Il Metodo del Piatto: Verdure, Proteine e Carboidrati... e mia mamma che dice 'Mangia di più!'

chriss4wpeu

Membro
6 Marzo 2025
64
6
8
Ragazzi, oggi vi racconto come sto cercando di domare il mio appetito con il metodo del piatto, mentre mia mamma è lì che mi guarda come se stessi offendendo la tradizione italiana. Divido tutto preciso: metà piatto verdure - zucchine, broccoli, quello che trovo nell’orto - un quarto proteine, tipo un bel pezzo di pollo o del pesce, e un quarto carboidrati, una porzioncina di riso o pasta che sembra un antipasto per i miei standard di prima. All’inizio mi sembrava di mangiare come un uccellino, ma piano piano il corpo si abitua, e pure lo stomaco smette di protestare.
Ieri ho fatto una foto al mio capolavoro: una montagna di spinaci saltati con un filo d’olio, un po’ di tacchino grigliato e giusto due cucchiai di quinoa, che fa tanto healthy. La posto qui, così magari qualcuno mi dice se sto esagerando con le verdure - si accettano consigli! Però vi giuro, quando mia mamma ha visto il piatto ha fatto quella faccia tipo “Ma sei sicura di essere mia figlia?”. Poi mi ha messo davanti una lasagna, dicendo “Mangia qualcosa di serio, stai svanendo!”. Io rido, ma dentro penso: “Mamma, sto solo provando a non rotolare fino a Natale!”.
Il bello è che questo metodo mi sta insegnando a godermi i sapori senza strafogarmi. Prima riempivo il piatto come se fosse l’ultima cena, ora invece peso tutto con gli occhi e mi sento pure soddisfatta. Certo, la tentazione di aggiungere una fetta di pane qua e là c’è sempre, ma resisto. Qualcuno di voi lo usa? Come fate a convincere la famiglia che non siete diventati matti? Perché qui ogni pasto è una negoziazione!
 
Ragazzi, oggi vi racconto come sto cercando di domare il mio appetito con il metodo del piatto, mentre mia mamma è lì che mi guarda come se stessi offendendo la tradizione italiana. Divido tutto preciso: metà piatto verdure - zucchine, broccoli, quello che trovo nell’orto - un quarto proteine, tipo un bel pezzo di pollo o del pesce, e un quarto carboidrati, una porzioncina di riso o pasta che sembra un antipasto per i miei standard di prima. All’inizio mi sembrava di mangiare come un uccellino, ma piano piano il corpo si abitua, e pure lo stomaco smette di protestare.
Ieri ho fatto una foto al mio capolavoro: una montagna di spinaci saltati con un filo d’olio, un po’ di tacchino grigliato e giusto due cucchiai di quinoa, che fa tanto healthy. La posto qui, così magari qualcuno mi dice se sto esagerando con le verdure - si accettano consigli! Però vi giuro, quando mia mamma ha visto il piatto ha fatto quella faccia tipo “Ma sei sicura di essere mia figlia?”. Poi mi ha messo davanti una lasagna, dicendo “Mangia qualcosa di serio, stai svanendo!”. Io rido, ma dentro penso: “Mamma, sto solo provando a non rotolare fino a Natale!”.
Il bello è che questo metodo mi sta insegnando a godermi i sapori senza strafogarmi. Prima riempivo il piatto come se fosse l’ultima cena, ora invece peso tutto con gli occhi e mi sento pure soddisfatta. Certo, la tentazione di aggiungere una fetta di pane qua e là c’è sempre, ma resisto. Qualcuno di voi lo usa? Come fate a convincere la famiglia che non siete diventati matti? Perché qui ogni pasto è una negoziazione!
Ciao a tutti, il tuo post mi ha fatto sorridere perché capisco benissimo la lotta con la famiglia che non sempre coglie i nostri obiettivi! Il metodo del piatto lo sto seguendo anch’io, ma con un approccio un po’ diverso, visto che il mio problema è opposto: ho un metabolismo veloce e punto a mettere su muscoli senza accumulare grasso. Divido il piatto più o meno come te - verdure per metà, proteine per un quarto e carboidrati per l’altro quarto - ma poi aggiusto le porzioni per non restare troppo leggero. Per esempio, ieri ho fatto una base di cavolo nero saltato con aglio, un bel pezzo di petto di pollo grigliato e una porzione di patate dolci che peso sempre per non esagerare. La quinoa che hai messo tu mi piace, ma tendo a preferire fonti di carboidrati un po’ più dense tipo riso integrale o farro, così tengo l’energia alta per gli allenamenti.

