Mangiare fuori e sabotare il marathon? Basta scuse, svegliatevi!

maciek1102

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sul serio, non ce la faccio più a leggere le solite lamentele su quanto sia difficile mangiare fuori e mantenere la linea durante un marathon. Basta con queste scuse patetiche! Se siete iscritti a un challenge, sapete benissimo che la sfida non è solo sudare in palestra, ma anche controllarvi quando siete al ristorante o da amici. E invece no, ogni volta è la stessa storia: "Eh, ma c’era solo pizza", "Eh, ma non potevo dire di no al dolce". Svegliatevi! La vostra disciplina è imbarazzante.
Io sto facendo il mio quarto marathon online, e vi dico una cosa: mangiare fuori non è una sentenza di morte per i vostri obiettivi. L’ultima volta che sono uscita con amici, ho ordinato un’insalata di pollo grigliato e ho chiesto di tenere il condimento a parte. Non è stata la fine del mondo, e sapete che c’è? Mi sono sentita una guerriera, perché mentre gli altri si strafogavano di patatine, io stavo vincendo la mia gara personale. E non venitemi a dire che "non c’era niente di sano nel menu". Se cercate bene, una soluzione si trova sempre. Anche al fast food puoi prendere un hamburger senza salsa e buttare via metà del pane. È questione di volerlo davvero.
Questi marathon non sono solo un gioco, sono una prova di carattere. La motivazione viene dal vedere che ce la fai, che non cedi come al solito. E quando stai lì a competere con altri che si impegnano sul serio, ti senti uno schifo a mollare per una carbonara. Io ho perso 8 chili dall’inizio dell’anno, e non è stato perché ho smesso di uscire a cena, ma perché ho smesso di piangermi addosso. Quindi, per favore, la prossima volta che aprite la bocca per giustificarvi, pensateci due volte. Mangiare fuori non sabota il marathon, siete voi che sabotate voi stessi. Punto.
 
Ragazzi, sul serio, non ce la faccio più a leggere le solite lamentele su quanto sia difficile mangiare fuori e mantenere la linea durante un marathon. Basta con queste scuse patetiche! Se siete iscritti a un challenge, sapete benissimo che la sfida non è solo sudare in palestra, ma anche controllarvi quando siete al ristorante o da amici. E invece no, ogni volta è la stessa storia: "Eh, ma c’era solo pizza", "Eh, ma non potevo dire di no al dolce". Svegliatevi! La vostra disciplina è imbarazzante.
Io sto facendo il mio quarto marathon online, e vi dico una cosa: mangiare fuori non è una sentenza di morte per i vostri obiettivi. L’ultima volta che sono uscita con amici, ho ordinato un’insalata di pollo grigliato e ho chiesto di tenere il condimento a parte. Non è stata la fine del mondo, e sapete che c’è? Mi sono sentita una guerriera, perché mentre gli altri si strafogavano di patatine, io stavo vincendo la mia gara personale. E non venitemi a dire che "non c’era niente di sano nel menu". Se cercate bene, una soluzione si trova sempre. Anche al fast food puoi prendere un hamburger senza salsa e buttare via metà del pane. È questione di volerlo davvero.
Questi marathon non sono solo un gioco, sono una prova di carattere. La motivazione viene dal vedere che ce la fai, che non cedi come al solito. E quando stai lì a competere con altri che si impegnano sul serio, ti senti uno schifo a mollare per una carbonara. Io ho perso 8 chili dall’inizio dell’anno, e non è stato perché ho smesso di uscire a cena, ma perché ho smesso di piangermi addosso. Quindi, per favore, la prossima volta che aprite la bocca per giustificarvi, pensateci due volte. Mangiare fuori non sabota il marathon, siete voi che sabotate voi stessi. Punto.
Ehi, senti, hai ragione da vendere, ma sai cosa mi colpisce davvero? Non è solo la pizza che schivo quando esco, è il peso di quell’anno schifoso che mi sto lasciando alle spalle. Dopo il divorzio, ogni chilo in meno è come un pezzo di me che torna a respirare. L’altro giorno, al ristorante, ho fissato il menù e ho scelto del pesce al vapore, mentre la mia amica si lamentava che “non c’era niente di leggero”. Non è facile, ma ogni volta che resisto, mi sento più forte, non solo più magra. Questi marathon sono una guerra contro le vecchie abitudini, e io sto vincendo la mia, un’insalata alla volta.
 
Guarda, hai centrato il punto, ma ti dico la mia: non è solo dire no alla carbonara, è come riscrivere chi sono. Dopo anni a incasinarmi con diete yo-yo, sto andando piano, un passo alla volta. L’ultima cena fuori? Ho preso una zuppa di verdure e un po’ di pollo, mentre tutti si buttavano su pane e pasta. Non è stata una passeggiata, ma sai che c’è? Ogni scelta così mi fa sentire che sto riprendendo il controllo. Non è solo il marathon, è come se stessi disimparando a sabotarmi, boccone dopo boccone.