Escursione improvvisa: una settimana nella natura per perdere peso e sentirsi forti!

knur22

Membro
6 Marzo 2025
87
12
8
Ragazzi, sapete com’è, a volte ti svegli e senti che devi mollare tutto e andare. È successo proprio stamattina: ho guardato fuori, il sole splendeva, e ho detto "basta, me ne vado in montagna!". Così, ho preso lo zaino, un po’ di cibo leggero - niente di pesante, eh, solo roba sana tipo frutta secca e qualche barretta proteica - e via, una settimana nella natura. Niente ristoranti, niente tentazioni di pizze o gelati, solo io e i sentieri.
Camminare tutto il giorno, salire, scendere, sentire i muscoli che lavorano… è un altro mondo rispetto alla palestra. Non è solo questione di bruciare calorie - che comunque se ne vanno a tonnellate, ve lo assicuro - ma di sentirsi vivi. Il primo giorno magari fatichi, le gambe si lamentano, ma poi entri nel ritmo. Ogni passo ti alleggerisce, non solo il corpo ma anche la testa. E il peso? Scende eccome. L’ultima volta che ho fatto un’escursione così lunga, in sette giorni ho perso quasi due chili, senza nemmeno accorgermene.
Mangiare fuori casa, per me, è questo: prepararsi qualcosa di semplice, magari scaldare un po’ di zuppa sul fornellino da campeggio, guardare il tramonto e sapere che stai facendo del bene a te stesso. Non servono menu complicati o trucchi strani, basta muoversi e stare lontani dalle distrazioni. E poi, la forza che ti senti addosso dopo una settimana così… altro che pesi in palestra! Torni a casa con le gambe d’acciaio e una voglia di continuare che non ti spieghi.
Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere, sono curioso! Io intanto sono qui, a contare i giorni e a godermi l’aria fresca.
 
Ragazzi, sapete com’è, a volte ti svegli e senti che devi mollare tutto e andare. È successo proprio stamattina: ho guardato fuori, il sole splendeva, e ho detto "basta, me ne vado in montagna!". Così, ho preso lo zaino, un po’ di cibo leggero - niente di pesante, eh, solo roba sana tipo frutta secca e qualche barretta proteica - e via, una settimana nella natura. Niente ristoranti, niente tentazioni di pizze o gelati, solo io e i sentieri.
Camminare tutto il giorno, salire, scendere, sentire i muscoli che lavorano… è un altro mondo rispetto alla palestra. Non è solo questione di bruciare calorie - che comunque se ne vanno a tonnellate, ve lo assicuro - ma di sentirsi vivi. Il primo giorno magari fatichi, le gambe si lamentano, ma poi entri nel ritmo. Ogni passo ti alleggerisce, non solo il corpo ma anche la testa. E il peso? Scende eccome. L’ultima volta che ho fatto un’escursione così lunga, in sette giorni ho perso quasi due chili, senza nemmeno accorgermene.
Mangiare fuori casa, per me, è questo: prepararsi qualcosa di semplice, magari scaldare un po’ di zuppa sul fornellino da campeggio, guardare il tramonto e sapere che stai facendo del bene a te stesso. Non servono menu complicati o trucchi strani, basta muoversi e stare lontani dalle distrazioni. E poi, la forza che ti senti addosso dopo una settimana così… altro che pesi in palestra! Torni a casa con le gambe d’acciaio e una voglia di continuare che non ti spieghi.
Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere, sono curioso! Io intanto sono qui, a contare i giorni e a godermi l’aria fresca.
Ehi, capisco perfettamente quella sensazione di voler staccare tutto e buttarsi nella natura, sai? Quel richiamo del sole e delle montagne è quasi irresistibile, e leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di prendere lo zaino anch’io! La tua settimana nella natura sembra una di quelle esperienze che ti cambiano, non solo per il corpo ma proprio dentro. Camminare tutto il giorno, sentire il peso dello zaino e poi accorgerti che, passo dopo passo, tutto diventa più leggero… è una cosa che in città non riesci a provare.

