Mangiare piano per stare bene: sfatiamo i dubbi sull’allenamento cardio!

yacarebaires

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, che bello trovarvi qui! Oggi vorrei chiacchierare un po’ di come il mangiare piano e con attenzione possa fare la differenza, anche quando parliamo di cardio e di bruciare calorie. Spesso si pensa che per stare bene serva solo correre come matti o passare ore sul tapis roulant, ma io ho scoperto che non è proprio così. Da quando ho iniziato a praticare il "mindful eating", mi sono resa conto che il corpo sa dirci un sacco di cose, se solo lo ascoltiamo.
Per esempio, una delle tecniche che uso è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a gustare davvero il cibo e a capire quando sono sazia, senza strafare. Prima mi capitava di finire il piatto in cinque minuti e poi di sentirmi pesante, magari mentre guardavo un video o pensavo ad altro. Ora invece mi prendo il mio tempo, mastico lentamente e mi godo ogni sapore. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma ho anche più energia per il mio allenamento cardio!
Un’altra cosa che faccio è chiedermi: "Ho davvero fame o sto mangiando per abitudine?". Questa domanda mi ha salvato da tante abbuffate inutili, soprattutto dopo una giornata stressante. E quando faccio cardio – che sia una camminata veloce o un po’ di saltelli in salotto – mi sento meno "obbligata" a bruciare calorie a tutti i costi, perché so che sto già dando al mio corpo quello di cui ha bisogno.
Non sto dicendo che il cardio non serva, anzi, lo adoro! Ma credo che combinandolo con un approccio più consapevole al cibo, i risultati siano ancora migliori. Non è una gara a chi finisce prima il piatto o a chi suda di più, ma un modo per stare bene con noi stessi. Qualcuno di voi ha mai provato a mangiare così? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
 
Ehi, che piacere leggerti! Devo dire che il tuo post mi ha proprio colpita, sembra quasi che tu mi abbia letto nel pensiero! Anch’io sto cercando di arrivare al mio obiettivo – nel mio caso, la mia luna di miele tra qualche mese – e quello che scrivi sul mangiare piano mi sta dando un sacco di spunti.

Da quando ho iniziato a prepararmi per il viaggio, mi sono messa in testa di perdere qualche chilo, ma senza stressarmi troppo. All’inizio pensavo anch’io che fosse tutta una questione di cardio: più corro, più brucio, più sto bene. E invece, sorpresa! Ho scoperto che non è solo questione di sudare, ma di come mi approccio al cibo. Ho provato a seguire il tuo consiglio di posare la forchetta tra un boccone e l’altro – all’inizio mi sembrava strano, quasi una perdita di tempo, ma ora capisco cosa intendi. È come se il cibo diventasse un’esperienza, non solo un modo per riempirsi. L’altro giorno, mentre mangiavo un’insalata con del pollo grigliato, mi sono accorta che stavo davvero sentendo i sapori, invece di buttare tutto giù come facevo prima. E sì, mi sento più leggera, proprio come dici tu!

Anch’io mi faccio quella domanda: “Ho fame o è solo la testa che mi sta fregando?”. Ti giuro, mi ha aperto gli occhi. Spesso mi ritrovavo a mangiare un pacco di biscotti solo perché ero nervosa per i preparativi del matrimonio, ma ora sto cercando di fermarmi e respirare. Se proprio mi viene voglia di qualcosa, mi concedo un pezzetto di cioccolato fondente, lo gusto piano piano e mi passa la voglia di esagerare. Poi, con quell’energia in più, mi butto in una camminata veloce o in un po’ di cardio leggero – niente di esagerato, giusto per sentirmi bene.

Il tuo entusiasmo è contagioso, davvero! Mi piace l’idea di non vedere tutto come una gara, ma come un modo per volermi bene. Io sono ancora all’inizio di questo percorso “mindful”, ma sto già notando che non mi sento più in colpa se non faccio un’ora di tapis roulant. Tu come hai fatto a rendere questa abitudine una cosa naturale? E il cardio, lo programmi o lo fai quando ti va? Mi piacerebbe qualche trucco per andare avanti, perché la luna di miele si avvicina e voglio sentirmi al top, ma senza impazzire! Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella dose di motivazione oggi!
 
