Ciao a tutti, o meglio, salve a chiunque stia leggendo questo mentre cerca di non cedere alla tentazione di un tiramisù! Sono qui, un po’ zuccherata dentro per via del diabete e con ginocchia che scricchiolano come un vecchio parquet, a raccontare la mia odissea per perdere qualche chilo senza finire KO. I miei medici, un team di geni con la passione per le bilance, mi hanno detto: “Sì, cara, dimagrire è una buona idea, ma no, non ti metterai a correre come se fossi inseguita da un branco di carboidrati impazziti”. E quindi eccomi, a studiare alternative come una detective della dieta.
Tra le varie opzioni, mi sono imbattuta in questo famoso chitosano, che sembra promettere di intrappolare i grassi come una rete da pesca. Qualcuno l’ha provato? Funziona davvero o è solo un altro trucco per farci sentire meno in colpa dopo una lasagna? Il mio endocrinologo mi ha guardato storto quando l’ho nominato, tipo “non è una pillola magica, sai?”, ma io sono curiosa. Lui insiste che la chiave è mangiare meno zuccheri e muovermi un po’, anche solo passeggiando col cane (che, tra l’altro, pesa meno di me e non ha il diabete, che ingiustizia!).
Per ora, sto seguendo i loro consigli: meno pasta e più verdure, e qualche esercizio leggero tipo yoga – o meglio, quella cosa in cui cerco di non cadere mentre mi piego per allacciarmi le scarpe. Però confesso, l’idea di un aiutino extra mi stuzzica. Voi che ne pensate? Avete esperienze con queste cosine tipo chitosano o simili? O sono solo io che sogno un modo per mangiare una carbonara senza conseguenze? Aspetto i vostri racconti, magari con un po’ di umorismo, che qui tra glicemia e articolazioni ballerine c’è bisogno di ridere!
Tra le varie opzioni, mi sono imbattuta in questo famoso chitosano, che sembra promettere di intrappolare i grassi come una rete da pesca. Qualcuno l’ha provato? Funziona davvero o è solo un altro trucco per farci sentire meno in colpa dopo una lasagna? Il mio endocrinologo mi ha guardato storto quando l’ho nominato, tipo “non è una pillola magica, sai?”, ma io sono curiosa. Lui insiste che la chiave è mangiare meno zuccheri e muovermi un po’, anche solo passeggiando col cane (che, tra l’altro, pesa meno di me e non ha il diabete, che ingiustizia!).
Per ora, sto seguendo i loro consigli: meno pasta e più verdure, e qualche esercizio leggero tipo yoga – o meglio, quella cosa in cui cerco di non cadere mentre mi piego per allacciarmi le scarpe. Però confesso, l’idea di un aiutino extra mi stuzzica. Voi che ne pensate? Avete esperienze con queste cosine tipo chitosano o simili? O sono solo io che sogno un modo per mangiare una carbonara senza conseguenze? Aspetto i vostri racconti, magari con un po’ di umorismo, che qui tra glicemia e articolazioni ballerine c’è bisogno di ridere!