La foto che hai descritto sembra perfetta per i tuoi obiettivi, non penso che stai esagerando con le verdure - magari potresti aumentare un filo le proteine se senti che ti manca qualcosa, tipo passare dal tacchino a una fettina di salmone o uova, che danno un boost senza appesantire. Io ho notato che pesare tutto mi aiuta a non sgarrare, soprattutto coi carboidrati: se li lascio a occhio, finisco per mangiare troppo poco e poi mi manca la forza in palestra. Tu come ti trovi coi pesi? Il metodo del piatto è comodo perché ti insegna a bilanciare, ma per me è stato fondamentale aggiungerci un calcolo delle calorie totali, sennò rischiavo di non crescere.

Sulla famiglia ti capisco eccome. Mia madre è convinta che se non mangio tre piatti di pasta al giorno svanirò pure io, e quando vede i miei piatti “misurati” scuote la testa come se stessi rinunciando alla vita. Io provo a spiegare che non è privazione, ma un modo per avere il controllo e sentirmi bene, però ogni tanto cedo e mi faccio un piatto di spaghetti - misurato, eh - per farla contenta. Secondo me il trucco è coinvolgerli un po’: magari cucina tu per loro una volta, con il tuo metodo, e fai vedere che si mangia bene lo stesso. Alla fine, l’importante è che funzioni per te. Tu come gestisci la fame tra un pasto e l’altro? Io punto su spuntini proteici tipo yogurt greco o mandorle, così non arrivo al pasto dopo affamato e rischio di strafare. Fammi sapere come procedi!
 
Ciao a tutti, il tuo post mi ha fatto sorridere perché capisco benissimo la lotta con la famiglia che non sempre coglie i nostri obiettivi! Il metodo del piatto lo sto seguendo anch’io, ma con un approccio un po’ diverso, visto che il mio problema è opposto: ho un metabolismo veloce e punto a mettere su muscoli senza accumulare grasso. Divido il piatto più o meno come te - verdure per metà, proteine per un quarto e carboidrati per l’altro quarto - ma poi aggiusto le porzioni per non restare troppo leggero. Per esempio, ieri ho fatto una base di cavolo nero saltato con aglio, un bel pezzo di petto di pollo grigliato e una porzione di patate dolci che peso sempre per non esagerare. La quinoa che hai messo tu mi piace, ma tendo a preferire fonti di carboidrati un po’ più dense tipo riso integrale o farro, così tengo l’energia alta per gli allenamenti.

La foto che hai descritto sembra perfetta per i tuoi obiettivi, non penso che stai esagerando con le verdure - magari potresti aumentare un filo le proteine se senti che ti manca qualcosa, tipo passare dal tacchino a una fettina di salmone o uova, che danno un boost senza appesantire. Io ho notato che pesare tutto mi aiuta a non sgarrare, soprattutto coi carboidrati: se li lascio a occhio, finisco per mangiare troppo poco e poi mi manca la forza in palestra. Tu come ti trovi coi pesi? Il metodo del piatto è comodo perché ti insegna a bilanciare, ma per me è stato fondamentale aggiungerci un calcolo delle calorie totali, sennò rischiavo di non crescere.

