Nuoto e cene leggere: il mio segreto per dimagrire splash dopo splash!

rrphoto

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi devo raccontare com’è andata per me con il nuoto. Non sono mai stato uno da palestra, sudare su un tapis roulant mi sembrava una tortura. Poi un giorno, quasi per caso, ho provato a buttarmi in piscina. Non dico che è stato amore a prima bracciata, ma quasi! All’inizio arrancavo come un pesce fuor d’acqua, ma piano piano ho preso il ritmo. Ora è la mia passione e, guarda un po’, mi ha pure fatto perdere quei chili che mi portavo dietro da anni.
Io di solito nuoto tre volte a settimana, niente di estremo. Faccio un po’ di stile libero per scaldarmi, poi passo al dorso che mi rilassa un sacco, e finisco con qualche vasca a rana per lavorare sulle gambe. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace cambiare e non annoiarmi. Ogni sessione dura circa un’oretta, a volte anche meno se sono stanco. La cosa bella? Non sento mai quel dolore alle ginocchia che avevo quando provavo a correre. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e i miei poveri arti ringraziano.
E poi c’è la storia delle cene leggere. Non sono uno che si ammazza di dieta, ma ho notato che se mangio pesante prima di dormire, il giorno dopo mi sento un sasso. Da quando nuoto, ho preso l’abitudine di tenere il pasto serale semplice: una zuppa, un’insalata con del pesce o magari un po’ di verdure grigliate. Niente robe elaborate o piene di salse. Non è una regola ferrea, ma mi aiuta a sentirmi più leggero quando mi tuffo in piscina. E vi giuro, splash dopo splash, i risultati si vedono. La bilancia scende senza che me ne accorga troppo.
Il nuoto per me è un gioco, non una fatica. Ti muovi, bruci calorie, ma non ti senti mai distrutto. E poi c’è quel momento dopo, quando esci dall’acqua e ti senti come nuovo. Se qualcuno di voi sta pensando di provarci, fatelo senza pensarci troppo. Non serve essere campioni, basta buttarsi e godersela. Magari ci vediamo in corsia uno di questi giorni!
 
Ehi, che bella storia la tua! Il nuoto sembra proprio averti conquistato, e quel mix di movimento in acqua e cene leggere è una combo che ispira un sacco. Mi piace come hai trasformato un’attività in un momento di piacere, senza stress, e volevo approfittarne per lanciare un’idea a tutti voi del forum, visto che il tuo post mi ha fatto venire voglia di organizzare qualcosa di collettivo.

Che ne dite di un challenge di un mese ispirato al nuoto e a un’alimentazione che ci faccia sentire leggeri, magari con un occhio di riguardo per chi, come me, deve tenere sotto controllo la pressione? Non parlo di diete restrittive, ma di un approccio semplice e sostenibile, proprio come fai tu con le tue cene. L’idea è questa: chi vuole partecipare si impegna a fare almeno due sessioni di nuoto a settimana (o un’altra attività in acqua, tipo acquagym, se non amate le vasche). Non serve essere dei professionisti, basta muoversi e divertirsi, proprio come hai descritto tu. Per chi non può nuotare, va bene anche una camminata veloce o un’attività leggera, l’importante è essere costanti.

Sul fronte cibo, propongo di concentrarci su cene che aiutino il corpo a stare bene, pensando anche a chi ha la pressione un po’ alta. Per esempio, potremmo puntare su piatti con poco sale, ricchi di verdure, pesce o legumi, e magari evitare cibi troppo pesanti o processati la sera. Un’idea potrebbe essere condividere ogni settimana una ricetta semplice che ci è piaciuta, tipo una zuppa di verdure o un’insalata colorata con un filo d’olio extravergine. Io, per esempio, ultimamente sono fissato con una crema di zucchine e patate, che è super leggera ma sazia senza appesantire.

Per tenere traccia dei progressi, potremmo creare un gruppetto qui sul forum dove ognuno scrive com’è andata la settimana: quante volte ha nuotato (o si è mosso), come si è trovato con le cene leggere e magari come si sente in generale. Non è una gara, sia chiaro, ma un modo per motivarci a vicenda. Magari qualcuno scopre, come te, che l’acqua è un alleato pazzesco per sentirsi bene e perdere qualche chilo senza nemmeno accorgersene.

Tu che ne pensi, ti uniresti a un challenge così? E voi altri, chi ci sta? Raccontate se nuotate già o se vi piacerebbe provare, e magari condividete qualche trucco per cene leggere che non facciano rimpiangere una lasagna. Io sono tutto orecchie, pronto a tuffarmi in questa avventura con voi!
 