Ehi, che bello sapere che ti stai trovando bene con il “mangiare piano”! Guarda, per me il vero cambiamento è arrivato con il nuoto: non solo mi ha fatto perdere chili, ma mi ha insegnato a godermi il ritmo, anche fuori dall’acqua. Non è tanto questione di ammazzarsi di cardio, ma di sentire il corpo. Io nuoto 3-4 volte a settimana, niente di assurdo, magari 40 minuti tranquilli, e alterno stili per non annoiarmi. Tu come ti stai organizzando? Buttati in piscina qualche volta, vedrai che leggerezza!
 
Ciao a tutti, che bello trovarvi qui! Oggi vorrei chiacchierare un po’ di come il mangiare piano e con attenzione possa fare la differenza, anche quando parliamo di cardio e di bruciare calorie. Spesso si pensa che per stare bene serva solo correre come matti o passare ore sul tapis roulant, ma io ho scoperto che non è proprio così. Da quando ho iniziato a praticare il "mindful eating", mi sono resa conto che il corpo sa dirci un sacco di cose, se solo lo ascoltiamo.
Per esempio, una delle tecniche che uso è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a gustare davvero il cibo e a capire quando sono sazia, senza strafare. Prima mi capitava di finire il piatto in cinque minuti e poi di sentirmi pesante, magari mentre guardavo un video o pensavo ad altro. Ora invece mi prendo il mio tempo, mastico lentamente e mi godo ogni sapore. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma ho anche più energia per il mio allenamento cardio!
Un’altra cosa che faccio è chiedermi: "Ho davvero fame o sto mangiando per abitudine?". Questa domanda mi ha salvato da tante abbuffate inutili, soprattutto dopo una giornata stressante. E quando faccio cardio – che sia una camminata veloce o un po’ di saltelli in salotto – mi sento meno "obbligata" a bruciare calorie a tutti i costi, perché so che sto già dando al mio corpo quello di cui ha bisogno.
Non sto dicendo che il cardio non serva, anzi, lo adoro! Ma credo che combinandolo con un approccio più consapevole al cibo, i risultati siano ancora migliori. Non è una gara a chi finisce prima il piatto o a chi suda di più, ma un modo per stare bene con noi stessi. Qualcuno di voi ha mai provato a mangiare così? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, che bel post! Hai proprio ragione, mangiare piano e con attenzione può cambiare tutto, anche il modo in cui viviamo il cardio. Io sono una fan sfegatata delle corse all’alba e delle sessioni HIIT che ti lasciano senza fiato, ma da quando ho rallentato a tavola, ho notato che il mio corpo risponde meglio. Prima correvo come una pazza per "smaltire" quello che mangiavo, ma ora è più un piacere che un dovere.

Posare la forchetta tra un boccone e l’altro è un trucco geniale, lo faccio anch’io! Mi aiuta a non ingozzarmi e a sentire davvero quando sono a posto. E poi, hai detto una cosa che mi ha colpita: chiedersi se abbiamo fame o se è solo abitudine. È una domanda che mi ha fatto riflettere un sacco. Spesso dopo una giornata lunga mi buttavo sul cibo senza pensarci, ma ora provo a capire cosa mi serve davvero. Risultato? Mi sento più leggera e pronta a spaccare tutto con una bella playlist e un po’ di salti o una corsa nel parco.

Il cardio per me è una passione: amo il ritmo del respiro che si sincronizza coi passi o la musica che mi spinge a dare di più. Però combinandolo con questo approccio mindful, come lo chiami tu, è tutta un’altra storia. Non è solo questione di bruciare calorie, ma di stare bene dentro e fuori. Qualcuno ha provato a mixare così cibo e allenamento? Raccontatemi, sono curiosa!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “eccomi di nuovo qui”. Mi presento, sono uno di quelli che ce l’ha fatta… per un po’. Qualche anno fa ho perso 15 chili, mi sentivo al top, pieno di energia, come se avessi finalmente preso in mano la mia vita. Mangiavo piano, contavo le calorie, facevo cardio quasi ogni giorno. Poi, non so nemmeno bene come, è iniziato il lento ritorno al punto di partenza. Un dolce qua, un “oggi salto l’allenamento” là, e in un paio d’anni ho ripreso tutto, forse anche qualcosa in più. È una sensazione che ti schiaccia, ti guardi allo specchio e ti chiedi: “Ma come ho fatto a lasciarmi andare così?”

