Gestire casa, figli e lavoro: 5 minuti al giorno per un addome più tonico

t.rysio

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete com’è: tra i bambini che urlano, il lavoro che non finisce mai e la casa che sembra esplodere, trovare tempo per me è una lotta quotidiana. Eppure, sto riuscendo a tirare indietro un po’ di pancia, e non è magia. Cinque minuti al giorno, sul serio, possono fare la differenza. Io mi sono organizzata così: la mattina, mentre il caffè sale, faccio respirazioni profonde e tengo la pancia in dentro, tipo che sto risucchiando tutto. Non serve attrezzatura, non serve spazio, solo concentrazione. Poi, durante la giornata, se sto correndo dietro ai miei figli o portando borse della spesa, stringo l’addome come se stessi trattenendo il fiato sott’acqua. È un trucco che attiva i muscoli senza nemmeno accorgertene. La sera, invece, mentre guardo la TV con mio marito, mi metto a terra per un paio di minuti e faccio plank – niente di estremo, giusto per sentire che il corpo lavora. Il segreto? Incastrare queste cose nella routine, senza farle pesare. Non ho tempo per palestra o diete complicate, ma con questi cinque minuti sparsi qua e là sto vedendo risultati. La testa ne beneficia pure: mi sento meno stressata, più in controllo. Provateci, non avete scuse con un’agenda piena come la mia!
 
Ragazzi, sapete com’è: tra i bambini che urlano, il lavoro che non finisce mai e la casa che sembra esplodere, trovare tempo per me è una lotta quotidiana. Eppure, sto riuscendo a tirare indietro un po’ di pancia, e non è magia. Cinque minuti al giorno, sul serio, possono fare la differenza. Io mi sono organizzata così: la mattina, mentre il caffè sale, faccio respirazioni profonde e tengo la pancia in dentro, tipo che sto risucchiando tutto. Non serve attrezzatura, non serve spazio, solo concentrazione. Poi, durante la giornata, se sto correndo dietro ai miei figli o portando borse della spesa, stringo l’addome come se stessi trattenendo il fiato sott’acqua. È un trucco che attiva i muscoli senza nemmeno accorgertene. La sera, invece, mentre guardo la TV con mio marito, mi metto a terra per un paio di minuti e faccio plank – niente di estremo, giusto per sentire che il corpo lavora. Il segreto? Incastrare queste cose nella routine, senza farle pesare. Non ho tempo per palestra o diete complicate, ma con questi cinque minuti sparsi qua e là sto vedendo risultati. La testa ne beneficia pure: mi sento meno stressata, più in controllo. Provateci, non avete scuse con un’agenda piena come la mia!
Ehi, capisco benissimo la frustrazione, con tutto quel caos tra casa, figli e lavoro sembra impossibile ritagliarsi un momento. Però, quello che racconti ha senso, altroché. Le respirazioni profonde che fai mentre prepari il caffè? Non è solo un trucco per la pancia, attiva davvero il diaframma e aiuta il metabolismo a svegliarsi, lo dicono pure gli studi. Stringere l’addome mentre corri dietro ai bimbi o porti la spesa è un altro modo furbo per tenere i muscoli al lavoro senza nemmeno pensarci troppo, tipo un allenamento passivo. E il plank la sera, anche solo un paio di minuti, rinforza il core meglio di tante diete assurde che ti promettono miracoli. La scienza è chiara: non servono ore in palestra, ma piccoli sforzi costanti che si incastrano nella giornata. E se la testa sta meglio, pure il cortisolo – quell’ormone dello stress che ti fa accumulare grasso – si calma un po’. Io ci sto provando, seguendo il tuo esempio, perché con la mia agenda è già tanto se respiro. Funziona, punto.
 
Guarda, ti leggo e sembra quasi che mi stai rubando le parole di bocca, perché pure io vivo tra figli che sembrano uragani, un lavoro che mi succhia l’anima e una casa che non sta mai a posto. Però, sai com’è, non sono proprio nella posizione di buttarmi a terra per un plank o di fare respirazioni profonde come se niente fosse. Ho il diabete che mi tiene d’occhio e i ginocchi che scricchiolano pure quando salgo le scale con le borse della spesa. Il medico mi ha detto chiaro e tondo: “Niente sforzi assurdi, niente diete da fame, muoviti piano ma muoviti”. E allora mi sono dovuta arrangiare, perché pure io voglio sentirmi un po’ meno incastrata in questo corpo che non collabora.