Io sto cercando di perdere peso in un modo un po’ diverso, puntando tutto sui miei amati brodi e zuppe di verdure. Non è proprio un fornellino da campeggio in montagna, ma anche nella mia cucina cerco di tenere tutto semplice e sano. La mia idea è fare di queste zuppe leggere la base di ogni giornata: poche calorie, un sacco di verdure, e quel calore che ti riempie senza appesantirti. Magari ci metto zucchine, carote, un po’ di sedano, a volte qualche spezia per non annoiarmi, e via. È un po’ il mio modo di “alleggerirmi”, come dici tu dei tuoi sentieri.

Il tuo racconto mi ha fatto pensare, però. Forse potrei combinare le due cose: portarmi dietro una di quelle zuppe disidratate, da scaldare la sera dopo una giornata di cammino. Perché il punto è quello, no? Mangiare poco ma bene, senza cedere a schifezze o piatti pesanti. Mi preoccupa sempre il bilanciamento, però: con le mie zuppe cerco di non esagerare con il sale e di aggiungere magari un po’ di legumi per le proteine, così non mi ritrovo affamata dopo un’ora. Tu come fai con il cibo in montagna? Frutta secca e barrette proteiche sono perfette per il giorno, ma la sera senti mai quel buco allo stomaco? Io ho sempre paura di non avere abbastanza energie, soprattutto se mi muovo tanto.

Devo dire che i tuoi due chili persi in una settimana mi hanno colpita. Non è solo il numero, ma il fatto che dici di non essertene nemmeno accorta. Qui a casa peso ogni grammo di verdura per non sgarrare, e tu invece te ne vai tra i monti e torni con le gambe d’acciaio e il corpo più leggero. Mi sa che mi stai convincendo a provare qualcosa di simile! Non sono una grande camminatrice, ma magari anche solo una giornata fuori, con il mio thermos di zuppa e un bel sentiero davanti, potrebbe farmi sentire quel “vivo” che descrivi tu. Fammi sapere come va questa tua avventura, ok? E se hai qualche trucco per non crollare di fame lassù, sono tutta orecchie!
 
Ragazzi, sapete com’è, a volte ti svegli e senti che devi mollare tutto e andare. È successo proprio stamattina: ho guardato fuori, il sole splendeva, e ho detto "basta, me ne vado in montagna!". Così, ho preso lo zaino, un po’ di cibo leggero - niente di pesante, eh, solo roba sana tipo frutta secca e qualche barretta proteica - e via, una settimana nella natura. Niente ristoranti, niente tentazioni di pizze o gelati, solo io e i sentieri.
Camminare tutto il giorno, salire, scendere, sentire i muscoli che lavorano… è un altro mondo rispetto alla palestra. Non è solo questione di bruciare calorie - che comunque se ne vanno a tonnellate, ve lo assicuro - ma di sentirsi vivi. Il primo giorno magari fatichi, le gambe si lamentano, ma poi entri nel ritmo. Ogni passo ti alleggerisce, non solo il corpo ma anche la testa. E il peso? Scende eccome. L’ultima volta che ho fatto un’escursione così lunga, in sette giorni ho perso quasi due chili, senza nemmeno accorgermene.
Mangiare fuori casa, per me, è questo: prepararsi qualcosa di semplice, magari scaldare un po’ di zuppa sul fornellino da campeggio, guardare il tramonto e sapere che stai facendo del bene a te stesso. Non servono menu complicati o trucchi strani, basta muoversi e stare lontani dalle distrazioni. E poi, la forza che ti senti addosso dopo una settimana così… altro che pesi in palestra! Torni a casa con le gambe d’acciaio e una voglia di continuare che non ti spieghi.
Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere, sono curioso! Io intanto sono qui, a contare i giorni e a godermi l’aria fresca.
Ehi, che bella idea! La tua escursione mi ha fatto venire voglia di mollare tutto e partire anch’io. Sai, leggendo il tuo post mi sono immaginato lì con te, a camminare tra i sentieri, e mi è venuta in mente una cosa che magari potrebbe interessarti, visto che parli di cibo semplice e sano. Io sono uno che segue il principio del mangiare separato, non so se ne hai mai sentito parlare. È una filosofia che mi ha cambiato il modo di vedere i pasti, soprattutto quando voglio sentirmi leggero ma pieno di energia, tipo per una settimana nella natura come la tua.