Scrivo questo non per lamentarmi, ma perché magari qualcuno là fuori sta vivendo una fase simile e non si sente solo. Il cardio era la mia passione, mi aiutava a stare bene, a sentirmi leggero. Ma poi la vita si è messa in mezzo: lavoro, stress, serate in cui l’unica cosa che volevo era un piatto di pasta e un bicchiere di vino. Mangiare piano, che all’inizio mi sembrava una conquista, è diventato un ricordo lontano. E sapete qual è la cosa che mi fa più male? Che so esattamente cosa dovrei fare, ma non riesco a trovare la spinta per ricominciare.

Sto provando a rimettermi in carreggiata, però non è facile. Ho scaricato di nuovo un’app per tenere traccia di quello che mangio, ma a volte mi sembra solo un promemoria di quanto sono lontano da dove ero. Qualcuno di voi è passato per questa strada? Come avete fatto a ritrovare la motivazione? Io vorrei tornare a sentirmi bene, a fare quelle lunghe camminate veloci che mi liberavano la mente, ma ogni volta che ci provo mi blocco dopo pochi giorni. Forse ho bisogno di un consiglio, di una parola che mi accenda qualcosa dentro. Grazie a chi avrà voglia di rispondere, e scusate se mi sono dilungato, ma avevo bisogno di buttare fuori tutto questo.
 
Ciao a tutti, che bello trovarvi qui! Oggi vorrei chiacchierare un po’ di come il mangiare piano e con attenzione possa fare la differenza, anche quando parliamo di cardio e di bruciare calorie. Spesso si pensa che per stare bene serva solo correre come matti o passare ore sul tapis roulant, ma io ho scoperto che non è proprio così. Da quando ho iniziato a praticare il "mindful eating", mi sono resa conto che il corpo sa dirci un sacco di cose, se solo lo ascoltiamo.
Per esempio, una delle tecniche che uso è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a gustare davvero il cibo e a capire quando sono sazia, senza strafare. Prima mi capitava di finire il piatto in cinque minuti e poi di sentirmi pesante, magari mentre guardavo un video o pensavo ad altro. Ora invece mi prendo il mio tempo, mastico lentamente e mi godo ogni sapore. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma ho anche più energia per il mio allenamento cardio!
Un’altra cosa che faccio è chiedermi: "Ho davvero fame o sto mangiando per abitudine?". Questa domanda mi ha salvato da tante abbuffate inutili, soprattutto dopo una giornata stressante. E quando faccio cardio – che sia una camminata veloce o un po’ di saltelli in salotto – mi sento meno "obbligata" a bruciare calorie a tutti i costi, perché so che sto già dando al mio corpo quello di cui ha bisogno.
Non sto dicendo che il cardio non serva, anzi, lo adoro! Ma credo che combinandolo con un approccio più consapevole al cibo, i risultati siano ancora migliori. Non è una gara a chi finisce prima il piatto o a chi suda di più, ma un modo per stare bene con noi stessi. Qualcuno di voi ha mai provato a mangiare così? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ciao! Ti capisco benissimo, anch’io corro dietro al mio piccolo tutto il giorno e trovare tempo per me è una lotta. Mangiare piano mi ha aiutato tanto, pure se all’inizio mi sembrava impossibile con lui che piange o vuole attenzione. Posare la forchetta mi dà un attimo di calma, e sì, mi sento meno gonfia dopo. Il cardio lo faccio quando posso, tipo una passeggiata col passeggino, ma è vero: se mangi con testa, non ti senti sempre in colpa per non aver sudato abbastanza. Hai proprio ragione, non è una gara! Io sto provando, ma certe volte cedo ancora alla fretta. Tu come fai a non mollare?
 
