Ehi enterfornone, che storia il tuo viaggio in bici! Quel mix di adrenalina e fatica in salita lo capisco, anche se io sono più uno da sudare in cucina con i miei esperimenti paleo che da pedalare come un forsennato. Però, lasciatelo dire, il tuo dilemma post-allenamento è un classico: ti spacchi, ti senti un titano, e poi la fame ti frega. Critico un attimo il tuo approccio, non per cattiveria, ma perché secondo me stai rischiando di girare in tondo con questa cosa del “mi premio col cibo”. È una trappola, e ti spiego come la vedo io, che sono anni che combatto con bilancia e specchio seguendo la paleo.
Prima cosa: la pasta, le barrette, i piatti pesanti dopo l’allenamento… ecco, secondo me lì cadi in un loop. Non è che non puoi mangiarli mai, ma se dopo ogni uscita in bici ti butti su carboidrati raffinati o roba processata, è come costruire un castello di sabbia e poi tirarci un secchio d’acqua. La bici ti sta dando risultati, ma il cibo è il vero campo di battaglia. Io, per dire, ho smesso di vedere il cibo come un premio. Non è facile, lo so, perché dopo una faticaccia vuoi quella gratificazione immediata. Ma il punto è che il vero premio è guardarti allo specchio e vedere che i tuoi sforzi non sono stati vanificati.
Con la paleo ho trovato un modo per mangiare bene senza sentirmi in colpa, e te lo racconto perché magari può darti uno spunto. Dopo un allenamento (io sono più da sollevare pesi o fare circuiti stile crossfit, roba intensa ma breve), mi preparo qualcosa di semplice ma nutriente. Tipo, una bella bistecca di manzo con un mucchio di verdure al forno: zucchine, melanzane, peperoni, conditi solo con olio extravergine e un pizzico di sale. Oppure, se voglio qualcosa di veloce, faccio un’insalata con avocado, uova sode e qualche noce. La chiave è puntare su cibi veri, non trasformati: niente pacchetti, niente etichette. Questo mi tiene sazio, mi dà energia e non mi fa sentire come se stessi “rovinando” la fatica.
Un altro errore che vedo spesso, e magari ci cadi anche tu, è non pianificare. Se torni dalla tua pedalata e non hai niente di pronto, è troppo facile aprire il frigo e buttarti sulla prima cosa che trovi, tipo quella pasta che dici. Io mi preparo i pasti in anticipo, soprattutto per i giorni in cui so che sarò stanco morto. Tipo, la domenica faccio una teglia di pollo al forno con spezie e verdure, così durante la settimana ho qualcosa da scaldare in due minuti. Oppure tengo sempre delle uova in frigo: due minuti e hai una frittata con spinaci che ti salva la vita.
E parlando di acqua, sono d’accordo con l’altro utente: bere tanto è fondamentale. Ma aggiungo una cosa: prova a fare un brodo di ossa. Lo so, suona strano, ma è una bomba per recuperare dopo l’allenamento. Lo preparo con ossa di pollo o manzo, lo cuocio per ore con verdure, e poi lo uso come base per zuppe o lo bevo così, con un po’ di sale. È nutriente, ti riempie e non ha niente di processato. Altro che barrette energetiche!
Un consiglio critico, ma costruttivo: secondo me dovresti provare a cambiare prospettiva sul “cosa mangio dopo”. Non è solo questione di non rovinare i progressi, ma di usare il cibo per rendere quelle pedalate ancora più efficaci. La paleo mi ha insegnato che mangiare bene non è una punizione, ma un modo per potenziare il corpo. E non serve essere estremi: io, per esempio, ogni tanto mi concedo una patata dolce al forno con un po’ di burro di mandorle. È dolce, soddisfa la voglia di qualcosa di buono, ma resta in linea con i miei obiettivi.
Se vuoi un’idea pratica, prova questa: dopo la prossima uscita in bici, invece di pensare alla pasta, fatti un piatto con salmone alla griglia, una manciata di rucola e mezzo avocado. È veloce, saziante e ti fa sentire leggero. E se proprio vuoi uno sfizio, una manciata di frutti di bosco o una banana con un cucchiaino di burro di noci. Vedrai che non ti sentirai “punito”. Dimmi un po’, tu che rapporto hai col cibo dopo l’allenamento? Pianifichi o vai a istinto? E hai mai provato a cucinare qualcosa di semplice ma “pulito” come ti ho descritto?