Sulla famiglia ti capisco eccome. Mia madre è convinta che se non mangio tre piatti di pasta al giorno svanirò pure io, e quando vede i miei piatti “misurati” scuote la testa come se stessi rinunciando alla vita. Io provo a spiegare che non è privazione, ma un modo per avere il controllo e sentirmi bene, però ogni tanto cedo e mi faccio un piatto di spaghetti - misurato, eh - per farla contenta. Secondo me il trucco è coinvolgerli un po’: magari cucina tu per loro una volta, con il tuo metodo, e fai vedere che si mangia bene lo stesso. Alla fine, l’importante è che funzioni per te. Tu come gestisci la fame tra un pasto e l’altro? Io punto su spuntini proteici tipo yogurt greco o mandorle, così non arrivo al pasto dopo affamato e rischio di strafare. Fammi sapere come procedi!
Ehi, chriss4wpeu, la tua storia mi ha strappato un sorriso, perché sembra la mia vita quotidiana! Anch’io sono nel vortice del metodo del piatto, ma con due bambini che corrono per casa e un lavoro che mi tiene in piedi tutto il giorno, è più una questione di sopravvivenza che di filosofia culinaria. Divido il piatto come te: metà verdure - ieri era un mix di carote e finocchi al vapore, perché era quello che avevo sottomano - un quarto di proteine, tipo una fettina di tacchino o un uovo sodo se sono di corsa, e un quarto di carboidrati, spesso una manciata di riso integrale o una patata piccola che faccio bollire mentre preparo il resto. All’inizio mi sembrava di mangiare porzioni da ospedale, ma ora mi rendo conto che mi sazia più di quanto pensassi, e soprattutto mi lascia leggera per affrontare il caos familiare.

La tua foto mi ha incuriosito: gli spinaci saltati con il tacchino e la quinoa sembrano un’ottima combo, e no, non stai esagerando con le verdure, secondo me. Anzi, io a volte riempio il piatto di zucchine o broccoli solo per avere qualcosa da masticare mentre i miei figli mi chiedono di aiutarli con i compiti o di giocare a nascondino. Se proprio vuoi un consiglio, magari prova a variare le proteine con qualcosa di veloce da preparare, tipo del tonno al naturale o qualche fettina di tofu grigliato - io li tengo come jolly per le sere in cui il tempo è zero. Tu pesi tutto o vai a occhio? Io ho iniziato a usare una bilancina da cucina per i carboidrati, perché se li lascio al caso finisco per metterne troppo poco e poi mi viene fame a metà pomeriggio.

Sulla famiglia, oh mamma, potrei scrivere un libro. La mia, di mamma, vive a un’ora da qui, ma quando viene a trovarci porta sempre qualcosa tipo una teglia di parmigiana e mi guarda storto se non mi servo due volte. “Sei troppo magra, devi mangiare per i bambini!”, dice, mentre io cerco di spiegarle che sto bene così e che il metodo del piatto mi aiuta a non crollare di stanchezza. Mio marito, invece, all’inizio mi prendeva in giro, ma ora ogni tanto si unisce e si prepara il suo piatto “bilanciato” - anche se poi ci aggiunge una montagna di parmigiano sopra le verdure! Per convincerli, ho iniziato a fare porzioni più grandi di verdure per tutti, tipo un’insalatona con pomodori e cetrioli che metto al centro della tavola, così sembra una cena normale e non una “dieta”. Funziona, più o meno.

Per la fame tra i pasti, io sono quella dei trucchetti veloci: tengo sempre una manciata di noci in borsa o uno yogurt in frigo, così evito di buttarmi sul primo biscotto che i bambini lasciano in giro. E gli allenamenti? Beh, con il mio ritmo, il massimo che riesco a fare è una sessione di 15 minuti in salotto mentre loro guardano i cartoni: squat, plank e qualche salto, giusto per muovermi un po’. Tu come trovi il tempo per tutto? Io sogno una giornata con un’ora solo per me, ma per ora mi arrangio così. Il metodo del piatto mi piace perché è semplice e non mi fa impazzire con mille regole, però ammetto che ogni tanto una fetta di pane con un filo d’olio me la concedo - sono pur sempre italiana! Raccontami come vai avanti, magari mi ispiri per la prossima cena!
 