Ehi, che piacere leggerti! Mangiare piano è una di quelle cose che sto cercando di fare anch’io, un passo alla volta. Oggi, per esempio, mi sono concentrata sull’acqua: sto provando a bere di più durante la giornata, e già questo mi fa sentire un po’ più leggera. Il tuo trucco di posare la forchetta mi piace, lo proverò domani a pranzo, perché di solito divoro tutto in un lampo e poi mi pento. Sul cardio sono d’accordo, non deve essere una corsa contro il tempo. Io ho iniziato con una camminata veloce ogni tanto, niente di pesante, e mi sento bene lo stesso. Il tuo approccio mi ispira, soprattutto quel chiederti se hai davvero fame. A volte mangio solo perché è l’ora, non perché ne ho bisogno. Tu come hai fatto a rendere il mangiare consapevole una cosa naturale? Io sto andando piano, ma sento che funziona!
 
Ciao! Leggerti mi ha fatto quasi scendere una lacrima, sai? Anche io sto cercando di affrontare questo viaggio del mangiare piano, e ti giuro, non è facile quando hai mille pensieri che ti frullano in testa e una fame che sembra urlare. Io e il mio compagno ci stiamo provando insieme, ed è un po’ come una danza: a volte inciampiamo, a volte troviamo il ritmo. Oggi, per dire, abbiamo deciso di sederci a tavola senza distrazioni, niente telefono, niente TV, solo noi e il piatto. È stato strano all’inizio, quasi un silenzio assordante, ma poi ho iniziato a sentire davvero il sapore del cibo, non solo a ingoiarlo come se fosse un compito da sbrigare.

Il tuo trucco dell’acqua mi ha colpita: anche noi stiamo cercando di bere di più, e il mio compagno mi ha detto che si sente meno gonfio, come se il corpo ringraziasse. Posare la forchetta, invece, è una lotta: lui ci riesce meglio di me, io sono ancora quella che attacca il piatto come se fosse l’ultima cena! Però hai ragione, quel pentimento dopo è un macigno sullo stomaco, e non solo in senso figurato. Sul cardio, pure noi siamo sulla stessa lunghezza d’onda: niente corse folli, solo passeggiate insieme, magari dopo cena, per guardarci negli occhi e dirci “ce la stiamo facendo”. Non è tanto la velocità, ma il fatto di muoverci insieme che mi dà la carica.

Rendere il mangiare consapevole una cosa naturale? Non so se ci sono ancora arrivata. All’inizio io e lui ci facevamo domande tipo “sei sicuro di voler mangiare questo?” o “è fame o solo voglia?”. Sembrava una recita, te lo giuro, ma col tempo è diventato un gioco nostro, una specie di rituale. Lui è bravo a fermarsi e respirare prima di buttarsi sul cibo, io invece sto imparando a contare fino a dieci quando vedo qualcosa di troppo invitante. La vera svolta è stata quando abbiamo iniziato a preparare i pasti insieme: scegliere cosa cucinare, pesare le porzioni, persino ridere se uno dei due sgraffignava un pezzetto di carota. Questo ci ha legato ancora di più, e ora sento che non sto solo perdendo peso, ma sto guadagnando un equilibrio che da sola non avrei mai trovato.

Tu come fai a non cedere quando la giornata va storta? Perché io, senza il mio compagno che mi prende per mano e mi dice “dai, mangiamo piano e respiriamo”, probabilmente avrei già aperto il frigo e addio buoni propositi! È un percorso lento, drammatico a volte, ma con lui accanto sembra meno una guerra e più una specie di avventura.
 
