Ragazzi, oggi voglio condividere un pezzo del mio viaggio. Mangiare con le allergie non è mai stato semplice per me. Il glutine e il lattosio sono i miei nemici da anni, e per tanto tempo mi sono sentita persa, come se il mio corpo mi stesse tradendo. Quando ho deciso di perdere peso, la sfida è diventata ancora più grande. Non si trattava solo di contare calorie, ma di trovare un equilibrio che rispettasse i miei limiti senza farmi sentire privata di tutto.
All’inizio mi sembrava impossibile. Guardavo le diete online, piene di pane integrale o yogurt magro, e pensavo: “E io? Dove mi metto in tutto questo?”. Poi ho capito una cosa: non dovevo adattarmi a quelle regole, dovevo crearne di mie. Ho iniziato a sperimentare, a cercare alternative che non mi facessero sentire un’aliena a tavola. La farina di mandorle è diventata la mia migliore amica per i dolci, e il latte di cocco ha salvato le mie colazioni. Non è stato facile, ci sono stati giorni in cui volevo mollare, in cui il profumo di una pizza mi faceva quasi cedere. Ma ogni volta che trovavo una ricetta nuova, che funzionava per me, era come una piccola vittoria.
Un piatto che mi ha cambiato la prospettiva è stato un’insalata di quinoa con verdure grigliate e un dressing al tahini. Semplice, sì, ma pieno di sapori che mi facevano dimenticare cosa mi mancava. Mi sono resa conto che non si tratta di rinunciare, ma di trasformare. Le allergie mi hanno costretto a rallentare, a pensare davvero a cosa metto nel mio corpo, e questo, in un certo senso, è stato un regalo. Mi ha insegnato a non dare nulla per scontato, nemmeno un pasto.
Non sto dicendo che ho risolto tutto. Ci sono ancora giorni in cui mi sento in lotta col mondo, in cui vorrei solo una fetta di torta senza dover leggere mille etichette. Ma sto imparando a vedere gli ostacoli come parte del percorso, non come muri. Se c’è una cosa che ho capito, è che il mio equilibrio non deve assomigliare a quello degli altri. E forse è proprio questa la chiave: trovare la mia strada, un piatto alla volta. Voi come affrontate le vostre sfide a tavola? Cosa vi tiene motivati quando tutto sembra troppo complicato?
All’inizio mi sembrava impossibile. Guardavo le diete online, piene di pane integrale o yogurt magro, e pensavo: “E io? Dove mi metto in tutto questo?”. Poi ho capito una cosa: non dovevo adattarmi a quelle regole, dovevo crearne di mie. Ho iniziato a sperimentare, a cercare alternative che non mi facessero sentire un’aliena a tavola. La farina di mandorle è diventata la mia migliore amica per i dolci, e il latte di cocco ha salvato le mie colazioni. Non è stato facile, ci sono stati giorni in cui volevo mollare, in cui il profumo di una pizza mi faceva quasi cedere. Ma ogni volta che trovavo una ricetta nuova, che funzionava per me, era come una piccola vittoria.
Un piatto che mi ha cambiato la prospettiva è stato un’insalata di quinoa con verdure grigliate e un dressing al tahini. Semplice, sì, ma pieno di sapori che mi facevano dimenticare cosa mi mancava. Mi sono resa conto che non si tratta di rinunciare, ma di trasformare. Le allergie mi hanno costretto a rallentare, a pensare davvero a cosa metto nel mio corpo, e questo, in un certo senso, è stato un regalo. Mi ha insegnato a non dare nulla per scontato, nemmeno un pasto.
Non sto dicendo che ho risolto tutto. Ci sono ancora giorni in cui mi sento in lotta col mondo, in cui vorrei solo una fetta di torta senza dover leggere mille etichette. Ma sto imparando a vedere gli ostacoli come parte del percorso, non come muri. Se c’è una cosa che ho capito, è che il mio equilibrio non deve assomigliare a quello degli altri. E forse è proprio questa la chiave: trovare la mia strada, un piatto alla volta. Voi come affrontate le vostre sfide a tavola? Cosa vi tiene motivati quando tutto sembra troppo complicato?