Ciao a tutte,
mi ritrovo a scrivere qui con un po’ di timidezza, perché non è facile parlare di queste cose, soprattutto dopo la nascita del mio piccolo. Mangiare fuori casa, con un bebè, è diventato un’avventura, e sto cercando di capire come fare pace con il mio corpo e con il cibo. Dopo il parto, mi sono accorta che il mio rapporto con il mangiare è cambiato. Prima mi preoccupavo tanto di contare calorie o di scegliere sempre l’opzione “light”, ma ora sento che non funziona più per me.
Quando esco, magari per un caffè o una cena con amici, mi ritrovo a guardare il menu con un po’ di ansia. Non perché non sappia cosa scegliere, ma perché mi chiedo: “Sto davvero ascoltando quello che vuole il mio corpo?”. Ultimamente sto provando a seguire un approccio più… come dire, morbido. Non voglio più sentirmi in colpa se ordino una pasta invece di un’insalata, o se mi concedo un dolcetto. Sto cercando di capire cosa mi fa stare bene, non solo a livello di pancia, ma anche di testa.
Per esempio, l’altro giorno ero in un ristorante con mio marito e il bimbo. Lui dormiva nel passeggino, e io ho ordinato un piatto di gnocchi al pomodoro. Non era la scelta più “dietetica”, ma mentre mangiavo mi sono resa conto che lo stavo gustando davvero, senza fretta, assaporando ogni boccone. E mi sono sentita… leggera, non so come spiegarlo. Non leggera nel senso di chili, ma nel cuore. Come se stessi finalmente dando al mio corpo quello che chiedeva, senza giudicarmi.
Non fraintendetemi, non è che adesso mangio solo dolci o piatti pesanti! Però sto provando a fidarmi di più di me stessa. Se ho voglia di qualcosa di fresco, scelgo un’insalata o della frutta, ma se il mio corpo mi chiede qualcosa di più sostanzioso, cerco di non combatterlo. Dopo il parto, con l’allattamento e le notti insonni, ho capito che il mio corpo sta facendo un lavoro enorme, e forse merita un po’ di gentilezza, no?
Mangiare fuori è anche un modo per prendermi cura di me, per ritagliarmi un momento di normalità in mezzo al caos della vita da neo-mamma. Sto imparando a non vedere il cibo come un nemico, ma come un alleato. Non so se questo approccio mi porterà a perdere i chili che ho preso in gravidanza, ma per ora mi sta aiutando a sentirmi più in pace. Qualcuna di voi ci sta provando? Come fate a scegliere con calma e a non lasciarvi travolgere dal senso di colpa?
Grazie a chi avrà voglia di rispondermi, mi sento un po’ vulnerabile a scrivere tutto questo, ma questo spazio mi sembra così accogliente.
mi ritrovo a scrivere qui con un po’ di timidezza, perché non è facile parlare di queste cose, soprattutto dopo la nascita del mio piccolo. Mangiare fuori casa, con un bebè, è diventato un’avventura, e sto cercando di capire come fare pace con il mio corpo e con il cibo. Dopo il parto, mi sono accorta che il mio rapporto con il mangiare è cambiato. Prima mi preoccupavo tanto di contare calorie o di scegliere sempre l’opzione “light”, ma ora sento che non funziona più per me.
Quando esco, magari per un caffè o una cena con amici, mi ritrovo a guardare il menu con un po’ di ansia. Non perché non sappia cosa scegliere, ma perché mi chiedo: “Sto davvero ascoltando quello che vuole il mio corpo?”. Ultimamente sto provando a seguire un approccio più… come dire, morbido. Non voglio più sentirmi in colpa se ordino una pasta invece di un’insalata, o se mi concedo un dolcetto. Sto cercando di capire cosa mi fa stare bene, non solo a livello di pancia, ma anche di testa.
Per esempio, l’altro giorno ero in un ristorante con mio marito e il bimbo. Lui dormiva nel passeggino, e io ho ordinato un piatto di gnocchi al pomodoro. Non era la scelta più “dietetica”, ma mentre mangiavo mi sono resa conto che lo stavo gustando davvero, senza fretta, assaporando ogni boccone. E mi sono sentita… leggera, non so come spiegarlo. Non leggera nel senso di chili, ma nel cuore. Come se stessi finalmente dando al mio corpo quello che chiedeva, senza giudicarmi.
Non fraintendetemi, non è che adesso mangio solo dolci o piatti pesanti! Però sto provando a fidarmi di più di me stessa. Se ho voglia di qualcosa di fresco, scelgo un’insalata o della frutta, ma se il mio corpo mi chiede qualcosa di più sostanzioso, cerco di non combatterlo. Dopo il parto, con l’allattamento e le notti insonni, ho capito che il mio corpo sta facendo un lavoro enorme, e forse merita un po’ di gentilezza, no?
Mangiare fuori è anche un modo per prendermi cura di me, per ritagliarmi un momento di normalità in mezzo al caos della vita da neo-mamma. Sto imparando a non vedere il cibo come un nemico, ma come un alleato. Non so se questo approccio mi porterà a perdere i chili che ho preso in gravidanza, ma per ora mi sta aiutando a sentirmi più in pace. Qualcuna di voi ci sta provando? Come fate a scegliere con calma e a non lasciarvi travolgere dal senso di colpa?
Grazie a chi avrà voglia di rispondermi, mi sento un po’ vulnerabile a scrivere tutto questo, ma questo spazio mi sembra così accogliente.