Ehi, ciao a tutti, o forse no, magari solo un "salve" veloce mentre corro tra un volo e l’altro! Sono appena atterrato dopo un viaggio di lavoro e, vi giuro, mantenere il peso quando sei sempre in giro è una sfida che mi fa sudare più di una corsa in salita. Però, sapete che vi dico? Si può fare, e pure bene! Oggi vi racconto un po’ dei miei trucchetti da viaggiatore incallito per non lasciarmi andare tra aeroporti, hotel e ristoranti random.
Prima cosa: il cibo. Io ormai ho un radar per le opzioni sane. Se sono in un posto nuovo, cerco subito un mercato locale o un supermercato. Frutta fresca, noci, yogurt senza troppi zuccheri: questi sono i miei alleati. Se mangio fuori, punto su insalate con proteine – tipo pollo o pesce – e dico no alle salse pesanti. In aereo? Porto sempre uno snack da casa, perché quelle schifezze a 10mila metri non le tocco neanche con un bastone. L’altro giorno, in un bar di una stazione, ho trovato una bowl di quinoa con verdure grigliate: una vittoria!
Poi c’è il movimento, e qui viene il bello. Negli hotel, anche quelli più basic, c’è sempre un modo per far battere il cuore. La palestra è piccola? Pace, faccio circuiti veloci in camera: squat, plank, flessioni. Se sono in mezzo alla natura, una camminata veloce o una corsa leggera tra i sentieri è il mio reset. Una volta, in un paesino sperduto, ho usato una panchina per fare step-up mentre guardavo il tramonto – sembrava una scena da film! E quando proprio non c’è spazio, mi invento qualcosa: saltelli, affondi, qualsiasi cosa per non stare fermo.
Il segreto è non pensarci troppo: fai quello che puoi, dove puoi. Non serve strafare, ma muoversi un po’ e mangiare con la testa fa la differenza. Voi che fate quando siete in viaggio? Dai, sparate i vostri consigli, che il prossimo check-in è dietro l’angolo!
Prima cosa: il cibo. Io ormai ho un radar per le opzioni sane. Se sono in un posto nuovo, cerco subito un mercato locale o un supermercato. Frutta fresca, noci, yogurt senza troppi zuccheri: questi sono i miei alleati. Se mangio fuori, punto su insalate con proteine – tipo pollo o pesce – e dico no alle salse pesanti. In aereo? Porto sempre uno snack da casa, perché quelle schifezze a 10mila metri non le tocco neanche con un bastone. L’altro giorno, in un bar di una stazione, ho trovato una bowl di quinoa con verdure grigliate: una vittoria!
Poi c’è il movimento, e qui viene il bello. Negli hotel, anche quelli più basic, c’è sempre un modo per far battere il cuore. La palestra è piccola? Pace, faccio circuiti veloci in camera: squat, plank, flessioni. Se sono in mezzo alla natura, una camminata veloce o una corsa leggera tra i sentieri è il mio reset. Una volta, in un paesino sperduto, ho usato una panchina per fare step-up mentre guardavo il tramonto – sembrava una scena da film! E quando proprio non c’è spazio, mi invento qualcosa: saltelli, affondi, qualsiasi cosa per non stare fermo.
Il segreto è non pensarci troppo: fai quello che puoi, dove puoi. Non serve strafare, ma muoversi un po’ e mangiare con la testa fa la differenza. Voi che fate quando siete in viaggio? Dai, sparate i vostri consigli, che il prossimo check-in è dietro l’angolo!