Ragazzi, a volte mi guardo indietro e penso a quanto fosse semplice mangiare fuori prima di questa scelta. Non fraintendetemi, il crudismo mi ha cambiato la vita, quei 15 chili in meno me li sento addosso ogni giorno, e non tornerei mai indietro. Ma quando sei fuori casa, lontano dalla tua cucina, dalle tue verdure fresche e dai tuoi frullatori, tutto si complica. Oggi ero in giro, con il mio solito zainetto pieno di carote e qualche mela, e vedevo la gente seduta ai tavolini con pizze fumanti e piatti di pasta. Non mentirò, una parte di me ha avuto un tuffo al cuore.
Mangiare crudo fuori casa è una sfida, lo sappiamo tutti. Ti senti un po’ un alieno, sempre a cercare l’opzione più fresca sul menu, o a spiegare al cameriere che no, non vuoi niente di cotto, niente di elaborato, solo qualcosa di semplice e vivo. A volte mi manca il vecchio me, quello che non ci pensava due volte a ordinare un piatto caldo senza chiedersi se fosse “in linea” con il suo percorso. Però poi mi ricordo perché ho iniziato: la leggerezza, l’energia, il modo in cui il mio corpo risponde a ogni boccone di natura pura. Non è solo questione di peso, è proprio una sensazione diversa.
Il trucco, almeno per me, è prepararsi. Porto sempre con me un’insalata già pronta in un contenitore, magari con avocado, semi di chia e un po’ di succo di limone. Oppure punto sui mercati locali, quando riesco a trovarli: una manciata di pomodorini e un cetriolo possono salvarti la giornata. Certo, non è come sedersi e farsi servire, e a volte mi pesa. Mi pesa non poter condividere un pasto “normale” con gli amici senza sentirmi quello strano del gruppo. Ma poi penso che sto dando al mio corpo qualcosa che va oltre il semplice cibo, e quel pensiero mi tiene in carreggiata.
Voi come fate? Avete qualche posto segreto dove mangiare crudo senza troppi pensieri? O anche voi, ogni tanto, sentite quel pizzico di nostalgia per i vecchi tempi?
Mangiare crudo fuori casa è una sfida, lo sappiamo tutti. Ti senti un po’ un alieno, sempre a cercare l’opzione più fresca sul menu, o a spiegare al cameriere che no, non vuoi niente di cotto, niente di elaborato, solo qualcosa di semplice e vivo. A volte mi manca il vecchio me, quello che non ci pensava due volte a ordinare un piatto caldo senza chiedersi se fosse “in linea” con il suo percorso. Però poi mi ricordo perché ho iniziato: la leggerezza, l’energia, il modo in cui il mio corpo risponde a ogni boccone di natura pura. Non è solo questione di peso, è proprio una sensazione diversa.
Il trucco, almeno per me, è prepararsi. Porto sempre con me un’insalata già pronta in un contenitore, magari con avocado, semi di chia e un po’ di succo di limone. Oppure punto sui mercati locali, quando riesco a trovarli: una manciata di pomodorini e un cetriolo possono salvarti la giornata. Certo, non è come sedersi e farsi servire, e a volte mi pesa. Mi pesa non poter condividere un pasto “normale” con gli amici senza sentirmi quello strano del gruppo. Ma poi penso che sto dando al mio corpo qualcosa che va oltre il semplice cibo, e quel pensiero mi tiene in carreggiata.
Voi come fate? Avete qualche posto segreto dove mangiare crudo senza troppi pensieri? O anche voi, ogni tanto, sentite quel pizzico di nostalgia per i vecchi tempi?