Ragazzi, non vi saluto con i soliti "ciao" perché tanto siamo qui per parlare di cose serie. Io sono uno che ce l’ha fatta: 30 kg in meno, e non è stato un gioco da ragazzi. La chiave? Una dieta che funziona e i social che mi hanno tenuto in riga. Non sono un guru, non vendo niente, solo uno che ha sudato e che ora vi racconta com’è andata.
Partiamo dalla dieta: niente magie, niente pillole strane. Ho tagliato zuccheri e schifezze, mangiato proteine magre, verdure a tonnellate e carboidrati con il contagocce. Pesavo tutto, all’inizio sembrava una follia, ma poi ci ho preso la mano. Non è questione di morire di fame, ma di capire cosa serve davvero al corpo. Ho avuto giornate no, tipo quando vedevo la pizza e volevo mollare tutto, ma mi sono imposto di non cedere. La testa conta più della bilancia, fidatevi.
E poi i social. Non parlo di foto perfette o influencer con addominali scolpiti. Parlo di gruppi veri, tipo questo, dove ti confronti, ti sfoghi e trovi qualcuno che ti dice "dai, non mollare" quando stai per buttare tutto all’aria. Ho postato i miei progressi su Instagram, non per vantarmi, ma per avere una specie di diario pubblico. Sapere che qualcuno vedeva mi ha spinto a non sgarrare. E sì, qualche volta ho scritto pure qui, leggendo le vostre storie e pensando "se ce la fa lui, ce la faccio anch’io".
Le difficoltà? Tante. La voglia di mangiare schifezze non sparisce mai del tutto, il tempo per cucinare sano a volte manca, e la gente intorno che ti dice "ma dai, un pezzo di torta non ti uccide" non aiuta. Ho imparato a dire no, a organizzarmi, a portare il mio cibo se serviva. Non è stato facile, ma ogni chilo perso mi dava la forza per il prossimo.
Ora sono qui, 30 kg dopo, e non torno indietro. La dieta mi ha cambiato il corpo, i social mi hanno tenuto la mente sul pezzo. Se ce l’ho fatta io, che ero il primo a non crederci, potete farcela anche voi. Basta volerlo davvero e non cercare scuse. Forza, che il primo passo è quello che conta.
Partiamo dalla dieta: niente magie, niente pillole strane. Ho tagliato zuccheri e schifezze, mangiato proteine magre, verdure a tonnellate e carboidrati con il contagocce. Pesavo tutto, all’inizio sembrava una follia, ma poi ci ho preso la mano. Non è questione di morire di fame, ma di capire cosa serve davvero al corpo. Ho avuto giornate no, tipo quando vedevo la pizza e volevo mollare tutto, ma mi sono imposto di non cedere. La testa conta più della bilancia, fidatevi.
E poi i social. Non parlo di foto perfette o influencer con addominali scolpiti. Parlo di gruppi veri, tipo questo, dove ti confronti, ti sfoghi e trovi qualcuno che ti dice "dai, non mollare" quando stai per buttare tutto all’aria. Ho postato i miei progressi su Instagram, non per vantarmi, ma per avere una specie di diario pubblico. Sapere che qualcuno vedeva mi ha spinto a non sgarrare. E sì, qualche volta ho scritto pure qui, leggendo le vostre storie e pensando "se ce la fa lui, ce la faccio anch’io".
Le difficoltà? Tante. La voglia di mangiare schifezze non sparisce mai del tutto, il tempo per cucinare sano a volte manca, e la gente intorno che ti dice "ma dai, un pezzo di torta non ti uccide" non aiuta. Ho imparato a dire no, a organizzarmi, a portare il mio cibo se serviva. Non è stato facile, ma ogni chilo perso mi dava la forza per il prossimo.
Ora sono qui, 30 kg dopo, e non torno indietro. La dieta mi ha cambiato il corpo, i social mi hanno tenuto la mente sul pezzo. Se ce l’ho fatta io, che ero il primo a non crederci, potete farcela anche voi. Basta volerlo davvero e non cercare scuse. Forza, che il primo passo è quello che conta.