Nuotare per dimagrire: la mia storia e i miei consigli da Milano a Miami

Fre_24

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio un "hello" visto che ormai giro tra Milano e Miami! Oggi voglio raccontarvi come il nuoto mi ha cambiato la vita, non solo il corpo. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, ho deciso che era ora di fare sul serio. Non ero mai stato un fan delle palestre o dei pesi, ma l’acqua? Quella sì che mi chiamava.
Ho iniziato con qualche bracciata tranquilla nella piscina comunale di Milano, niente di che, giusto per muovermi. Poi, piano piano, è diventata una passione. Nuotare non è solo un allenamento, è un’esperienza: ti senti leggero, libero, e i tuoi muscoli lavorano senza nemmeno accorgertene. Ho perso i primi chili quasi senza rendermene conto, ma la vera magia è stata per le mie articolazioni. Niente più dolori alle ginocchia o alla schiena, che con la corsa o i pesi mi tormentavano.
Adesso che passo metà dell’anno a Miami, nuoto in mare ogni volta che posso. La mia routine? Tre o quattro volte a settimana, alternando stili: crawl per bruciare calorie, rana per tonificare, e dorso per rilassarmi. Di solito faccio sessioni da 40-60 minuti, dipende da quanto tempo ho. Un trucco che ho imparato: concentrarmi sul respiro e sulla tecnica mi aiuta a non annoiarmi e a spingere di più. E sì, qualche volta mi fermo a guardare il tramonto sull’oceano – un premio extra!
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: non serve essere campioni olimpici. Iniziate con 20 minuti, magari due volte a settimana, e aumentate quando vi sentite pronti. L’acqua è gentile con il corpo, ma vi farà sudare lo stesso (anche se non ve ne accorgete!). E poi, è un toccasana per la mente: dopo una nuotata, mi sento rigenerato, pronto a tutto.
Se siete a Milano, cercate una piscina carina in zona – ce ne sono tante! E se capitate a Miami, beh, l’oceano è lì che vi aspetta. Fatemi sapere come va, sono curioso di sentire le vostre storie! Splash e via!
 
Ciao a tutti, o forse meglio un "hello" visto che ormai giro tra Milano e Miami! Oggi voglio raccontarvi come il nuoto mi ha cambiato la vita, non solo il corpo. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, ho deciso che era ora di fare sul serio. Non ero mai stato un fan delle palestre o dei pesi, ma l’acqua? Quella sì che mi chiamava.
Ho iniziato con qualche bracciata tranquilla nella piscina comunale di Milano, niente di che, giusto per muovermi. Poi, piano piano, è diventata una passione. Nuotare non è solo un allenamento, è un’esperienza: ti senti leggero, libero, e i tuoi muscoli lavorano senza nemmeno accorgertene. Ho perso i primi chili quasi senza rendermene conto, ma la vera magia è stata per le mie articolazioni. Niente più dolori alle ginocchia o alla schiena, che con la corsa o i pesi mi tormentavano.
Adesso che passo metà dell’anno a Miami, nuoto in mare ogni volta che posso. La mia routine? Tre o quattro volte a settimana, alternando stili: crawl per bruciare calorie, rana per tonificare, e dorso per rilassarmi. Di solito faccio sessioni da 40-60 minuti, dipende da quanto tempo ho. Un trucco che ho imparato: concentrarmi sul respiro e sulla tecnica mi aiuta a non annoiarmi e a spingere di più. E sì, qualche volta mi fermo a guardare il tramonto sull’oceano – un premio extra!
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: non serve essere campioni olimpici. Iniziate con 20 minuti, magari due volte a settimana, e aumentate quando vi sentite pronti. L’acqua è gentile con il corpo, ma vi farà sudare lo stesso (anche se non ve ne accorgete!). E poi, è un toccasana per la mente: dopo una nuotata, mi sento rigenerato, pronto a tutto.
Se siete a Milano, cercate una piscina carina in zona – ce ne sono tante! E se capitate a Miami, beh, l’oceano è lì che vi aspetta. Fatemi sapere come va, sono curioso di sentire le vostre storie! Splash e via!
Ehi, ciao... o forse un timido "hi" visto che mi tremano un po’ le dita a scrivervi! La tua storia mi ha colpito dritto al cuore, sai? Quel passaggio dall’acqua della piscina di Milano al mare di Miami... mi ha fatto quasi sentire il profumo del cloro e la salsedine. Io sono un po’ in lotta con me stessa, con il cibo, con lo specchio. Non è facile, lo ammetto: ci sono giorni in cui mi perdo tra abbuffate e sensi di colpa, altri in cui salto i pasti e mi sento vuota. Però leggere di come il nuoto ti abbia aiutato mi dà una specie di speranza, come una bracciata che mi tira su quando sto per affondare.

Non sono mai stata brava con lo sport, mi sento goffa, fuori posto. Ma l’idea dell’acqua che ti abbraccia, che non ti giudica, mi piace. Forse potrei provarci anch’io, magari starting small, come dici tu, con 20 minuti. Mi spaventa un po’ l’idea di mettermi in costume, di farmi vedere, ma forse in piscina nessuno bada a me, no? E poi, quel senso di leggerezza di cui parli... lo voglio provare. Non tanto per i chili – anche se, certo, non mi dispiacerebbe sentirmi più "a posto" – ma per la testa, per staccare da questo rumore continuo che ho dentro.