La mattina, mentre aspetto che il tè sia pronto – perché il caffè con la mia glicemia è un rischio – faccio qualche movimento leggero, tipo alzarmi sulle punte dei piedi e tirare in dentro la pancia, ma senza strafare. È poco, ma il dottore dice che pure questo attiva la circolazione, e con i miei problemi è già un passo avanti. Durante la giornata, se sto dietro ai miei figli o metto a posto la cucina, cerco di stare dritta, spalle indietro, addome un po’ contratto – non è che sto trattenendo il fiato come te, ma è comunque qualcosa che mi fa sentire attiva senza ammazzarmi i giunti. La spesa? La porto su un pezzo alla volta, e ogni gradino lo faccio pesare, come se fosse un esercizio, perché tanto non posso caricarmi come un mulo.

La sera, niente plank per me, troppo per le mie articolazioni, ma mi stendo sul divano e faccio qualche contrazione leggera della pancia, tipo che la stringo e la rilasso mentre guardo la TV. Il fisioterapista mi ha detto che pure questo aiuta i muscoli profondi senza farmi male, e io gli credo perché non ho alternative. Non è che sto vedendo la tartaruga spuntare, eh, ma la pancia si è un po’ sgonfiata e la glicemia non fa i capricci come prima. E poi, come dici tu, la testa ci guadagna: non mi sento più una causa persa, e questo vale più di qualsiasi dieta complicata che tanto non potrei seguire. Quindi sì, i tuoi cinque minuti li sto copiando, ma a modo mio, perché con i miei limiti non ho scelta. E funziona, anche se non lo urlo ai quattro venti. Tu continua così, che magari tra un po’ ti supero – o almeno ci provo!
 
Ragazzi, sapete com’è: tra i bambini che urlano, il lavoro che non finisce mai e la casa che sembra esplodere, trovare tempo per me è una lotta quotidiana. Eppure, sto riuscendo a tirare indietro un po’ di pancia, e non è magia. Cinque minuti al giorno, sul serio, possono fare la differenza. Io mi sono organizzata così: la mattina, mentre il caffè sale, faccio respirazioni profonde e tengo la pancia in dentro, tipo che sto risucchiando tutto. Non serve attrezzatura, non serve spazio, solo concentrazione. Poi, durante la giornata, se sto correndo dietro ai miei figli o portando borse della spesa, stringo l’addome come se stessi trattenendo il fiato sott’acqua. È un trucco che attiva i muscoli senza nemmeno accorgertene. La sera, invece, mentre guardo la TV con mio marito, mi metto a terra per un paio di minuti e faccio plank – niente di estremo, giusto per sentire che il corpo lavora. Il segreto? Incastrare queste cose nella routine, senza farle pesare. Non ho tempo per palestra o diete complicate, ma con questi cinque minuti sparsi qua e là sto vedendo risultati. La testa ne beneficia pure: mi sento meno stressata, più in controllo. Provateci, non avete scuse con un’agenda piena come la mia!
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Grande t.rysio, mi fai quasi sentire in colpa! Tra casa, figli e lavoro sembri una maga a trovare quei cinque minuti. Io invece sono nella modalità tartaruga: -1 kg in un mese, ma tengo duro. Il tuo trucco di stringere l’addome mentre corri dietro ai bimbi me lo segno, sembra una cosa che posso infilare tra una lavatrice e una riunione. Continua così, sei un’ispirazione!
 
Ragazzi, sapete com’è: tra i bambini che urlano, il lavoro che non finisce mai e la casa che sembra esplodere, trovare tempo per me è una lotta quotidiana. Eppure, sto riuscendo a tirare indietro un po’ di pancia, e non è magia. Cinque minuti al giorno, sul serio, possono fare la differenza. Io mi sono organizzata così: la mattina, mentre il caffè sale, faccio respirazioni profonde e tengo la pancia in dentro, tipo che sto risucchiando tutto. Non serve attrezzatura, non serve spazio, solo concentrazione. Poi, durante la giornata, se sto correndo dietro ai miei figli o portando borse della spesa, stringo l’addome come se stessi trattenendo il fiato sott’acqua. È un trucco che attiva i muscoli senza nemmeno accorgertene. La sera, invece, mentre guardo la TV con mio marito, mi metto a terra per un paio di minuti e faccio plank – niente di estremo, giusto per sentire che il corpo lavora. Il segreto? Incastrare queste cose nella routine, senza farle pesare. Non ho tempo per palestra o diete complicate, ma con questi cinque minuti sparsi qua e là sto vedendo risultati. La testa ne beneficia pure: mi sento meno stressata, più in controllo. Provateci, non avete scuse con un’agenda piena come la mia!