Ma perché il cheat meal mi fa sentire in colpa invece di aiutarmi?

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goggo

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più con questa storia del cheat meal. Tutti dicono che dovrebbe essere una specie di "ricompensa", un momento per staccare la spina e godersi qualcosa di buono senza impazzire con le calorie. Io invece mi ritrovo ogni volta a sentirmi uno schifo. Sabato scorso ho deciso di fare il mio solito "pasto libero" settimanale: una pizza, niente di assurdo, giusto per spezzare la monotonia di pollo e broccoli. E sapete com’è finita? Con me che fissavo il piatto vuoto chiedendomi perché diavolo l’ho fatto.
La teoria la conosco: un cheat meal dovrebbe accelerare il metabolismo, dare una scossa al corpo dopo giorni di restrizione, e soprattutto aiutarmi a non crollare psicologicamente. Ma nella pratica? Zero. Il metabolismo non so se accelera, ma di sicuro la mia testa va in tilt. Mi sento in colpa, come se avessi buttato via settimane di sacrifici per 20 minuti di gusto. E non è solo una questione di sensi di colpa: dopo mi sento gonfia, pesante, e il giorno dopo la bilancia mi guarda storto. È normale? Cioè, dovrebbe essere un aiuto, no?
Ho provato a pianificarlo per bene: scelgo il giorno, decido cosa mangiare, mi dico che è tutto calcolato. Eppure, ogni volta è la stessa storia. Mi chiedo se sto sbagliando qualcosa. Forse esagero con le porzioni? O magari non è il momento giusto della settimana? Ho letto da qualche parte che il cheat meal funziona meglio se lo fai dopo un allenamento pesante, tipo per ricaricare il glicogeno, ma anche così non cambia niente. Anzi, mi sembra pure peggio, perché mi dico "hai faticato tanto in palestra e poi ti sei rovinata con una lasagna".
E poi c’è la parte mentale. Tutti parlano di come questo "sgarro controllato" dovrebbe farmi sentire libera, rilassata, in pace col cibo. Io invece mi sento in trappola. Come se stessi tradendo me stessa. Vorrei riuscire a godermelo senza pensare a calorie, macros o al fatto che lunedì devo tornare a pesare tutto. Qualcuno di voi ci riesce davvero? O sono io che sto trasformando una cosa semplice in un dramma? Forse è perché sono troppo fissata col controllo, ma dopo mesi di dieta mi aspettavo che un cheat meal mi desse una mano, non che mi facesse sentire ancora più persa. Boh, ditemi voi, perché io non ci capisco più niente.
 
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Ehi, capisco perfettamente quel vortice di pensieri post-cheat meal, sembra di essere su una giostra che non si ferma mai! 😅 Ti racconto come la vivo io, magari ti dà uno spunto. Anch’io all’inizio mi sentivo in colpa ogni volta che “sgarravo”, come se una fetta di pizza potesse cancellare tutto il sudore versato correndo o saltando come una pazza nelle mie sessioni di HIIT. Però, col tempo, ho trovato un modo per far pace con il cibo e trasformare il cheat meal in qualcosa che davvero mi ricarica, senza drammi.

Per me, la chiave è stata legare il cheat meal al movimento, ma non in modo ossessivo. Tipo, scelgo di godermi il mio “pasto libero” dopo una bella corsa lunga o una lezione di Zumba dove do tutto. Non perché devo “guadagnarmelo” (quella mentalità mi mandava in paranoia), ma perché dopo un allenamento intenso il mio corpo e la mia testa sono in modalità “ehi, ce l’hai fatta, ora rilassati!”. 😎 Mangiare una pizza o un bel piatto di pasta in quel momento mi sembra una celebrazione di quanto ho spinto, non un tradimento. È come dire: “Ok, ho corso 10 km, ora mi godo questa carbonara senza rimpianti”.

Sul senso di colpa, ti capisco al 100%. All’inizio mi sembrava di “rovinare” tutto, ma poi ho iniziato a vedere il cheat meal come parte del percorso, non come un ostacolo. Un trucco che mi ha aiutato? Non lo pianifico troppo. Se ci penso tutta la settimana, finisco per caricarlo di aspettative e poi mi stresso. Invece, decido più o meno il giorno (di solito il sabato, dopo una sessione di allenamento tosta) e scelgo cosa mi va sul momento. Meno ci penso, meno mi sento in trappola. E se la bilancia il giorno dopo fa la stronza, me ne frego: so che è solo ritenzione idrica o glicogeno, non grasso accumulato in una sera. 💪

Sul sentirti gonfia o pesante, potrebbe essere una questione di cosa scegli o di come lo vivi. Io, per esempio, ho notato che se esagero con cibi super elaborati o troppo salati, il giorno dopo mi sento un palloncino. 😬 Quindi cerco di godermi qualcosa di buono ma non esagerato: una pizza margherita con una birra, magari, invece di una pizza fritta con doppio formaggio. E poi, il giorno dopo, torno a muovermi: una corsetta leggera o una sessione di dance cardio mi aiutano a sentirmi di nuovo in pista, senza sensi di colpa.

Sulla parte mentale, secondo me stai mettendo troppa pressione su questo cheat meal. È solo cibo, non un esame! 😜 Prova a spostare il focus: invece di pensare alle calorie o al “danno”, concentrati su quanto ti stai divertendo in quel momento. Magari mangia con amici, metti della musica, fai qualcosa che ti fa ridere. Per me, ballare come una matta in salotto prima o dopo il cheat meal mi aiuta a ricordarmi che sto vivendo, non solo “seguendo una dieta”. E se la testa va in loop, prova a scriverti due righe dopo l’allenamento, tipo: “Oggi ho spaccato, mi merito di godermi la cena senza drammi”. A me aiuta a ricordarmi perché lo faccio.

Non sei sola in questo casino mentale, credimi. Ma più ti muovi, più sudi, più ti diverti con allenamenti che ti gasano, e più vedrai il cibo come un alleato, non come un nemico. Prova a fare un bel workout cardio bello intenso prima del prossimo cheat meal e vedi come ti senti. Magari una playlist nuova per correre o una lezione di aerobica anni ‘80 per ridere un po’. 😄 Fammi sapere come va, ok? Forza, ce la fai! 🚀