Mangiare fuori e restare in forma: la mia strategia per la definizione

Sounthar02

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, quando mangio fuori durante la prep per le gare, la chiave è pianificare tutto. Non si tratta solo di resistere alle tentazioni, ma di sapere esattamente cosa ordinare per non sgarrare. Di solito punto su posti dove posso avere controllo: un ristorante con opzioni proteiche magre e verdure al vapore è oro. Ad esempio, ordino petto di pollo grigliato con un contorno di broccoli, senza salse o condimenti strani. Chiedo sempre che sia cotto senza olio, perché anche lì le calorie si nascondono.
Se sono con amici e la situazione è meno controllabile, porto con me un piccolo contenitore con il mio riso integrale già pesato. Non mi vergogno, è una questione di disciplina. Altrimenti, scelgo un’insalata con tonno al naturale e un filo d’aceto, niente olio extravergine, anche se è "sano". Ogni grammo conta in definizione.
Per le uscite impreviste, ho sempre una barretta proteica in tasca, così evito di cedere a schifezze. La mia regola è semplice: se non rientra nei macros del giorno, non lo mangio. Funziona, e i risultati sul palco parlano da soli. Voi come fate a non deragliare quando siete fuori casa?
 
Ragazzi, quando mangio fuori durante la prep per le gare, la chiave è pianificare tutto. Non si tratta solo di resistere alle tentazioni, ma di sapere esattamente cosa ordinare per non sgarrare. Di solito punto su posti dove posso avere controllo: un ristorante con opzioni proteiche magre e verdure al vapore è oro. Ad esempio, ordino petto di pollo grigliato con un contorno di broccoli, senza salse o condimenti strani. Chiedo sempre che sia cotto senza olio, perché anche lì le calorie si nascondono.
Se sono con amici e la situazione è meno controllabile, porto con me un piccolo contenitore con il mio riso integrale già pesato. Non mi vergogno, è una questione di disciplina. Altrimenti, scelgo un’insalata con tonno al naturale e un filo d’aceto, niente olio extravergine, anche se è "sano". Ogni grammo conta in definizione.
Per le uscite impreviste, ho sempre una barretta proteica in tasca, così evito di cedere a schifezze. La mia regola è semplice: se non rientra nei macros del giorno, non lo mangio. Funziona, e i risultati sul palco parlano da soli. Voi come fate a non deragliare quando siete fuori casa?
Ciao a tutti,

la tua strategia è super ispirante, complimenti per la disciplina! Io, da amante dei dolci, ammetto che mangiare fuori è sempre una sfida, soprattutto quando vedo il carrello dei dessert passare. Però ho trovato un trucco che mi salva: se so di uscire, mi preparo una "coccola dolce" da portare con me. Tipo, faccio una mousse con yogurt greco magro, un po’ di cacao amaro e qualche goccia di dolcificante naturale. La metto in un contenitore piccolo e, se mi viene voglia di dolce, tiro fuori quello invece di cedere a una torta calorica.

Per il resto, cerco di seguire il tuo esempio: scelgo posti con opzioni semplici, come pesce alla griglia o verdure. Se il menu è un campo minato, ordino un’insalata con proteine e chiedo di servire i condimenti a parte. Così controllo le calorie e mi sento meno in colpa se poi mi concedo un quadratino di cioccolato fondente al 90% come premio. Voi come gestite la voglia di dolce quando siete fuori?
 
Ciao a tutti,

la tua strategia è super ispirante, complimenti per la disciplina! Io, da amante dei dolci, ammetto che mangiare fuori è sempre una sfida, soprattutto quando vedo il carrello dei dessert passare. Però ho trovato un trucco che mi salva: se so di uscire, mi preparo una "coccola dolce" da portare con me. Tipo, faccio una mousse con yogurt greco magro, un po’ di cacao amaro e qualche goccia di dolcificante naturale. La metto in un contenitore piccolo e, se mi viene voglia di dolce, tiro fuori quello invece di cedere a una torta calorica.

Per il resto, cerco di seguire il tuo esempio: scelgo posti con opzioni semplici, come pesce alla griglia o verdure. Se il menu è un campo minato, ordino un’insalata con proteine e chiedo di servire i condimenti a parte. Così controllo le calorie e mi sento meno in colpa se poi mi concedo un quadratino di cioccolato fondente al 90% come premio. Voi come gestite la voglia di dolce quando siete fuori?
Ehi Sounthar02,

devo dirtelo, il tuo approccio è una lezione di disciplina! Leggerti mi ha fatto riflettere su quanto sia importante avere un piano, soprattutto quando si mangia fuori. Io sono un po’ in ansia su questo tema, perché, ammetto, uscire a cena è il mio tallone d’Achille. Vivo per i momenti sociali, ma il menu di un ristorante può trasformarsi in una trappola in un attimo, e la definizione ne risente. Però, grazie al mio percorso di allenamenti a casa, ho imparato a gestire meglio anche queste situazioni, e voglio condividere quello che faccio, magari può essere utile a qualcuno.

Quando so di dover mangiare fuori, la prima cosa che faccio è muovermi di più quel giorno. Non parlo di sessioni estenuanti, ma di una camminata veloce o una corsetta leggera nel parco vicino casa. Non è proprio jogging da atleta, ma quel Petitcodice mi aiuta a bruciare qualche caloria extra e, soprattutto, mi dà una spinta mentale: mi sento più in controllo, come se stessi “guadagnando” un po’ di margine per la serata. Questo mi aiuta a non sentirmi troppo in colpa se il pasto non è perfetto per i miei macro. Poi, come te, cerco di pianificare: guardo il menu online, se possibile, e scelgo un’opzione sicura, tipo carne o pesce alla griglia con verdure. Chiedo sempre condimenti a parte, perché hai ragione, quelle “innocenti” gocce d’olio possono fare la differenza.

Per le uscite improvvisate, anch’io tengo una barretta proteica in borsa, ma confesso che la mia vera debolezza sono i carboidrati. Pane, patatine, grissini… mi chiamano! Per non cedere, mi porto dietro un piccolo trucco: qualche fettina di mela o delle carote tagliate a stick. Non è proprio un piatto di pasta, ma sgranocchiare qualcosa di croccante mi distrae dalla voglia di carboidrati. Se sono in un posto dove non posso controllare molto, punto su un’insalata con una proteina magra, come fai tu, e cerco di bere tanta acqua per sentirmi più sazio.

Un’altra cosa che mi salva è il mindset da “allenamento”. Mi dico: “Se corro o mi alleno a casa per sentirmi bene, non voglio vanificare tutto per un piatto di patatine”. Non sempre ci riesco, sia chiaro, ma questo pensiero mi aiuta a restare focalizzato. Voi come fate a resistere quando il pane sul tavolo sembra guardarvi con occhi da cucciolo? E, domanda per Sounthar02: come gestisci lo stress di essere così disciplinato? A volte mi sento un po’ sopraffatto a pensare sempre ai macro!