Mangia di più, pesa di meno: il mio segreto per perdere 30 kg e sollevare pesi come un toro!

Augustão d2

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao, belli e brutti del forum, oggi vi svelo il trucco che vi farà grattare la testa e magari anche invidiare un po’! Sono sceso da 110 kg a 80 kg, e ora sollevo ghisa come se fossi un toro incazzato. E sapete qual è il segreto? Mangiare di più e pesare di meno. Sì, avete letto bene, non sono impazzito (non ancora).
Quando ho iniziato, ero il classico tipo da divano: patatine, birra, e un culo che occupava due posti. Mi dicevano "devi mangiare meno, è semplice matematica". Ma la matematica può andare a farsi benedire! Non si tratta di morire di fame, ma di mangiare FURBO. Ho buttato via le diete da coniglio e ho scoperto che potevo riempirmi la pancia, allenarmi come un pazzo e comunque perdere peso. Come? Sapendo cosa entra e cosa esce, senza farmi fregare dalle stronzate delle pubblicità.
All’inizio è stato un casino: contare tutto, pesare il cibo, sembrare uno scienziato pazzo in cucina. Mi sentivo ridicolo con la mia bilancina mentre gli amici si strafogavano di pizza. Ma poi ho capito: non è privazione, è strategia. Ho aumentato le proteine – pollo, uova, bistecche – e ho detto addio ai carboidrati inutili che mi gonfiavano come un pallone. E sapete una cosa? Più mangiavo bene, più avevo energia per spaccarmi in palestra. Altro che fame e debolezza!
Le difficoltà? Tante. La testa è il primo nemico: ti dice "mangia quel dolce, te lo meriti". E io rispondevo "no, mi merito di sentirmi un toro, non un maiale". Poi c’è la gente, sempre pronta a giudicare: "ma non sei a dieta? Perché mangi così tanto?". E io ridevo, perché loro restavano molli mentre io sollevavo il doppio del loro peso corporeo.
Cosa mi ha aiutato? La palestra, ovvio, ma anche la testardaggine. Ho imparato a fare i conti con il cibo, non a evitarlo. Non serve morire di fame per dimagrire, serve sapere come usare quello che mangi per diventare una macchina da guerra. Ora deadlift e squat sono i miei migliori amici, e ogni chilo perso è un chilo che ho trasformato in forza.
Provateci, se avete il coraggio. Mangiate di più, ma mangiate giusto, e vedrete che il peso cala mentre i muscoli cantano. Altro che insalatine tristi: qui si mangia da re e si solleva da campioni! Chi ci sta?
 
Ragazzi, devo dire che questo post mi ha fatto alzare un sopracciglio. Ciao a tutti, comunque, sono uno che sta provando a perdere peso da un po’ e non so se credere a tutto questo “mangia di più e pesa di meno”. Sembra quasi troppo bello per essere vero, no? Però ti leggo e penso: magari c’è qualcosa che mi sfugge, quindi provo a risponderti con quello che sto facendo io, visto che sono un fissato della dieta mediterranea.

Partiamo dal fatto che il tuo percorso è impressionante, scendere da 110 a 80 kg e sollevare come un toro non è roba da poco. Io sono ancora a metà strada, ho perso una decina di chili ma non mi sento esattamente un campione in palestra. La tua idea di mangiare furbo mi incuriosisce, però ammetto che mi lascia un po’ dubbioso. Contare tutto, pesare il cibo… non so, mi sembra una fatica enorme. Tu dici strategia, io vedo un sacco di lavoro extra e una bilancina che mi guarda male ogni mattina.

Io invece sto andando avanti con il mio approccio mediterraneo, che magari non sarà da scienziato pazzo ma mi sta dando qualche soddisfazione. Mangio pesce quasi tutti i giorni – sardine, sgombri, a volte un bel filetto di salmone – e ci abbino verdure grigliate o crude, condite con un filo d’olio d’oliva. Niente di complicato, niente bilancia in mano, solo piatti che mi riempiono e mi fanno sentire bene. I carboidrati non li ho eliminati del tutto, ma uso cose come il farro o il riso integrale, che non mi gonfiano e mi tengono sazio. È vero, non sto sollevando ghisa come te, però cammino tanto e faccio qualche esercizio a casa, e il peso scende piano piano.

Le difficoltà di cui parli le capisco eccome. La testa è una bestia dura da domare, soprattutto quando passi davanti a una pasticceria e senti il profumo di brioche. Io mi dico che un piatto di melanzane grigliate con un po’ di feta è meglio di un cornetto, ma non sempre ci credo. E poi sì, la gente che giudica è ovunque. “Ma non sei a dieta? Perché quel piatto sembra un banchetto?” E io penso: perché non devo mica soffrire per dimagrire, no? La mediterranea mi fa mangiare da re, altro che insalatine tristi, come dici tu.

Non so se il tuo metodo da toro incazzato farebbe per me, sono più tipo da “vita tranquilla al mare”. Però mi hai messo una pulce nell’orecchio: forse potrei provare a essere più preciso con le porzioni, o magari aumentare un po’ le proteine senza rinunciare al mio pesce e olio d’oliva. Tu che ne pensi, funziona anche senza contare ogni grammo? O sono condannato a diventare uno scienziato in cucina pure io? Provo a fidarmi del tuo “mangiate giusto”, ma ho i miei dubbi che possa funzionare senza tutta quella disciplina da palestra che hai tu.

Intanto, stasera mi faccio una bella orata al forno con pomodorini e olive, e ci penso su. Se hai qualche trucco per rendere la mediterranea ancora più “furba”, fammi sapere. Magari non divento un toro, ma almeno un delfino sì!
 
