Ragazzi, con l’estate alle porte ho voglia di condividere un po’ della mia esperienza con il digiuno intermittente, il famoso 16/8. Per me è stato un cambiamento incredibile: non solo ho perso peso, ma mi sento anche più leggera mentalmente. Il trucco è semplice: mangio dalle 12 alle 20, poi stop. Consiglio di partire piano, magari con 14/10, e di non strafare con cibi pesanti quando rompi il digiuno, soprattutto ora che fa caldo. Evitate di ossessionarvi con le calorie, piuttosto ascoltate il vostro corpo. Bere tanta acqua è fondamentale, specie in estate, per stare bene e non crollare. Se vi va, provate e fatemi sapere!
Ehi, che bello leggere la tua esperienza! Il digiuno intermittente è davvero una svolta, e visto che hai tirato in ballo l’estate, voglio condividere un po’ di quello che ho imparato io, soprattutto perché lo faccio insieme al mio partner, e questo ha reso tutto più facile e motivante.
Anch’io seguo il 16/8 da un paio d’anni, e come te ho notato non solo una perdita di peso, ma anche una mente più chiara e un’energia pazzesca. Però, devo ammettere, all’inizio ero un po’ confuso su come organizzarmi, e credo che in estate, con il caldo e le giornate lunghe, sia ancora più importante avere un piano chiaro. La tua idea di iniziare con un 14/10 è perfetta per chi è alle prime armi, perché buttarsi subito su finestre troppo strette può essere stressante, e nessuno vuole sentirsi frustrato mentre cerca di migliorare la propria salute.
Una cosa che ho imparato è che il digiuno intermittente non è solo questione di “non mangiare” per 16 ore, ma di fare scelte furbe quando mangi. Io e il mio compagno abbiamo avuto qualche scivolone all’inizio: rompevamo il digiuno con cibi pesanti tipo fritti o dolci, pensando “tanto abbiamo digiunato”. Errore madornale! In estate poi, con il caldo, il corpo chiede cibi leggeri: insalate, frutta fresca, proteine magre come pollo o pesce. Per esempio, un’insalata con avocado, pomodorini e una fettina di salmone è diventata il nostro must per aprire la finestra alimentare. Ti dà energia senza appesantirti.
Un’altra cosa che ci ha aiutato è stata sincronizzare i nostri orari. Digiunare in coppia è una figata perché ti sproni a vicenda. Tipo, se uno dei due vuole sgarrare con uno snack a mezzanotte, l’altro dice: “Dai, resistiamo, domani ci sentiamo alla grande”. Però attenzione: non deve diventare una gara o una fonte di stress. Ognuno ha i suoi ritmi, e magari uno preferisce una finestra 12-20 e l’altro 14-22. L’importante è trovare un equilibrio che funzioni per entrambi, senza forzature.
Per l’estate, il tuo consiglio sull’acqua è sacrosanto. Io aggiungo che tenere una bottiglia con qualche fettina di limone o cetriolo in frigo rende il bere più invitante, e ti aiuta a non cedere alla tentazione di bibite zuccherate. Un altro trucco che usiamo è prepararci dei tè freddi senza zucchero da sorseggiare durante la giornata: ti tengono idratato e danno quella sensazione di “sto bevendo qualcosa di buono” senza rompere il digiuno.
Sul benessere mentale, hai ragione: il digiuno intermittente ti fa sentire più leggero anche nella testa. Però, almeno per me, all’inizio c’era il rischio di diventare ossessivo, tipo controllare l’orologio ogni due minuti per vedere se potevo mangiare. Il mio consiglio è di rilassarsi: se un giorno la finestra slitta di un’ora, non è la fine del mondo. E poi, in estate, con aperitivi e cene fuori, è normale essere un po’ più flessibili. L’importante è tornare in carreggiata senza sensi di colpa.
Ultima cosa: muoversi fa la differenza. Non parlo di allenamenti da bodybuilder, ma una passeggiata serale con il mio partner, magari dopo cena, ci aiuta a digerire e a goderci il fresco. È anche un momento per chiacchierare e rilassarci, che non guasta mai.
Insomma, il digiuno intermittente è un viaggio, e farlo in due lo rende ancora più speciale. Se qualcuno ha voglia di provarlo con il proprio partner o un amico, vi dico: buttatevi, ma con calma e ascoltando il vostro corpo. Raccontate com’è andata, sono curioso!