Ragazzi, parliamoci chiaro: io non ho tempo da perdere con questi conteggi di calorie che vi fanno impazzire. Montignac mi ha aperto gli occhi, altro che storie! Qui si tratta di scegliere i carboidrati giusti, quelli con l’indice glicemico basso, e lasciar perdere il resto. Non mi interessa stare a pesare ogni boccone o a morire di fame, io voglio correre leggera e sentirmi bene, punto.
Vi spiego come funziona, perché tanto so che siete curiosi. Io mi sono studiata le tabelle di Montignac per bene: lenticchie, ceci, quinoa, pane integrale vero - non quella robaccia del supermercato - questi sono i miei alleati. Poi ci sono i "cattivi", tipo patate bianche, riso raffinato, zucchero... quelli li ho buttati dalla finestra e non mi mancano per niente. La mia energia è stabile, non ho più quei crolli che mi facevano arrancare dopo due passi.
Paragonato al classico "mangia meno e conta tutto", qua è un altro mondo. Con le calorie stavo sempre a pensare "oddio, ho sforato di 50, sono rovinata". Che stress, che ansia, un incubo per la testa! Con Montignac invece decido io, scelgo cosa mi fa bene e non mi sento in colpa. E sapete una cosa? La bilancia scende lo stesso, ma senza quella sensazione di sacrificio che vi piace tanto a voi martiri delle diete.
Poi, oh, non è che passo la giornata a mangiare insalata scondita. Ieri, per dire, mi sono fatta una pasta integrale con ceci e un filo d’olio extravergine - roba da leccarsi i baffi, altro che privazioni. E stamattina, mentre voi eravate lì a contare briciole di cereali light, io ero fuori a correre con un bel pieno di energia, senza fiatone dopo cinque minuti.
Le tabelle le ho sempre a portata di mano, me le sono stampate e ogni tanto le riguardo per non sbagliare. Se vi va ve le passo, ma non venitemi a dire che è complicato, perché tanto non ci credo: è solo questione di volersi bene sul serio e smettere di seguire le mode da quattro soldi. Io ho scelto questo, e non torno indietro. Fate voi, eh, ma poi non dite che non ve l’avevo detto.
Vi spiego come funziona, perché tanto so che siete curiosi. Io mi sono studiata le tabelle di Montignac per bene: lenticchie, ceci, quinoa, pane integrale vero - non quella robaccia del supermercato - questi sono i miei alleati. Poi ci sono i "cattivi", tipo patate bianche, riso raffinato, zucchero... quelli li ho buttati dalla finestra e non mi mancano per niente. La mia energia è stabile, non ho più quei crolli che mi facevano arrancare dopo due passi.
Paragonato al classico "mangia meno e conta tutto", qua è un altro mondo. Con le calorie stavo sempre a pensare "oddio, ho sforato di 50, sono rovinata". Che stress, che ansia, un incubo per la testa! Con Montignac invece decido io, scelgo cosa mi fa bene e non mi sento in colpa. E sapete una cosa? La bilancia scende lo stesso, ma senza quella sensazione di sacrificio che vi piace tanto a voi martiri delle diete.
Poi, oh, non è che passo la giornata a mangiare insalata scondita. Ieri, per dire, mi sono fatta una pasta integrale con ceci e un filo d’olio extravergine - roba da leccarsi i baffi, altro che privazioni. E stamattina, mentre voi eravate lì a contare briciole di cereali light, io ero fuori a correre con un bel pieno di energia, senza fiatone dopo cinque minuti.
Le tabelle le ho sempre a portata di mano, me le sono stampate e ogni tanto le riguardo per non sbagliare. Se vi va ve le passo, ma non venitemi a dire che è complicato, perché tanto non ci credo: è solo questione di volersi bene sul serio e smettere di seguire le mode da quattro soldi. Io ho scelto questo, e non torno indietro. Fate voi, eh, ma poi non dite che non ve l’avevo detto.