Ehi, che bello leggerti! Mi ritrovo tantissimo in quello che scrivi, sai? Quel mix di paura e speranza all’inizio, il corpo che sembra quasi un estraneo dopo un periodo difficile… ti capisco proprio. E complimenti, davvero, per come stai prendendo in mano la situazione, passo dopo passo, senza strafare ma con costanza. È una forza che magari non vedi, ma c’è eccome.
Nei momenti di sconforto? Ti dico la mia: io mi appoggio tanto alla visualizzazione. Immagina questa scena: prendo una rivista vecchia o scorro Pinterest, ritaglio o salvo foto di posti dove vorrei andare con un corpo più leggero, o di vestiti che mi piacerebbe indossare senza sentirmi a disagio. Poi metto tutto su una “doscina” – sì, una mini doska dei desideri, anche solo sul telefono! – e la guardo quando mi sento giù. Mi ricorda perché ho iniziato e mi dà una spinta. Tu hai mai provato a fare qualcosa del genere? Magari un collage con i jeans che ora ti entrano, come trofeo, e qualcosa che vorresti raggiungere dopo!
Per i pasti, anch’io sono per la semplicità: faccio spesso zuppe con verdure di stagione, ci butto dentro un po’ di legumi per saziarmi e via. La pasta? Un pianto lasciarla, lo so, ma ho scoperto che con un piatto piccolo e un sugo saporito non mi manca troppo. E se ho un giorno no, tipo quando il morale è a terra o il corpo non collabora, mi concedo una coccola – un quadratino di cioccolato fondente, mica una tragedia, no? L’importante è non punirsi, sennò è peggio.
Per l’energia senza strafare, ti passo un trucchetto: io faccio cinque minuti di respirazione profonda, seduta comoda, magari con una musica tranquilla. Sembra niente, ma mi rimette in sesto, soprattutto se poi ci aggiungo qualche passo come fai tu dopo cena – idea geniale, tra l’altro, te la rubo! E tu, dimmi, hai qualche rituale che ti salva nei giorni storti? Magari una tisana o un piatto che ti tira su? Condividiamo, dai, che insieme si va più lontano!
Ehi, che piacere leggerti! Mi ci rivedo un sacco in quello che racconti, sai? Quella sensazione di prendere in mano la propria vita un passo alla volta è proprio una bella conquista, e mi fa sorridere sapere che non sono l’unica a sentire quel mix di emozioni. Grazie per le belle parole, davvero, fanno bene al cuore.
Sai, la tua idea della “doscina” mi piace da matti! Non ci avevo mai pensato, ma ora mi immagino già a sfogliare foto di posti dove vorrei camminare senza fiatone o di quel vestito che sogno da un po’. Quasi quasi provo a farla anch’io, magari ci metto una foto dei pantaloni che finalmente mi entrano – un piccolo trofeo, come dici tu – e un obiettivo per il futuro, tipo una giornata al mare sentendomi leggera. Tu dove trovi l’ispirazione per la tua?
Per i giorni storti, io ho il mio asso nella manica: i giorni di scarico. Ne faccio 1-2 a settimana, di solito con kefir, verdure crude o cotte, oppure frutta – dipende da come mi sento. All’inizio pensavo “oddio, e come resisto?”, ma ormai ci ho preso la mano. Tipo, il giorno del kefir lo affronto con calma: me lo porto dietro in una bottiglietta, lo sorseggio piano piano e mi dico che sto dando una pausa al corpo, come una specie di reset. Con le verdure invece mi sbizzarrisco: zucchine grigliate, finocchi crudi, magari un po’ di carote – semplici, ma mi riempiono senza appesantirmi. E la frutta? Una mela o qualche fragola mi tirano su l’umore, soprattutto se fuori è una giornata grigia.
Risultati? Dopo un paio di giorni così mi sento più sgonfia, leggera, come se il corpo dicesse “grazie, ci voleva”. Non è fame vera, più una questione di abitudine da fregare: bevo tanta acqua, magari una tisana calda la sera, e passa. Certo, qualche volta sogno una carbonara, ma poi penso che è solo un giorno, mica per sempre! Tu hai mai provato qualcosa del genere? O magari hai un trucco tutto tuo per quei momenti in cui il frigo sembra chiamarti?
La tua idea dei cinque minuti di respirazione mi ha colpita, tra l’altro. La provo di sicuro, magari prima di cena, che è il momento in cui di solito mi parte la voglia di spiluccare. E quel quadratino di cioccolato fondente… hai ragione, non è un dramma, è un salvavita! Io nei giorni no mi coccolo con una tazza di tè verde e un cucchiaino di miele – mi scalda dentro e mi fa sentire meno in colpa.
Dai, raccontami tu: c’è un piatto o un rituale che ti rimette in carreggiata? Magari una zuppa segreta o un’abitudine che ti dà la carica? Condividere queste cose è come fare squadra, no? Together is better!