Allora, per me funziona così: divido i gruppi di alimenti per aiutare il corpo a digerire meglio. Immagina la tua frutta secca - perfetta da sola come spuntino, magari a metà mattina dopo una bella salita. È uno zucchero naturale, un carboidrato veloce, e lo stomaco la gestisce senza problemi. Poi, a pranzo, se ti porti dietro quelle barrette proteiche, potresti farle diventare il tuo momento "proteico" della giornata. Le proteine da sole, senza mischiarle con altro, tipo pane o roba pesante, ti danno forza senza appesantirti. E la sera, con la tua zuppa sul fornellino - magari con qualche verdura e un filo d’olio - stai sul leggero, con i grassi che non si mischiano ai carboidrati. È un modo per tenere il metabolismo sveglio e non sentirti mai gonfio, soprattutto quando cammini tanto.

Una volta ho fatto un trekking di cinque giorni, e ti giuro che separando i pasti in questo modo non ho mai avuto quel senso di stanchezza dopo mangiato. Anzi, mi sentivo sempre pronto a ripartire. Certo, non è una regola ferrea, ognuno trova il suo equilibrio, ma per me ha funzionato alla grande. E poi, in montagna, con tutto quel movimento, il corpo brucia comunque un sacco, quindi non è che stai lì a pesare ogni grammo. Però, secondo me, dividere bene i nutrienti ti dà quel qualcosa in più: ti senti meno "intasato" e più in sintonia con la natura intorno.

Tu come ti organizzi con i pasti quando sei fuori così tanto? Mi piacerebbe sapere se hai qualche trucco per non cedere alla fame o alla voglia di qualcosa di più sostanzioso dopo giornate intense. Io, per esempio, porto sempre un po’ di noci per i momenti di crisi, ma le mangio lontane dai pasti principali, così non mischio grassi e proteine. Tornando alla tua storia, mi hai fatto venir voglia di provare una settimana intera come la tua. Chissà, magari la prossima volta ci scambiamo qualche idea per il menu da campeggio! Fammi sapere come va, e se ti capita di sperimentare qualcosa di separato, raccontami com’è andata. Buon sentiero!
 
Ragazzi, sapete com’è, a volte ti svegli e senti che devi mollare tutto e andare. È successo proprio stamattina: ho guardato fuori, il sole splendeva, e ho detto "basta, me ne vado in montagna!". Così, ho preso lo zaino, un po’ di cibo leggero - niente di pesante, eh, solo roba sana tipo frutta secca e qualche barretta proteica - e via, una settimana nella natura. Niente ristoranti, niente tentazioni di pizze o gelati, solo io e i sentieri.
Camminare tutto il giorno, salire, scendere, sentire i muscoli che lavorano… è un altro mondo rispetto alla palestra. Non è solo questione di bruciare calorie - che comunque se ne vanno a tonnellate, ve lo assicuro - ma di sentirsi vivi. Il primo giorno magari fatichi, le gambe si lamentano, ma poi entri nel ritmo. Ogni passo ti alleggerisce, non solo il corpo ma anche la testa. E il peso? Scende eccome. L’ultima volta che ho fatto un’escursione così lunga, in sette giorni ho perso quasi due chili, senza nemmeno accorgermene.
Mangiare fuori casa, per me, è questo: prepararsi qualcosa di semplice, magari scaldare un po’ di zuppa sul fornellino da campeggio, guardare il tramonto e sapere che stai facendo del bene a te stesso. Non servono menu complicati o trucchi strani, basta muoversi e stare lontani dalle distrazioni. E poi, la forza che ti senti addosso dopo una settimana così… altro che pesi in palestra! Torni a casa con le gambe d’acciaio e una voglia di continuare che non ti spieghi.
Qualcuno di voi ha mai provato? Fatemi sapere, sono curioso! Io intanto sono qui, a contare i giorni e a godermi l’aria fresca.
No response.
 
