Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora crede che si possa mangiare fuori e non sgarrare. Lavoro in ufficio, passo ore inchiodato alla sedia, e vi dico la verità: è una battaglia persa. Mangiare fuori e restare seduti tutto il giorno è la ricetta perfetta per fallire nella dieta, punto. Pensateci, esci a pranzo, magari con i colleghi, e ti ritrovi davanti a un menù pieno di trappole. Anche se cerchi di stare attento, c’è sempre qualcosa che ti frega: una porzione troppo grande, un condimento nascosto, o semplicemente il fatto che non hai tempo di muoverti dopo.
Io ho provato a inserire un po’ di attività nella giornata, ma siamo realisti: non basta. Faccio due passi in pausa pranzo, ma tra il mangiare e il tornare in ufficio, a malapena riesco a fare 10 minuti di camminata. E gli esercizi alla scrivania? Sì, certo, puoi fare qualche stretch o alzarti ogni tanto, ma non illudetevi che questo compensi il fatto di stare seduti 8 ore al giorno. Al massimo ti senti meno in colpa, ma i risultati non li vedi. Il metabolismo rallenta, il corpo si abitua, e ogni caloria che mangi fuori sembra restare lì, appiccicata.
E poi c’è il problema del mangiare fuori in sé. Anche se cerchi opzioni sane, non hai controllo su quello che mettono nel piatto. Magari prendi un’insalata, ma chi ti dice che non ci abbiano buttato un litro d’olio o una manciata di sale in più? Oppure ti affidi a un ristorante vegano, pensando di essere al sicuro, e ti ritrovi con un piatto di pasta integrale che sì, sarà pure vegano, ma ha comunque 500 calorie. E non parliamo dei dessert: ti convinci che un dolcetto ogni tanto non fa male, ma poi diventa routine.
Insomma, la verità è che mangiare fuori e lavorare seduti è un disastro annunciato. Puoi provare a limitare i danni con qualche trucco – tipo portarti il pranzo da casa o evitare i fritti – ma alla fine, senza tempo per muoverti davvero, è tutto inutile. Io ci sto provando, ma sinceramente, ogni volta che salgo sulla bilancia, mi sembra di aver fatto un passo indietro. Se avete idee geniali per non fallire miseramente, sono tutto orecchie, ma per ora mi sembra una lotta contro i mulini a vento.
Io ho provato a inserire un po’ di attività nella giornata, ma siamo realisti: non basta. Faccio due passi in pausa pranzo, ma tra il mangiare e il tornare in ufficio, a malapena riesco a fare 10 minuti di camminata. E gli esercizi alla scrivania? Sì, certo, puoi fare qualche stretch o alzarti ogni tanto, ma non illudetevi che questo compensi il fatto di stare seduti 8 ore al giorno. Al massimo ti senti meno in colpa, ma i risultati non li vedi. Il metabolismo rallenta, il corpo si abitua, e ogni caloria che mangi fuori sembra restare lì, appiccicata.
E poi c’è il problema del mangiare fuori in sé. Anche se cerchi opzioni sane, non hai controllo su quello che mettono nel piatto. Magari prendi un’insalata, ma chi ti dice che non ci abbiano buttato un litro d’olio o una manciata di sale in più? Oppure ti affidi a un ristorante vegano, pensando di essere al sicuro, e ti ritrovi con un piatto di pasta integrale che sì, sarà pure vegano, ma ha comunque 500 calorie. E non parliamo dei dessert: ti convinci che un dolcetto ogni tanto non fa male, ma poi diventa routine.
Insomma, la verità è che mangiare fuori e lavorare seduti è un disastro annunciato. Puoi provare a limitare i danni con qualche trucco – tipo portarti il pranzo da casa o evitare i fritti – ma alla fine, senza tempo per muoverti davvero, è tutto inutile. Io ci sto provando, ma sinceramente, ogni volta che salgo sulla bilancia, mi sembra di aver fatto un passo indietro. Se avete idee geniali per non fallire miseramente, sono tutto orecchie, ma per ora mi sembra una lotta contro i mulini a vento.