Ciao a tutti, che bello trovarvi qui! Oggi vorrei chiacchierare un po’ di come il mangiare piano e con attenzione possa fare la differenza, anche quando parliamo di cardio e di bruciare calorie. Spesso si pensa che per stare bene serva solo correre come matti o passare ore sul tapis roulant, ma io ho scoperto che non è proprio così. Da quando ho iniziato a praticare il "mindful eating", mi sono resa conto che il corpo sa dirci un sacco di cose, se solo lo ascoltiamo.
Per esempio, una delle tecniche che uso è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a gustare davvero il cibo e a capire quando sono sazia, senza strafare. Prima mi capitava di finire il piatto in cinque minuti e poi di sentirmi pesante, magari mentre guardavo un video o pensavo ad altro. Ora invece mi prendo il mio tempo, mastico lentamente e mi godo ogni sapore. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma ho anche più energia per il mio allenamento cardio!
Un’altra cosa che faccio è chiedermi: "Ho davvero fame o sto mangiando per abitudine?". Questa domanda mi ha salvato da tante abbuffate inutili, soprattutto dopo una giornata stressante. E quando faccio cardio – che sia una camminata veloce o un po’ di saltelli in salotto – mi sento meno "obbligata" a bruciare calorie a tutti i costi, perché so che sto già dando al mio corpo quello di cui ha bisogno.
Non sto dicendo che il cardio non serva, anzi, lo adoro! Ma credo che combinandolo con un approccio più consapevole al cibo, i risultati siano ancora migliori. Non è una gara a chi finisce prima il piatto o a chi suda di più, ma un modo per stare bene con noi stessi. Qualcuno di voi ha mai provato a mangiare così? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, interessante quello che dici sul mangiare piano! Io però sono Team Low-Carb tutta la vita, tipo Atkins e un po’ di paleo. Mangiare con attenzione va bene, ma per me il vero game changer è tagliare i carboidrati e puntare su proteine e grassi sani. Da quando lo faccio, ho una fame più controllata e un’energia pazzesca per i miei workout, anche senza strafare col cardio. Tipo, una sessione di yoga dinamico o esercizi a corpo libero mi dà una carica che dura tutto il giorno. Certo, il cardio aiuta, ma se il corpo è già in modalità brucia-grassi con una dieta low-carb, non serve ammazzarsi di corsa. Tu che ne pensi, hai mai provato a ridurre i carboidrati?
 
Ciao a tutti, che bello trovarvi qui! Oggi vorrei chiacchierare un po’ di come il mangiare piano e con attenzione possa fare la differenza, anche quando parliamo di cardio e di bruciare calorie. Spesso si pensa che per stare bene serva solo correre come matti o passare ore sul tapis roulant, ma io ho scoperto che non è proprio così. Da quando ho iniziato a praticare il "mindful eating", mi sono resa conto che il corpo sa dirci un sacco di cose, se solo lo ascoltiamo.
Per esempio, una delle tecniche che uso è quella di posare la forchetta tra un boccone e l’altro. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a gustare davvero il cibo e a capire quando sono sazia, senza strafare. Prima mi capitava di finire il piatto in cinque minuti e poi di sentirmi pesante, magari mentre guardavo un video o pensavo ad altro. Ora invece mi prendo il mio tempo, mastico lentamente e mi godo ogni sapore. E sapete una cosa? Non solo mi sento più leggera, ma ho anche più energia per il mio allenamento cardio!
Un’altra cosa che faccio è chiedermi: "Ho davvero fame o sto mangiando per abitudine?". Questa domanda mi ha salvato da tante abbuffate inutili, soprattutto dopo una giornata stressante. E quando faccio cardio – che sia una camminata veloce o un po’ di saltelli in salotto – mi sento meno "obbligata" a bruciare calorie a tutti i costi, perché so che sto già dando al mio corpo quello di cui ha bisogno.
Non sto dicendo che il cardio non serva, anzi, lo adoro! Ma credo che combinandolo con un approccio più consapevole al cibo, i risultati siano ancora migliori. Non è una gara a chi finisce prima il piatto o a chi suda di più, ma un modo per stare bene con noi stessi. Qualcuno di voi ha mai provato a mangiare così? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ciao! La tua riflessione sul mangiare piano mi ha davvero colpito. Sto preparando il mio matrimonio e, tra lo stress e la voglia di essere al top, ho iniziato anch’io a provare il mindful eating. Posare la forchetta e ascoltare il corpo mi sta aiutando tantissimo a non esagerare a tavola. Non solo mi sento più leggera, ma riesco anche a godermi di più i miei allenamenti, come le camminate veloci che faccio tre volte a settimana. Hai ragione, non è solo questione di bruciare calorie, ma di trovare un equilibrio. Continuo così e vi aggiorno! Qualcun altro sta provando questo approccio?