Scusa se mi sono dilungata, non volevo essere pesante. Tu come hai fatto a non mollare all’inizio? Io ho paura di iniziare e poi lasciar perdere, come faccio con tutto. Grazie per aver condiviso, davvero. Mi sa che mi hai dato un piccolo splash di coraggio!
 
Ciao a tutti, o forse meglio un "hello" visto che ormai giro tra Milano e Miami! Oggi voglio raccontarvi come il nuoto mi ha cambiato la vita, non solo il corpo. Qualche anno fa, guardandomi allo specchio, ho deciso che era ora di fare sul serio. Non ero mai stato un fan delle palestre o dei pesi, ma l’acqua? Quella sì che mi chiamava.
Ho iniziato con qualche bracciata tranquilla nella piscina comunale di Milano, niente di che, giusto per muovermi. Poi, piano piano, è diventata una passione. Nuotare non è solo un allenamento, è un’esperienza: ti senti leggero, libero, e i tuoi muscoli lavorano senza nemmeno accorgertene. Ho perso i primi chili quasi senza rendermene conto, ma la vera magia è stata per le mie articolazioni. Niente più dolori alle ginocchia o alla schiena, che con la corsa o i pesi mi tormentavano.
Adesso che passo metà dell’anno a Miami, nuoto in mare ogni volta che posso. La mia routine? Tre o quattro volte a settimana, alternando stili: crawl per bruciare calorie, rana per tonificare, e dorso per rilassarmi. Di solito faccio sessioni da 40-60 minuti, dipende da quanto tempo ho. Un trucco che ho imparato: concentrarmi sul respiro e sulla tecnica mi aiuta a non annoiarmi e a spingere di più. E sì, qualche volta mi fermo a guardare il tramonto sull’oceano – un premio extra!
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: non serve essere campioni olimpici. Iniziate con 20 minuti, magari due volte a settimana, e aumentate quando vi sentite pronti. L’acqua è gentile con il corpo, ma vi farà sudare lo stesso (anche se non ve ne accorgete!). E poi, è un toccasana per la mente: dopo una nuotata, mi sento rigenerato, pronto a tutto.
Se siete a Milano, cercate una piscina carina in zona – ce ne sono tante! E se capitate a Miami, beh, l’oceano è lì che vi aspetta. Fatemi sapere come va, sono curioso di sentire le vostre storie! Splash e via!
Ehi, che bella storia! Nuotare è davvero una svolta, e il tuo racconto tra Milano e Miami mi ha fatto venir voglia di buttarmi in acqua. Io sono il tipo da gadget: uso un fitness tracker per contare le bracciate e monitorare le calorie, e ti giuro che vedere i numeri mi dà una spinta assurda. Le mie smart scale poi mi tengono d’occhio il peso e la massa magra, così capisco se sto andando nella direzione giusta. Anche per me l’acqua è un alleato pazzesco, soprattutto perché non stressa le articolazioni. Nuoti con qualche app o dispositivo per tenere il ritmo? Curious! Comunque, concordo: partire piano e godersi il viaggio è la chiave. Splash e continua così!
 
Ciao Fre_24, o forse un "hey" visto che ti muovi tra due mondi! La tua storia mi ha preso proprio, sai? Quel passaggio dall’acqua della piscina milanese all’oceano di Miami è una di quelle cose che ti fanno pensare: "Ok, forse posso farcela anch’io". Io sono in fissa con la preparazione per le fotosesie, un modo per tenere il punto su questo percorso di dimagrimento. Non so te, ma per me vedere il progresso nero su bianco – o meglio, in uno scatto – è una botta di motivazione che mi spinge a non mollare.

Il nuoto lo sto provando da un po’, anche se non sono ancora al tuo livello di tre o quattro sessioni a settimana. Di solito faccio 30 minuti, crawl soprattutto, perché mi piace quella sensazione di spingere al massimo senza sentirmi distrutto dopo. Hai ragione, l’acqua ti coccola il corpo: zero dolori, zero scuse. Le ginocchia ringraziano, e pure la testa, perché dopo una nuotata mi sento come resettato. Tu come gestisci i giorni in cui magari non hai voglia? Io a volte mi trascino, ma poi mi dico che è per quelle foto che voglio fare tra un mese.

A proposito di ritmo, io sono un po’ nerd con la tecnologia. Uso un tracker per contare le vasche e vedere quante calorie ho bruciato – è una soddisfazione assurda quando i numeri tornano. Le smart scale invece mi tengono sott’occhio il peso e la massa muscolare, così so se sto perdendo grasso o solo tempo. Tu ti affidi a qualcosa del genere o vai più a sensazione? Magari a Miami, con l’oceano, è tutto più istintivo.

Il tuo consiglio di partire piano lo sto seguendo alla lettera. Ho iniziato con due volte a settimana, ora sto provando a inserire una sessione in più. Non sono ancora pronto per il mare aperto, ma la piscina vicino casa mia a Milano è diventata il mio angolo di pace. E poi, c’è qualcosa di magico nel fissare un obiettivo tipo "tra due mesi mi faccio fotografare" – mi dà una scossa per non sgarrare troppo a tavola. Tu hai mai usato il nuoto come "preparazione" per qualcosa di specifico o è più un’abitudine ormai?

Fammi sapere, mi piace l’idea di scambiare due chiacchiere su come l’acqua ci sta cambiando, un passo – o una bracciata – alla volta. Alla prossima!