Ehi Kontúr, che bella idea quella delle acque aromatizzate! Mi piace come hai trasformato un gesto semplice in un rituale che ti fa sentire coccolato. È proprio vero che sono le piccole cose a riaccendere la scintilla quando la motivazione vacilla.
Leggendo il tuo post, mi sono riconosciuto in quella sensazione di andare a rilento e chiedersi se ne valga la pena. Anch’io ho i miei momenti di sconforto, ma da quando seguo il metodo Montignac ho trovato un modo per restare focalizzato senza ossessionarmi con la bilancia. La chiave per me è stata imparare a scegliere i carboidrati giusti, quelli con un indice glicemico basso che non fanno schizzare la glicemia e mi tengono sazio più a lungo. Tipo, invece del pane bianco o della pasta normale, ora vado di farro, quinoa o legumi. Non solo mi sento più energico, ma è come se il mio corpo mi ringraziasse.
Ti racconto una cosa che mi sta aiutando tantissimo: ho creato una tabella con i cibi divisi per indice glicemico. Non è niente di complicato, l’ho fatta su un foglio Excel, ma averla lì mi dà una bussola per organizzare i pasti. Per esempio, ieri ho preparato un’insalata di ceci con pomodorini, rucola e un filo d’olio extravergine, abbinata a una porzione di verdure al vapore. Semplice, ma mi ha soddisfatto senza lasciarmi quella voglia di “qualcos’altro”. Rispetto al classico conteggio delle calorie, che a volte mi faceva sentire in gabbia, questo approccio mi sembra più naturale: non penso a “togliere”, ma a scegliere meglio.
Il tuo discorso sulle zuppe e i legumi mi ha fatto venire in mente che potresti provare a inserire qualche piatto con carboidrati “buoni” per darti una spinta. Magari una zuppa di lenticchie con carote e un po’ di curcuma, che scalda e riempie senza appesantire. Oppure un’insalata di farro con verdure grigliate, che puoi preparare in anticipo e portare anche al lavoro. La parte bella è che questi piatti non sembrano una “dieta”, ma un modo di mangiare che ti fa stare bene.
Un trucco che mi sta aiutando a non sgarrare è pianificare i pasti della settimana. Non dico di diventare maniacale, ma decidere in anticipo cosa cucinare mi toglie lo stress di improvvisare, che è quando finisco per mangiare qualcosa di meno sano. E poi, come dici tu, preparare il cibo con calma è un atto d’amore verso se stessi. Magari potresti provare a sperimentare una ricetta nuova ogni settimana, qualcosa che ti incuriosisca, per tenere alta la voglia di andare avanti.
Tu che ne dici, hai mai provato a giocare con i carboidrati a basso indice glicemico? O magari hai qualche altra abitudine che ti aiuta a restare sulla strada giusta? Sono curioso di sapere come tieni alta la motivazione!