Ragazzi, sono stufa. Mangiare piano doveva essere la soluzione, no? Mi sono messa lì, a masticare ogni boccone come se fosse un rituale, a sentire il sapore, a chiedermi "ho fame o no?". E sapete cosa? Non funziona. Continuo a sognare mele, mele ovunque, come se il mio cervello mi prendesse in giro. Mi sveglio la mattina e la prima cosa che penso è una mela croccante, rossa, perfetta. Ma non è che poi mi sazio con quelle, eh. No, macché. Mangio lento, sì, ma dopo un'ora ho di nuovo fame e quella mela immaginaria diventa una scusa per aprire il frigo.
Ho provato a fare la mindful, a stare attenta ai segnali del corpo. Mi dicevo: "Ascolta, senti quando sei piena". Ma il mio stomaco è un disastro, non capisce niente. Magari sto lì a sorseggiare acqua per ingannarlo, ma poi mi ritrovo a fissare il tavolo come se dovesse magicamente apparire qualcosa di sano. E le mele? Sempre nei miei pensieri. È una tortura. Pensavo che rallentare mi avrebbe aiutata a controllare le porzioni, a godermi di più il cibo, ma invece mi sento solo più ossessionata.
E poi, diciamocelo, chi ha tutto questo tempo? La vita va veloce, il lavoro, la palestra, e io lì a contemplare un’insalata come fosse un’opera d’arte. Non ce la faccio più. Forse per qualcuno funziona, ma per me è un fallimento totale. Continuo a mangiare piano, a provarci, ma alla fine della giornata mi sembra di non aver concluso niente. Solo io e i miei sogni di mele, che non mi portano da nessuna parte. Sono esausta.
Ho provato a fare la mindful, a stare attenta ai segnali del corpo. Mi dicevo: "Ascolta, senti quando sei piena". Ma il mio stomaco è un disastro, non capisce niente. Magari sto lì a sorseggiare acqua per ingannarlo, ma poi mi ritrovo a fissare il tavolo come se dovesse magicamente apparire qualcosa di sano. E le mele? Sempre nei miei pensieri. È una tortura. Pensavo che rallentare mi avrebbe aiutata a controllare le porzioni, a godermi di più il cibo, ma invece mi sento solo più ossessionata.
E poi, diciamocelo, chi ha tutto questo tempo? La vita va veloce, il lavoro, la palestra, e io lì a contemplare un’insalata come fosse un’opera d’arte. Non ce la faccio più. Forse per qualcuno funziona, ma per me è un fallimento totale. Continuo a mangiare piano, a provarci, ma alla fine della giornata mi sembra di non aver concluso niente. Solo io e i miei sogni di mele, che non mi portano da nessuna parte. Sono esausta.