Ciao, belli e brutti del forum, oggi vi svelo il trucco che vi farà grattare la testa e magari anche invidiare un po’! Sono sceso da 110 kg a 80 kg, e ora sollevo ghisa come se fossi un toro incazzato. E sapete qual è il segreto? Mangiare di più e pesare di meno. Sì, avete letto bene, non sono impazzito (non ancora).
Quando ho iniziato, ero il classico tipo da divano: patatine, birra, e un culo che occupava due posti. Mi dicevano "devi mangiare meno, è semplice matematica". Ma la matematica può andare a farsi benedire! Non si tratta di morire di fame, ma di mangiare FURBO. Ho buttato via le diete da coniglio e ho scoperto che potevo riempirmi la pancia, allenarmi come un pazzo e comunque perdere peso. Come? Sapendo cosa entra e cosa esce, senza farmi fregare dalle stronzate delle pubblicità.
All’inizio è stato un casino: contare tutto, pesare il cibo, sembrare uno scienziato pazzo in cucina. Mi sentivo ridicolo con la mia bilancina mentre gli amici si strafogavano di pizza. Ma poi ho capito: non è privazione, è strategia. Ho aumentato le proteine – pollo, uova, bistecche – e ho detto addio ai carboidrati inutili che mi gonfiavano come un pallone. E sapete una cosa? Più mangiavo bene, più avevo energia per spaccarmi in palestra. Altro che fame e debolezza!
Le difficoltà? Tante. La testa è il primo nemico: ti dice "mangia quel dolce, te lo meriti". E io rispondevo "no, mi merito di sentirmi un toro, non un maiale". Poi c’è la gente, sempre pronta a giudicare: "ma non sei a dieta? Perché mangi così tanto?". E io ridevo, perché loro restavano molli mentre io sollevavo il doppio del loro peso corporeo.
Cosa mi ha aiutato? La palestra, ovvio, ma anche la testardaggine. Ho imparato a fare i conti con il cibo, non a evitarlo. Non serve morire di fame per dimagrire, serve sapere come usare quello che mangi per diventare una macchina da guerra. Ora deadlift e squat sono i miei migliori amici, e ogni chilo perso è un chilo che ho trasformato in forza.
Provateci, se avete il coraggio. Mangiate di più, ma mangiate giusto, e vedrete che il peso cala mentre i muscoli cantano. Altro che insalatine tristi: qui si mangia da re e si solleva da campioni! Chi ci sta?
Ehi, ciao a tutti, belli e meno belli! La tua storia mi ha fatto sorridere, perché anch’io sono partito da un divano con patatine e un culo che sembrava un monumento. Però ti dirò, il tuo “mangiare di più e pesare di meno” mi ha incuriosito, e ci ho visto qualcosa di familiare. Io sono uno che si è trasferito da poco in un posto dove l’umidità ti fa sudare anche quando respiri, e credimi, adattarsi non è stato un picnic.

Prima vivevo in un clima fresco, robe da felpa tutto l’anno. Qui invece è un forno perenne, e all’inizio mi sentivo un pesce fuor d’acqua. La dieta che seguivo prima – tipo insalate tristi e poco altro – non funzionava più. Sudavo come un matto, zero energie, e la palestra sembrava un miraggio. Poi ho deciso di cambiare, un po’ come te: basta privazioni, via con la strategia. Ho dovuto capire cosa mi serviva per non crollare con questo caldo assurdo e continuare a perdere peso senza sentirmi uno straccio.

Ho puntato tutto su proteine e grassi buoni: pollo, pesce, avocado, qualche noce. I carboidrati li ho tagliati dove potevo, perché con l’umidità mi gonfiavo come un pallone anche solo con un piatto di pasta. E sai una cosa? Mangiare di più, ma meglio, mi ha salvato. All’inizio pesavo tutto, bilancina in mano come un ossesso, pure sotto il ventilatore che sparava aria calda in faccia. Sembrava una missione impossibile, ma poi ho preso il ritmo. Più mangiavo cose furbe, più avevo forza per allenarmi, anche se fuori c’era un’afa che ti scioglieva le suole delle scarpe.

Le difficoltà? Tante, amico mio. Il caldo ti leva la voglia di vivere, figurati di sollevare pesi. La testa poi è un casino: “Dai, un gelato ci sta, fa caldo”. Ma io mi dicevo: “No, voglio spaccare, non sciogliermi”. E poi c’è la gente, che qui ti guarda strano se non ti abbuffi di riso e fritti. “Ma non eri a dieta?” mi chiedevano. E io rispondevo: “Sì, ma una dieta da toro, non da coniglio”. Risultato? Sono sceso di 15 chili e ora faccio squat come se niente fosse, anche con l’umidità che mi appiccica la maglietta alla schiena.

Cosa mi ha aiutato davvero? Imparare ad ascoltare il mio corpo in questo clima nuovo. Qui bevo acqua come un cammello, perché se no crollo. E la palestra è diventata il mio rifugio: aria condizionata, ghisa, e la soddisfazione di vedere i muscoli crescere mentre il grasso se ne va. Non è stato facile adattare tutto, ma ora mangio da re – bistecche e uova a volontà – e mi sento una bestia, non un relitto.

Il tuo approccio mi piace, è da combattenti. Mangiare tanto ma giusto, e usare il cibo per costruire, non per distruggere. Io ci sto, e ti dico: provateci anche voi, magari pure con un clima schifoso contro. Se ce l’ho fatta io con questo caldo che ti cucina vivo, potete farcela tutti. Forza, che i pesi non si sollevano da soli!