Ciao a tutti, o forse meglio dire "namastè" visto che siamo in un angolo dedicato allo yoga e alla serenità! Oggi voglio raccontarvi come sto trovando il mio equilibrio con le giornate di scarico, un rituale che ormai è diventato parte della mia settimana. Di solito scelgo uno o due giorni, spesso il mercoledì e la domenica, per dedicarmi a kefir, verdure o qualche frutto leggero. Non è solo una questione di peso, ma di come mi sento dopo: più leggera, sì, ma anche più calma, come se dessi al mio corpo e alla mia mente una pausa per respirare.
All’inizio non è stato facile, lo ammetto. Il primo giorno sul kefir mi sembrava di non farcela, con quella sensazione di vuoto che ti sussurra di aprire il frigo ogni cinque minuti. Ma poi ho scoperto che tenere le mani occupate aiuta: magari con una tisana in mano o una posizione di yoga semplice, tipo il bambino o la montagna, per restare connessa con me stessa. Le verdure, invece, sono una sorpresa ogni volta: zucchine al vapore con un filo d’olio, carote crude da sgranocchiare, un’insalata di finocchi che sa di fresco. Non è fame, è più un dialogo con il corpo.
I risultati? Li vedo piano piano. Non parlo solo della bilancia – che comunque scende di qualche etto dopo ogni giornata così – ma di come mi sento più elastica, meno gonfia, come se il mio corpo ringraziasse. E poi c’è quel senso di pace che arriva, forse perché sto imparando ad ascoltare i miei ritmi invece di correre sempre. Certo, non è una magia: ci vuole costanza e un po’ di pazienza con sé stessi. Magari non è per tutti, ma per me sta funzionando.
E voi, avete mai provato qualcosa del genere? O magari avete qualche trucco per rendere questi giorni ancora più "yoga-friendly"? Mi piacerebbe leggervi, condividere un po’ di questa tranquillità che sto trovando. Alla fine, credo che sia questo il bello: prendersi cura di sé, un respiro alla volta.
All’inizio non è stato facile, lo ammetto. Il primo giorno sul kefir mi sembrava di non farcela, con quella sensazione di vuoto che ti sussurra di aprire il frigo ogni cinque minuti. Ma poi ho scoperto che tenere le mani occupate aiuta: magari con una tisana in mano o una posizione di yoga semplice, tipo il bambino o la montagna, per restare connessa con me stessa. Le verdure, invece, sono una sorpresa ogni volta: zucchine al vapore con un filo d’olio, carote crude da sgranocchiare, un’insalata di finocchi che sa di fresco. Non è fame, è più un dialogo con il corpo.
I risultati? Li vedo piano piano. Non parlo solo della bilancia – che comunque scende di qualche etto dopo ogni giornata così – ma di come mi sento più elastica, meno gonfia, come se il mio corpo ringraziasse. E poi c’è quel senso di pace che arriva, forse perché sto imparando ad ascoltare i miei ritmi invece di correre sempre. Certo, non è una magia: ci vuole costanza e un po’ di pazienza con sé stessi. Magari non è per tutti, ma per me sta funzionando.
E voi, avete mai provato qualcosa del genere? O magari avete qualche trucco per rendere questi giorni ancora più "yoga-friendly"? Mi piacerebbe leggervi, condividere un po’ di questa tranquillità che sto trovando. Alla fine, credo che sia questo il bello: prendersi cura di sé, un respiro alla volta.