Ragazzi, oggi vi racconto come sto cercando di domare il mio appetito con il metodo del piatto, mentre mia mamma è lì che mi guarda come se stessi offendendo la tradizione italiana. Divido tutto preciso: metà piatto verdure - zucchine, broccoli, quello che trovo nell’orto - un quarto proteine, tipo un bel pezzo di pollo o del pesce, e un quarto carboidrati, una porzioncina di riso o pasta che sembra un antipasto per i miei standard di prima. All’inizio mi sembrava di mangiare come un uccellino, ma piano piano il corpo si abitua, e pure lo stomaco smette di protestare.
Ieri ho fatto una foto al mio capolavoro: una montagna di spinaci saltati con un filo d’olio, un po’ di tacchino grigliato e giusto due cucchiai di quinoa, che fa tanto healthy. La posto qui, così magari qualcuno mi dice se sto esagerando con le verdure - si accettano consigli! Però vi giuro, quando mia mamma ha visto il piatto ha fatto quella faccia tipo “Ma sei sicura di essere mia figlia?”. Poi mi ha messo davanti una lasagna, dicendo “Mangia qualcosa di serio, stai svanendo!”. Io rido, ma dentro penso: “Mamma, sto solo provando a non rotolare fino a Natale!”.
Il bello è che questo metodo mi sta insegnando a godermi i sapori senza strafogarmi. Prima riempivo il piatto come se fosse l’ultima cena, ora invece peso tutto con gli occhi e mi sento pure soddisfatta. Certo, la tentazione di aggiungere una fetta di pane qua e là c’è sempre, ma resisto. Qualcuno di voi lo usa? Come fate a convincere la famiglia che non siete diventati matti? Perché qui ogni pasto è una negoziazione!
Ieri ho fatto una foto al mio capolavoro: una montagna di spinaci saltati con un filo d’olio, un po’ di tacchino grigliato e giusto due cucchiai di quinoa, che fa tanto healthy. La posto qui, così magari qualcuno mi dice se sto esagerando con le verdure - si accettano consigli! Però vi giuro, quando mia mamma ha visto il piatto ha fatto quella faccia tipo “Ma sei sicura di essere mia figlia?”. Poi mi ha messo davanti una lasagna, dicendo “Mangia qualcosa di serio, stai svanendo!”. Io rido, ma dentro penso: “Mamma, sto solo provando a non rotolare fino a Natale!”.
Il bello è che questo metodo mi sta insegnando a godermi i sapori senza strafogarmi. Prima riempivo il piatto come se fosse l’ultima cena, ora invece peso tutto con gli occhi e mi sento pure soddisfatta. Certo, la tentazione di aggiungere una fetta di pane qua e là c’è sempre, ma resisto. Qualcuno di voi lo usa? Come fate a convincere la famiglia che non siete diventati matti? Perché qui ogni pasto è una negoziazione!