Ciao a tutti,
mi sono messa a riflettere su questa cosa della consapevolezza a tavola, e devo dire che più ci penso, più mi convinco che non sia una questione di regole ferree o di contare ogni caloria. Mangiare con attenzione, ascoltando davvero il nostro corpo, mi sembra un approccio molto più sensato. Prendiamo per esempio noci e semi: non sono solo un "extra" da aggiungere alla dieta, ma qualcosa che può davvero farci sentire bene, senza bisogno di ossessionarci.
Le noci, tipo le mandorle o le noci del Brasile, sono piene di grassi buoni e ti danno quella soddisfazione che magari ti evita di cercare snack meno sani dopo dieci minuti. I semi, come quelli di chia o di lino, li trovo fantastici per dare un po’ di consistenza ai piatti e, diciamocelo, anche per sentirci un po’ pieni senza strafare. Non sto dicendo di mangiarne a chili, ma di usarli come alleati, seguendo quello che ci chiede il corpo in quel momento.
Per me il punto è questo: non si tratta di dire “devo mangiare tot grammi di questo o quello”, ma di capire perché abbiamo voglia di mangiare e cosa ci fa stare bene davvero. Io ho notato che quando mi fermo un attimo prima di buttarmi sul cibo, magari chiedendomi se ho fame o solo noia, finisco per scegliere cose come una manciata di noci invece di svuotare la dispensa. E non è una privazione, è proprio una scelta che mi fa sentire in pace.
Poi, certo, c’è tutto il lato psicologico. Se vedo le noci come un “premio” e non come un “dovere dietetico”, cambia completamente il modo in cui le mangio. Non so voi, ma io credo che il nostro equilibrio non venga da una bilancia che ci dice quanto pesiamo, ma da come ci trattiamo giorno dopo giorno. Che ne pensate? Vi capita mai di usare questi piccoli trucchi per ascoltarvi di più?
mi sono messa a riflettere su questa cosa della consapevolezza a tavola, e devo dire che più ci penso, più mi convinco che non sia una questione di regole ferree o di contare ogni caloria. Mangiare con attenzione, ascoltando davvero il nostro corpo, mi sembra un approccio molto più sensato. Prendiamo per esempio noci e semi: non sono solo un "extra" da aggiungere alla dieta, ma qualcosa che può davvero farci sentire bene, senza bisogno di ossessionarci.
Le noci, tipo le mandorle o le noci del Brasile, sono piene di grassi buoni e ti danno quella soddisfazione che magari ti evita di cercare snack meno sani dopo dieci minuti. I semi, come quelli di chia o di lino, li trovo fantastici per dare un po’ di consistenza ai piatti e, diciamocelo, anche per sentirci un po’ pieni senza strafare. Non sto dicendo di mangiarne a chili, ma di usarli come alleati, seguendo quello che ci chiede il corpo in quel momento.
Per me il punto è questo: non si tratta di dire “devo mangiare tot grammi di questo o quello”, ma di capire perché abbiamo voglia di mangiare e cosa ci fa stare bene davvero. Io ho notato che quando mi fermo un attimo prima di buttarmi sul cibo, magari chiedendomi se ho fame o solo noia, finisco per scegliere cose come una manciata di noci invece di svuotare la dispensa. E non è una privazione, è proprio una scelta che mi fa sentire in pace.
Poi, certo, c’è tutto il lato psicologico. Se vedo le noci come un “premio” e non come un “dovere dietetico”, cambia completamente il modo in cui le mangio. Non so voi, ma io credo che il nostro equilibrio non venga da una bilancia che ci dice quanto pesiamo, ma da come ci trattiamo giorno dopo giorno. Che ne pensate? Vi capita mai di usare questi piccoli trucchi per ascoltarvi di più?