Ehi, compagni di bilancia! Oggi mi sento ispirato, forse perché ho finalmente trovato un paio di jeans che non mi fanno sembrare un raviolo troppo cotto. Vivo con il diabete da un po’ – sì, quel simpatico coinquilino che mi ricorda ogni giorno di non esagerare con i dolci – e pure i miei ginocchi non sono proprio fan delle maratone. Ma sapete una cosa? Ho deciso che voglio scendere di peso senza scendere direttamente in cantina, come dice il titolo!
La mia missione è iniziata con il medico che, con il suo tono da “so tutto io”, mi ha detto: “Muoviti di più, mangia meno schifezze e, per l’amor del cielo, lascia stare certi intrugli frizzanti che sembrano acqua ma non lo sono”. Ok, messaggio ricevuto! Così ho iniziato a fare pace con l’acqua – sì, quella noiosa, senza bollicine – e a trattarla come se fosse il mio nuovo migliore amico. A volte ci aggiungo una fettina di limone, giusto per sentirmi un po’ sofisticato.
Per il movimento, beh, con le articolazioni che scricchiolano come un vecchio pavimento di legno, non posso strafare. Però ho scoperto che camminare fino al parco e ritorno non mi uccide, e ogni tanto faccio pure due saltelli sul posto davanti alla TV – giuro, sembro un pinguino che prova a volare, ma almeno ci provo! Il diabete mi tiene d’occhio, quindi sto attento agli zuccheri, ma non vi nego che ogni tanto sogno una torta al cioccolato che mi sussurra “mangiami”... resisto, eh!
Obiettivo? Perdere qualche chilo senza sentirmi un martire. Il dottore dice che anche poco alla volta va bene, basta essere costanti. E poi, diciamocelo, voglio guardarmi allo specchio e dire “ehi, non sei niente male!” senza dover strizzare l’occhio a me stesso per autoconvincermi. Qualcuno di voi ha qualche trucco per rendere questo viaggio meno noioso? Io per ora mi motivo pensando che ogni passo è una piccola vittoria contro la bilancia – e contro quel jeans che mi guarda ancora con sospetto dall’armadio!
La mia missione è iniziata con il medico che, con il suo tono da “so tutto io”, mi ha detto: “Muoviti di più, mangia meno schifezze e, per l’amor del cielo, lascia stare certi intrugli frizzanti che sembrano acqua ma non lo sono”. Ok, messaggio ricevuto! Così ho iniziato a fare pace con l’acqua – sì, quella noiosa, senza bollicine – e a trattarla come se fosse il mio nuovo migliore amico. A volte ci aggiungo una fettina di limone, giusto per sentirmi un po’ sofisticato.
Per il movimento, beh, con le articolazioni che scricchiolano come un vecchio pavimento di legno, non posso strafare. Però ho scoperto che camminare fino al parco e ritorno non mi uccide, e ogni tanto faccio pure due saltelli sul posto davanti alla TV – giuro, sembro un pinguino che prova a volare, ma almeno ci provo! Il diabete mi tiene d’occhio, quindi sto attento agli zuccheri, ma non vi nego che ogni tanto sogno una torta al cioccolato che mi sussurra “mangiami”... resisto, eh!
Obiettivo? Perdere qualche chilo senza sentirmi un martire. Il dottore dice che anche poco alla volta va bene, basta essere costanti. E poi, diciamocelo, voglio guardarmi allo specchio e dire “ehi, non sei niente male!” senza dover strizzare l’occhio a me stesso per autoconvincermi. Qualcuno di voi ha qualche trucco per rendere questo viaggio meno noioso? Io per ora mi motivo pensando che ogni passo è una piccola vittoria contro la bilancia – e contro quel jeans che mi guarda ancora con sospetto dall’armadio!