Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qui oggi. Sono quello fissato con il nuoto, sì, proprio io, quello che ha perso chili e chili grazie alla piscina e che non smette mai di decantare quanto sia fantastico galleggiare e sentirsi leggeri. Beh, sapete una cosa? Non funziona più. Nuoto, nuoto e nuoto ancora, ma la bilancia non si muove. Zero. Nada. Sono fermo, incastrato in questo corpo che non vuole più saperne di cambiare.
Ho provato di tutto: bracciate più intense, sessioni più lunghe, persino quelle giornate in cui mi sveglio all’alba e mi tuffo nell’acqua gelida con la speranza che il freddo mi faccia bruciare qualcosa in più. Ma niente, è come se il mio corpo avesse deciso di prendersi una pausa senza chiedermi il permesso. Le articolazioni? Sì, ok, stanno bene, il nuoto è gentile con loro, ma a che serve se poi mi guardo allo specchio e vedo sempre la stessa versione di me? Mi dicevo “pazienza, continua, i risultati arriveranno”, ma sto iniziando a pensare che forse mi sbagliavo.
Le mie giornate in piscina ormai sembrano una routine infinita: 50 vasche a stile libero, poi qualche lunghezza a rana per rilassarmi, un po’ di lavoro sulle gambe con la tavoletta... e per cosa? Per tornare a casa stanco, affamato, e con lo stesso peso di sempre. Mi ero convinto che l’acqua fosse magica, che muovermi dentro quel silenzio liquido avrebbe sistemato tutto. E all’inizio era così, sapete? I chili scendevano, i vestiti mi stavano meglio, mi sentivo quasi invincibile. Ora invece mi sento solo un pesce che gira in tondo in una vasca troppo piccola.
Non so, forse sto sbagliando qualcosa. Forse nuotare non è più abbastanza, o forse sono io che non ho più la forza di crederci. Mi manca quella spinta, quella sensazione di “ce la posso fare” che mi faceva alzare dal letto con il sorriso. Ora mi chiedo: e se fosse tutto inutile? Se tutto questo splashing e schizzi non mi portassero da nessuna parte? Magari è il momento di arrendermi e basta, o forse no, non lo so. Voi che dite? Qualcuno è mai uscito da questa palude? Perché io, sinceramente, sto affondando.
Ho provato di tutto: bracciate più intense, sessioni più lunghe, persino quelle giornate in cui mi sveglio all’alba e mi tuffo nell’acqua gelida con la speranza che il freddo mi faccia bruciare qualcosa in più. Ma niente, è come se il mio corpo avesse deciso di prendersi una pausa senza chiedermi il permesso. Le articolazioni? Sì, ok, stanno bene, il nuoto è gentile con loro, ma a che serve se poi mi guardo allo specchio e vedo sempre la stessa versione di me? Mi dicevo “pazienza, continua, i risultati arriveranno”, ma sto iniziando a pensare che forse mi sbagliavo.
Le mie giornate in piscina ormai sembrano una routine infinita: 50 vasche a stile libero, poi qualche lunghezza a rana per rilassarmi, un po’ di lavoro sulle gambe con la tavoletta... e per cosa? Per tornare a casa stanco, affamato, e con lo stesso peso di sempre. Mi ero convinto che l’acqua fosse magica, che muovermi dentro quel silenzio liquido avrebbe sistemato tutto. E all’inizio era così, sapete? I chili scendevano, i vestiti mi stavano meglio, mi sentivo quasi invincibile. Ora invece mi sento solo un pesce che gira in tondo in una vasca troppo piccola.
Non so, forse sto sbagliando qualcosa. Forse nuotare non è più abbastanza, o forse sono io che non ho più la forza di crederci. Mi manca quella spinta, quella sensazione di “ce la posso fare” che mi faceva alzare dal letto con il sorriso. Ora mi chiedo: e se fosse tutto inutile? Se tutto questo splashing e schizzi non mi portassero da nessuna parte? Magari è il momento di arrendermi e basta, o forse no, non lo so. Voi che dite? Qualcuno è mai uscito da questa palude? Perché io, sinceramente, sto affondando.