Ciao a tutti, o forse arrivederci alla monotonia di un tempo, chi lo sa? Mi ritrovo a danzare tra le mura di casa, guidata da un coach che vive nei pixel del mio schermo. Non è la palestra con i suoi specchi lucidi e il clangore dei pesi, ma un viaggio intimo, fatto di tappetini stesi sul parquet e playlist che scandiscono i miei battiti.
Il bello? La voce del mio allenatore mi raggiunge ovunque, come un sussurro che mi sprona a non mollare. Il piano alimentare della dietologa, poi, è una mappa che mi guida tra i sapori, senza farmi sentire persa. Mi peso al mattino, con il sole che filtra dalla finestra, e invio i miei progressi: ogni chilo perso è un passo di danza in più.
Ma non tutto brilla. A volte mi manca il caos della palestra, quel senso di comunità, il sudore condiviso. Il coach online è un faro, sì, ma lontano; non può correggermi lo squat con un tocco o guardarmi negli occhi quando la stanchezza mi piega. E poi, la disciplina: casa è un nido di tentazioni, il frigorifero canta sirenette di cioccolato mentre cerco di restare in ritmo.
Settimana scorsa, durante la consulta via Zoom, abbiamo riso: “Sembri una ballerina che inciampa, ma non si ferma”, mi ha detto lui. Ed è vero. Tra una flessione e un’insalata, sto imparando a muovermi al mio tempo, con un coach che mi tende la mano attraverso il digitale. Non so se sia casa o palestra a vincere, ma per ora danzo, e questo mi basta.
Il bello? La voce del mio allenatore mi raggiunge ovunque, come un sussurro che mi sprona a non mollare. Il piano alimentare della dietologa, poi, è una mappa che mi guida tra i sapori, senza farmi sentire persa. Mi peso al mattino, con il sole che filtra dalla finestra, e invio i miei progressi: ogni chilo perso è un passo di danza in più.
Ma non tutto brilla. A volte mi manca il caos della palestra, quel senso di comunità, il sudore condiviso. Il coach online è un faro, sì, ma lontano; non può correggermi lo squat con un tocco o guardarmi negli occhi quando la stanchezza mi piega. E poi, la disciplina: casa è un nido di tentazioni, il frigorifero canta sirenette di cioccolato mentre cerco di restare in ritmo.
Settimana scorsa, durante la consulta via Zoom, abbiamo riso: “Sembri una ballerina che inciampa, ma non si ferma”, mi ha detto lui. Ed è vero. Tra una flessione e un’insalata, sto imparando a muovermi al mio tempo, con un coach che mi tende la mano attraverso il digitale. Non so se sia casa o palestra a vincere, ma per ora danzo, e questo mi basta.