Ragazzi, oggi vi racconto come sto cercando di domare il mio appetito con il metodo del piatto, mentre mia mamma è lì che mi guarda come se stessi offendendo la tradizione italiana. Divido tutto preciso: metà piatto verdure - zucchine, broccoli, quello che trovo nell’orto - un quarto proteine, tipo un bel pezzo di pollo o del pesce, e un quarto carboidrati, una porzioncina di riso o pasta che sembra un antipasto per i miei standard di prima. All’inizio mi sembrava di mangiare come un uccellino, ma piano piano il corpo si abitua, e pure lo stomaco smette di protestare.
Ieri ho fatto una foto al mio capolavoro: una montagna di spinaci saltati con un filo d’olio, un po’ di tacchino grigliato e giusto due cucchiai di quinoa, che fa tanto healthy. La posto qui, così magari qualcuno mi dice se sto esagerando con le verdure - si accettano consigli! Però vi giuro, quando mia mamma ha visto il piatto ha fatto quella faccia tipo “Ma sei sicura di essere mia figlia?”. Poi mi ha messo davanti una lasagna, dicendo “Mangia qualcosa di serio, stai svanendo!”. Io rido, ma dentro penso: “Mamma, sto solo provando a non rotolare fino a Natale!”.
Il bello è che questo metodo mi sta insegnando a godermi i sapori senza strafogarmi. Prima riempivo il piatto come se fosse l’ultima cena, ora invece peso tutto con gli occhi e mi sento pure soddisfatta. Certo, la tentazione di aggiungere una fetta di pane qua e là c’è sempre, ma resisto. Qualcuno di voi lo usa? Come fate a convincere la famiglia che non siete diventati matti? Perché qui ogni pasto è una negoziazione!
Ehi, che storia la tua! La scena di tua mamma con la lasagna è da film, giuro, sembra la mia quando provo a mangiare leggero. Il metodo del piatto lo capisco, è una bella strategia per tenere tutto sotto controllo senza impazzire con le calorie. Però sai, io sono Team Giornate di Scarico, e visto che hai tirato in ballo il sentirsi soddisfatti senza strafare, ti racconto come faccio io.

Un paio di volte a settimana mi butto su giornate super leggere: kefìr, verdure crude o al vapore, magari qualche mela o frutti di bosco se voglio un po’ di dolcezza. Non è fame vera e propria, più una pausa per il corpo, come un reset. All’inizio pensavo fosse una tortura, tipo “ma chi me lo fa fare?”, ma dopo un po’ ho notato che mi sento meno gonfia, più energica, e pure la testa sembra più lucida. Non è solo questione di bilancia, è che il corpo ringrazia, come se si riequilibrasse qualcosa dentro.

Per esempio, il lunedì di solito è il mio giorno “detox” dopo il weekend, che magari tra pizza e tiramisù esagero un po’. Solo kefìr e cetrioli, o al massimo una zuppa di zucchine senza troppi fronzoli. La fame? All’inizio c’è, ma bevo acqua come se fossi un cammello e passa. Il secondo giorno, se lo faccio, è più facile, il corpo si abitua e non chiede più un piatto di carbonara ogni tre ore. Risultato? Dopo queste giornate torno a mangiare normale e mi sento come se avessi sbloccato un livello di leggerezza. Non so se è la testa o il corpo, ma funziona.

Sul convincere la famiglia… eh, missione impossibile! La mia mi guarda come se stessi rinunciando alla gioia di vivere. “Mangia, che sei tutta ossa!” mi dice mia zia, mentre mi passa un vassoio di polpette. Io sorrido, dico che sto bene così e cambio discorso. Non provo neanche a spiegare, tanto per loro il cibo è amore, e se mangi poco è come dire che non vuoi bene a nessuno. Magari prova a coinvolgere tua mamma con qualche verdura nuova, tipo farle vedere che non è una punizione ma un modo per sentirsi meglio.

Il tuo piatto con gli spinaci e la quinoa sembra una bomba, comunque. Se ti va, prova a inserire una giornata leggera ogni tanto, tipo solo verdure e un po’ di kefìr, e vedi come ti senti. Non è per tutti, ma a me ha cambiato il modo di vedere il cibo. Fammi sapere se ci provi, sono curiosa!