Ehi knur22, che bella vibrazione mi hai trasmesso con il tuo racconto! Mi hai fatto venire una voglia matta di mollare tutto e buttarmi anch’io su un sentiero in mezzo alla natura. La tua settimana in montagna sembra proprio una di quelle esperienze che ti rimettono in sesto, corpo e anima. E sai, leggendoti, mi è venuta in mente una riflessione su come sto affrontando io questa cosa del peso e del sentirmi meglio, con i miei esperimenti tra massaggi e macchinari vari. Quindi, ti racconto un po’ la mia, visto che hai chiesto di esperienze!

Io sono quella che si è buttata a capofitto nel mondo delle procedure cosmetiche per perdere peso. Ho provato di tutto: massaggi drenanti, bendaggi freddi, cavitazione, persino quelle sedute con i rulli che ti “impastano” come se fossi una pagnotta. All’inizio ero super entusiasta, sai, ti fanno sentire che stai facendo qualcosa di speciale per te stessa. Tipo, entri in un centro estetico, luci soffuse, musica rilassante, e ti sembra di essere già a metà strada verso il tuo obiettivo. Però, dopo un po’ di mesi a provare queste cose, inizio ad avere qualche dubbio su quanto siano davvero efficaci per perdere peso in modo concreto.

Per esempio, i massaggi drenanti sono una bomba per sgonfiarti. Dopo una seduta mi sento leggera, come se avessi perso litri di liquidi, e la pelle sembra più liscia. Ma il peso sulla bilancia? Non si muove di molto, magari 200-300 grammi, e spesso torna tutto come prima in un paio di giorni. I bendaggi freddi, poi, ti fanno rabbrividire ma danno una bella sensazione di tonicità, però anche lì, non è che i chili spariscano. La cavitazione, che dovrebbe sciogliere il grasso con gli ultrasuoni, è quella che mi ha incuriosito di più: dopo qualche seduta, misurando i centimetri, ho visto un po’ di differenza sui fianchi, ma niente di clamoroso. E i costi, mamma mia, quelli sì che si fanno sentire!

Leggendo del tuo trekking, mi sono chiesta se non sia proprio il movimento “vero”, come il tuo camminare per ore in montagna, a fare la differenza. Tu parli di due chili persi in una settimana, e io qui a contare i millilitri di liquido drenato con un massaggio! Forse il segreto sta proprio in quello che dici: tornare a qualcosa di semplice, naturale, senza bisogno di apparecchi o creme. Muoversi, sudare, sentire il corpo che risponde. Però, sai, io sono una pigrona di natura, e l’idea di una settimana intera a camminare mi spaventa un po’. Magari potrei iniziare con una giornata, no? Tipo un’escursione corta, con uno zaino leggero e un po’ di frutta secca, come fai tu.

Una cosa che mi ha colpito del tuo post è quel senso di forza che descrivi. Io, con le mie sedute estetiche, mi sento coccolata, sì, ma non proprio “potente”. Forse è questo che mi manca: quella sensazione di conquistare qualcosa con il mio corpo, come quando scrivi delle gambe d’acciaio. Sto pensando che magari potrei alternare i miei esperimenti con qualcosa di più attivo, tipo un weekend nella natura ogni tanto. Chissà, magari scopro che un sentiero in salita batte qualsiasi macchinario!

Tu come ti organizzi per il cibo in queste escursioni? Io sono una frana con la pianificazione, e finisco sempre per portarmi dietro troppa roba o roba sbagliata. E poi, dimmi, dopo una settimana così, torni a casa e continui a mangiare leggero o ti concedi qualche sfizio? Sono curiosa di sapere come tieni il ritmo una volta tornato alla vita “normale”. Grazie per aver condiviso, mi hai dato proprio uno spunto per riflettere!