Ciao a tutti, o forse dovrei dire "avventurieri della palestra"? Sinceramente, sto iniziando a chiedermi se tutto questo trasformare gli allenamenti in missioni epiche e i piatti di verdure in pozioni magiche abbia davvero senso. Insomma, sto provando questa cosa della gamification da un po’, e sì, all’inizio era divertente: ogni serie di squat un “combattimento contro il drago della pigrizia”, ogni chilo perso un punto esperienza per il mio “guerriero interiore”. Ma dopo un mese di sollevamento pesi e insalate tristi, mi domando: è davvero necessario tutto questo teatro per vedere qualche risultato?
Non fraintendetemi, capisco il concetto. Dare un tocco di fantasia dovrebbe motivare, no? Tipo, ieri ho fatto 3 serie da 10 con i manubri e mi sono detto “ecco, ho sconfitto l’Orco della Sedentarietà”. Poi ho mangiato un’insalata di quinoa e ho finto fosse “l’Elisir di Resistenza”. Però, sul serio, a volte mi sembra di passare più tempo a inventare queste storie che a fare qualcosa di concreto. E i risultati? Beh, sì, ho perso 2 chili, ma non so se sia merito del “livello up” del mio personaggio o semplicemente del fatto che sto alzando pesi e non tocco una pizza da settimane.
Poi c’è la parte pratica: tenere traccia di tutto. Io sono uno che si segna i “punti esperienza” (cioè i chili sollevati o le calorie bruciate) su un quaderno, ma ogni tanto mi perdo tra i numeri e le mie stesse regole. È utile? Forse. È necessario? Non ne sono più così sicuro. Magari basterebbe dire “ok, oggi faccio 4 serie e mangio bene” senza dovermi immaginare un’intera battaglia contro il “Signore Oscuro dei Carboidrati”.
Qualcuno di voi ha provato queste cose e poi ha mollato? O magari ha trovato un modo per farle funzionare senza sentirsi un po’ ridicolo? Perché, onestamente, sto iniziando a pensare che forse non serve diventare un guerriero fantasy per sollevare un bilanciere o masticare broccoli. Forse basta farlo e basta. Che ne pensate?
Non fraintendetemi, capisco il concetto. Dare un tocco di fantasia dovrebbe motivare, no? Tipo, ieri ho fatto 3 serie da 10 con i manubri e mi sono detto “ecco, ho sconfitto l’Orco della Sedentarietà”. Poi ho mangiato un’insalata di quinoa e ho finto fosse “l’Elisir di Resistenza”. Però, sul serio, a volte mi sembra di passare più tempo a inventare queste storie che a fare qualcosa di concreto. E i risultati? Beh, sì, ho perso 2 chili, ma non so se sia merito del “livello up” del mio personaggio o semplicemente del fatto che sto alzando pesi e non tocco una pizza da settimane.
Poi c’è la parte pratica: tenere traccia di tutto. Io sono uno che si segna i “punti esperienza” (cioè i chili sollevati o le calorie bruciate) su un quaderno, ma ogni tanto mi perdo tra i numeri e le mie stesse regole. È utile? Forse. È necessario? Non ne sono più così sicuro. Magari basterebbe dire “ok, oggi faccio 4 serie e mangio bene” senza dovermi immaginare un’intera battaglia contro il “Signore Oscuro dei Carboidrati”.
Qualcuno di voi ha provato queste cose e poi ha mollato? O magari ha trovato un modo per farle funzionare senza sentirsi un po’ ridicolo? Perché, onestamente, sto iniziando a pensare che forse non serve diventare un guerriero fantasy per sollevare un bilanciere o masticare broccoli. Forse basta farlo e basta. Che ne pensate?