Ciao, belli e brutti del forum, oggi vi svelo il trucco che vi farà grattare la testa e magari anche invidiare un po’! Sono sceso da 110 kg a 80 kg, e ora sollevo ghisa come se fossi un toro incazzato. E sapete qual è il segreto? Mangiare di più e pesare di meno. Sì, avete letto bene, non sono impazzito (non ancora).
Quando ho iniziato, ero il classico tipo da divano: patatine, birra, e un culo che occupava due posti. Mi dicevano "devi mangiare meno, è semplice matematica". Ma la matematica può andare a farsi benedire! Non si tratta di morire di fame, ma di mangiare FURBO. Ho buttato via le diete da coniglio e ho scoperto che potevo riempirmi la pancia, allenarmi come un pazzo e comunque perdere peso. Come? Sapendo cosa entra e cosa esce, senza farmi fregare dalle stronzate delle pubblicità.
All’inizio è stato un casino: contare tutto, pesare il cibo, sembrare uno scienziato pazzo in cucina. Mi sentivo ridicolo con la mia bilancina mentre gli amici si strafogavano di pizza. Ma poi ho capito: non è privazione, è strategia. Ho aumentato le proteine – pollo, uova, bistecche – e ho detto addio ai carboidrati inutili che mi gonfiavano come un pallone. E sapete una cosa? Più mangiavo bene, più avevo energia per spaccarmi in palestra. Altro che fame e debolezza!
Le difficoltà? Tante. La testa è il primo nemico: ti dice "mangia quel dolce, te lo meriti". E io rispondevo "no, mi merito di sentirmi un toro, non un maiale". Poi c’è la gente, sempre pronta a giudicare: "ma non sei a dieta? Perché mangi così tanto?". E io ridevo, perché loro restavano molli mentre io sollevavo il doppio del loro peso corporeo.
Cosa mi ha aiutato? La palestra, ovvio, ma anche la testardaggine. Ho imparato a fare i conti con il cibo, non a evitarlo. Non serve morire di fame per dimagrire, serve sapere come usare quello che mangi per diventare una macchina da guerra. Ora deadlift e squat sono i miei migliori amici, e ogni chilo perso è un chilo che ho trasformato in forza.
Provateci, se avete il coraggio. Mangiate di più, ma mangiate giusto, e vedrete che il peso cala mentre i muscoli cantano. Altro che insalatine tristi: qui si mangia da re e si solleva da campioni! Chi ci sta?
Quando ho iniziato, ero il classico tipo da divano: patatine, birra, e un culo che occupava due posti. Mi dicevano "devi mangiare meno, è semplice matematica". Ma la matematica può andare a farsi benedire! Non si tratta di morire di fame, ma di mangiare FURBO. Ho buttato via le diete da coniglio e ho scoperto che potevo riempirmi la pancia, allenarmi come un pazzo e comunque perdere peso. Come? Sapendo cosa entra e cosa esce, senza farmi fregare dalle stronzate delle pubblicità.
All’inizio è stato un casino: contare tutto, pesare il cibo, sembrare uno scienziato pazzo in cucina. Mi sentivo ridicolo con la mia bilancina mentre gli amici si strafogavano di pizza. Ma poi ho capito: non è privazione, è strategia. Ho aumentato le proteine – pollo, uova, bistecche – e ho detto addio ai carboidrati inutili che mi gonfiavano come un pallone. E sapete una cosa? Più mangiavo bene, più avevo energia per spaccarmi in palestra. Altro che fame e debolezza!
Le difficoltà? Tante. La testa è il primo nemico: ti dice "mangia quel dolce, te lo meriti". E io rispondevo "no, mi merito di sentirmi un toro, non un maiale". Poi c’è la gente, sempre pronta a giudicare: "ma non sei a dieta? Perché mangi così tanto?". E io ridevo, perché loro restavano molli mentre io sollevavo il doppio del loro peso corporeo.
Cosa mi ha aiutato? La palestra, ovvio, ma anche la testardaggine. Ho imparato a fare i conti con il cibo, non a evitarlo. Non serve morire di fame per dimagrire, serve sapere come usare quello che mangi per diventare una macchina da guerra. Ora deadlift e squat sono i miei migliori amici, e ogni chilo perso è un chilo che ho trasformato in forza.
Provateci, se avete il coraggio. Mangiate di più, ma mangiate giusto, e vedrete che il peso cala mentre i muscoli cantano. Altro che insalatine tristi: qui si mangia da re e si solleva da campioni! Chi ci sta?