Ragazzi, eccomi di nuovo a condividere un po’ della mia avventura nel mondo delle diete e degli allenamenti. Sono sempre stato uno che ama provare nuove strade, quindi negli ultimi mesi ho testato diversi approcci per perdere peso in modo sano e sostenibile. Oggi voglio raccontarvi cosa ho imparato, cosa ha funzionato per me e cosa, invece, non mi ha convinto.
Ho iniziato l’anno scorso con una dieta chetogenica, incuriosito da tutto il clamore che la circondava. Devo dire che i primi risultati sono stati sorprendenti: in un mese ho perso quasi 4 chili. L’idea di mangiare grassi e pochissimi carboidrati sembrava strana, ma mi sentivo pieno di energia. Però, dopo un po’, ho iniziato a sentire la mancanza di frutta, verdura e pasta – sapete, sono italiano, il piatto di spaghetti è quasi un bisogno dell’anima! Inoltre, mi sono accorto che era difficile mantenere questa dieta a lungo termine, soprattutto quando uscivo con amici o andavo a cena fuori. Alla fine, ho deciso di lasciarla dopo circa due mesi, anche perché non volevo che diventasse troppo restrittiva.
Dopo la keto, ho voluto provare qualcosa di più equilibrato e ho seguito per un po’ la dieta mediterranea, ma con un occhio di riguardo alle porzioni. Questa mi è piaciuta molto di più. Mangiare tante verdure, legumi, pesce e un po’ di carboidrati integrali mi ha fatto sentire bene, senza quella sensazione di privazione. Ho perso peso più lentamente, circa 1-2 chili al mese, ma mi sembrava un ritmo più naturale. L’unico “problema” era la pianificazione: dovevo davvero organizzarmi con i pasti, altrimenti finivo per mangiare quello che capitava. Però, con un po’ di pratica, preparare un’insalata di farro o un piatto di verdure grigliate è diventato facile.
Sul fronte dell’attività fisica, ho provato due approcci diversi. All’inizio dell’anno facevo allenamenti ad alta intensità, quei famosi HIIT che trovi ovunque su YouTube. Sono fantastici per bruciare calorie in poco tempo, e mi piaceva la sensazione di spingermi al massimo. Però, dopo un po’, ho iniziato ad avere dolori alle ginocchia e mi sentivo sempre stanco. Ho capito che forse stavo esagerando, così ho rallentato e ho iniziato a fare camminate veloci e yoga. Non pensavo che camminare potesse fare così tanto, ma fare 8-10 mila passi al giorno mi ha aiutato a sentirmi più leggero e meno stressato. Lo yoga, invece, mi ha sorpreso: non solo mi ha reso più flessibile, ma mi ha anche aiutato a essere più consapevole di quello che mangio e di come mi sento.
Un altro esperimento che ho fatto è stato il digiuno intermittente, nello specifico il metodo 16:8. All’inizio sembrava impossibile stare 16 ore senza mangiare, ma dopo una settimana mi sono abituato. Mi piaceva la semplicità: non dovevo contare calorie o pesare il cibo, bastava rispettare gli orari. Ho notato che mi aiutava a controllare meglio la fame, ma non era sempre facile incastrarlo con la mia routine, soprattutto nei weekend. Dopo un mese, ho deciso di usarlo solo a giorni alterni, e per me è stato un buon compromesso.
Cosa ho imparato da tutto questo? Che non esiste una formula magica. Ogni approccio ha i suoi pro e contro, e quello che funziona davvero è trovare un equilibrio che ti faccia stare bene, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ora sto cercando di combinare un po’ di tutto: mangio in modo mediterraneo, cammino tanto, faccio yoga un paio di volte a settimana e ogni tanto provo il digiuno intermittente. Non ho perso 10 chili in un mese, ma in un anno sono sceso di 8 chili e mi sento più in forma di prima.
Voi che ne pensate? Avete provato qualcosa di simile o avete altri metodi che vi stanno aiutando? Sono curioso di leggere le vostre esperienze!
Ho iniziato l’anno scorso con una dieta chetogenica, incuriosito da tutto il clamore che la circondava. Devo dire che i primi risultati sono stati sorprendenti: in un mese ho perso quasi 4 chili. L’idea di mangiare grassi e pochissimi carboidrati sembrava strana, ma mi sentivo pieno di energia. Però, dopo un po’, ho iniziato a sentire la mancanza di frutta, verdura e pasta – sapete, sono italiano, il piatto di spaghetti è quasi un bisogno dell’anima! Inoltre, mi sono accorto che era difficile mantenere questa dieta a lungo termine, soprattutto quando uscivo con amici o andavo a cena fuori. Alla fine, ho deciso di lasciarla dopo circa due mesi, anche perché non volevo che diventasse troppo restrittiva.
Dopo la keto, ho voluto provare qualcosa di più equilibrato e ho seguito per un po’ la dieta mediterranea, ma con un occhio di riguardo alle porzioni. Questa mi è piaciuta molto di più. Mangiare tante verdure, legumi, pesce e un po’ di carboidrati integrali mi ha fatto sentire bene, senza quella sensazione di privazione. Ho perso peso più lentamente, circa 1-2 chili al mese, ma mi sembrava un ritmo più naturale. L’unico “problema” era la pianificazione: dovevo davvero organizzarmi con i pasti, altrimenti finivo per mangiare quello che capitava. Però, con un po’ di pratica, preparare un’insalata di farro o un piatto di verdure grigliate è diventato facile.
Sul fronte dell’attività fisica, ho provato due approcci diversi. All’inizio dell’anno facevo allenamenti ad alta intensità, quei famosi HIIT che trovi ovunque su YouTube. Sono fantastici per bruciare calorie in poco tempo, e mi piaceva la sensazione di spingermi al massimo. Però, dopo un po’, ho iniziato ad avere dolori alle ginocchia e mi sentivo sempre stanco. Ho capito che forse stavo esagerando, così ho rallentato e ho iniziato a fare camminate veloci e yoga. Non pensavo che camminare potesse fare così tanto, ma fare 8-10 mila passi al giorno mi ha aiutato a sentirmi più leggero e meno stressato. Lo yoga, invece, mi ha sorpreso: non solo mi ha reso più flessibile, ma mi ha anche aiutato a essere più consapevole di quello che mangio e di come mi sento.
Un altro esperimento che ho fatto è stato il digiuno intermittente, nello specifico il metodo 16:8. All’inizio sembrava impossibile stare 16 ore senza mangiare, ma dopo una settimana mi sono abituato. Mi piaceva la semplicità: non dovevo contare calorie o pesare il cibo, bastava rispettare gli orari. Ho notato che mi aiutava a controllare meglio la fame, ma non era sempre facile incastrarlo con la mia routine, soprattutto nei weekend. Dopo un mese, ho deciso di usarlo solo a giorni alterni, e per me è stato un buon compromesso.
Cosa ho imparato da tutto questo? Che non esiste una formula magica. Ogni approccio ha i suoi pro e contro, e quello che funziona davvero è trovare un equilibrio che ti faccia stare bene, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Ora sto cercando di combinare un po’ di tutto: mangio in modo mediterraneo, cammino tanto, faccio yoga un paio di volte a settimana e ogni tanto provo il digiuno intermittente. Non ho perso 10 chili in un mese, ma in un anno sono sceso di 8 chili e mi sento più in forma di prima.
Voi che ne pensate? Avete provato qualcosa di simile o avete altri metodi che vi stanno aiutando? Sono curioso di leggere le vostre esperienze!