nelle articolazioni, è anche nella mente: adattarsi, provare, non mollare. Ieri ho fatto una sessione al tramonto, con l’aria finalmente più fresca, e mi sono sentito... non so, vivo, in pace.
E voi? Come vi prendete cura di voi stessi quando il clima vi mette alla prova? Magari qualcuno ha qualche trucco per non sciogliersi come un gelato!
Lo yoga è stato il mio salvagente. Non esagero! Prima mi allenavo al chiuso, con tapis roulant e pesi, ma qui ho dovuto cambiare tutto. La palestra mi sembrava un forno, e anche solo camminare fuori mi sfiniva. Così ho preso un tappetino, mi sono messo in balcone all’alba – quando l’aria è ancora respirabile – e ho iniziato a fare sequenze lente, tipo Saluto al Sole, ma con calma, ascoltando il mio corpo. All’inizio mi sentivo rigido, appesantito dal clima, ma pian piano ho trovato il ritmo.
Anche la dieta è cambiata. Niente più zuppe calde o piatti pesanti che adoravo al nord. Ora punto su frutta fresca – mango e ananas sono i miei nuovi migliori amici – e insalate con ceci o quinoa per tenere l’energia senza appesantirmi. Bevo litri d’acqua, ci metto dentro un po’ di limone e menta per non annoiarmi. La cosa bella? Mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa.
Il caldo resta una sfida, non fraintendetemi. Ci sono giorni in cui vorrei solo buttarmi sotto un ventilatore e non muovermi. Ma lo yoga mi sta insegnando a respirare attraverso il disagio, a stare nel momento. La flessibilità non è solo nelle articolazioni, è anche nella mente: adattarsi, provare, non mollare. Ieri ho fatto una sessione al tramonto, con l’aria finalmente più fresca, e mi sono sentito... non so, vivo, in pace.
E voi? Come vi prendete cura di voi stessi quando il clima vi mette alla prova? Magari qualcuno ha qualche trucco per non sciogliersi come un gelato!