Ragazzi, qui si corre e si mangia strano, ve lo dico!
Io sono in fissa con la maratona, e per volare leggero sto rivoluzionando i miei piatti. Obiettivo? Gambe scattanti e pancia che non balla mentre passo il traguardo! 
Allora, vi spiego il mio piano pasti, che è un po’ assurdo ma funziona. Colazione? Via di avena, ma non la solita pappetta triste: ci butto dentro un cucchiaino di burro d’arachidi e qualche fettina di banana. Energia lenta, niente crolli mentre mi alleno. Poi, a metà mattina, un pugno di mandorle – sì, le conto proprio, sembro un matto!
Pranzo è dove divento creativo. Pollo grigliato, ma con un’insalata di quinoa e verdure che sembra un arcobaleno. Non so voi, ma io se mangio colori mi sento più veloce. Dressing? Solo limone e un filo d’olio, che la bilancia non perdona. Pomeriggio, prima di correre, uno yogurt greco con un goccio di miele. Leggero ma dà la carica giusta.
Cena invece è un mistero anche per me. Di solito pesce – tipo salmone o merluzzo – con una montagna di broccoli. Oppure, se sono stanco morto, faccio una frittata con due uova e spinaci. Niente carboidrati pesanti la sera, sennò mi sento un sasso il giorno dopo. E acqua, tanta acqua, che sembro un cammello in preparazione!
Ogni tanto sgarro, eh. La pizza del sabato non me la toglie nessuno, ma poi corro il doppio per smaltirla.
Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere troppo? O magari un piano simile per sport? Dai, sparate idee, che sto ancora imparando a mangiare da maratoneta senza morire di noia! 


Allora, vi spiego il mio piano pasti, che è un po’ assurdo ma funziona. Colazione? Via di avena, ma non la solita pappetta triste: ci butto dentro un cucchiaino di burro d’arachidi e qualche fettina di banana. Energia lenta, niente crolli mentre mi alleno. Poi, a metà mattina, un pugno di mandorle – sì, le conto proprio, sembro un matto!

Pranzo è dove divento creativo. Pollo grigliato, ma con un’insalata di quinoa e verdure che sembra un arcobaleno. Non so voi, ma io se mangio colori mi sento più veloce. Dressing? Solo limone e un filo d’olio, che la bilancia non perdona. Pomeriggio, prima di correre, uno yogurt greco con un goccio di miele. Leggero ma dà la carica giusta.

Cena invece è un mistero anche per me. Di solito pesce – tipo salmone o merluzzo – con una montagna di broccoli. Oppure, se sono stanco morto, faccio una frittata con due uova e spinaci. Niente carboidrati pesanti la sera, sennò mi sento un sasso il giorno dopo. E acqua, tanta acqua, che sembro un cammello in preparazione!

Ogni tanto sgarro, eh. La pizza del sabato non me la toglie nessuno, ma poi corro il doppio per smaltirla.