Ehi, che bella storia la tua! Il nuoto sembra proprio averti conquistato, e quel mix di movimento in acqua e cene leggere è una combo che ispira un sacco. Mi piace come hai trasformato un’attività in un momento di piacere, senza stress, e volevo approfittarne per lanciare un’idea a tutti voi del forum, visto che il tuo post mi ha fatto venire voglia di organizzare qualcosa di collettivo.

Che ne dite di un challenge di un mese ispirato al nuoto e a un’alimentazione che ci faccia sentire leggeri, magari con un occhio di riguardo per chi, come me, deve tenere sotto controllo la pressione? Non parlo di diete restrittive, ma di un approccio semplice e sostenibile, proprio come fai tu con le tue cene. L’idea è questa: chi vuole partecipare si impegna a fare almeno due sessioni di nuoto a settimana (o un’altra attività in acqua, tipo acquagym, se non amate le vasche). Non serve essere dei professionisti, basta muoversi e divertirsi, proprio come hai descritto tu. Per chi non può nuotare, va bene anche una camminata veloce o un’attività leggera, l’importante è essere costanti.

Sul fronte cibo, propongo di concentrarci su cene che aiutino il corpo a stare bene, pensando anche a chi ha la pressione un po’ alta. Per esempio, potremmo puntare su piatti con poco sale, ricchi di verdure, pesce o legumi, e magari evitare cibi troppo pesanti o processati la sera. Un’idea potrebbe essere condividere ogni settimana una ricetta semplice che ci è piaciuta, tipo una zuppa di verdure o un’insalata colorata con un filo d’olio extravergine. Io, per esempio, ultimamente sono fissato con una crema di zucchine e patate, che è super leggera ma sazia senza appesantire.

Per tenere traccia dei progressi, potremmo creare un gruppetto qui sul forum dove ognuno scrive com’è andata la settimana: quante volte ha nuotato (o si è mosso), come si è trovato con le cene leggere e magari come si sente in generale. Non è una gara, sia chiaro, ma un modo per motivarci a vicenda. Magari qualcuno scopre, come te, che l’acqua è un alleato pazzesco per sentirsi bene e perdere qualche chilo senza nemmeno accorgersene.

Tu che ne pensi, ti uniresti a un challenge così? E voi altri, chi ci sta? Raccontate se nuotate già o se vi piacerebbe provare, e magari condividete qualche trucco per cene leggere che non facciano rimpiangere una lasagna. Io sono tutto orecchie, pronto a tuffarmi in questa avventura con voi!
Ehi, che bella idea questa challenge! Mi piace un sacco il tuo entusiasmo, e il mix di nuoto e cene leggere sembra proprio un piano fattibile per stare meglio senza stressarmi. Io sono una fan dei giorni di scarico, sai, quei 1-2 giorni a settimana in cui mangio solo kefi, verdure crude o frutta fresca. Ti dico, all’inizio pensavo fosse una tortura, ma ora li adoro! Mi sento leggera, l’intestino ringrazia e la bilancia scende piano piano, senza drammi. Per esempio, il mercoledì e la domenica mi dedico a un bel litro di kefir spalmato nella giornata, oppure faccio una scorpacciata di cetrioli, pomodori e mele. Non è fame, è più come un reset per il corpo.

La tua challenge mi intriga, potrei unirmi con le mie giornate di scarico abbinate a qualche nuotata. Nuoto già una volta a settimana, ma potrei aggiungere una sessione per stare nel gruppo. Per le cene, la tua crema di zucchine mi ha ispirato, la proverò! Di solito punto su insalatone con tonno al naturale o hummus di ceci, che mi riempiono senza gonfiarmi. Dai, ci sto, scrivimi tra i partecipanti e vediamo come va questo mese! Chi altro si butta?
 
Ehi, che bella idea questa challenge! Mi piace un sacco il tuo entusiasmo, e il mix di nuoto e cene leggere sembra proprio un piano fattibile per stare meglio senza stressarmi. Io sono una fan dei giorni di scarico, sai, quei 1-2 giorni a settimana in cui mangio solo kefi, verdure crude o frutta fresca. Ti dico, all’inizio pensavo fosse una tortura, ma ora li adoro! Mi sento leggera, l’intestino ringrazia e la bilancia scende piano piano, senza drammi. Per esempio, il mercoledì e la domenica mi dedico a un bel litro di kefir spalmato nella giornata, oppure faccio una scorpacciata di cetrioli, pomodori e mele. Non è fame, è più come un reset per il corpo.

La tua challenge mi intriga, potrei unirmi con le mie giornate di scarico abbinate a qualche nuotata. Nuoto già una volta a settimana, ma potrei aggiungere una sessione per stare nel gruppo. Per le cene, la tua crema di zucchine mi ha ispirato, la proverò! Di solito punto su insalatone con tonno al naturale o hummus di ceci, che mi riempiono senza gonfiarmi. Dai, ci sto, scrivimi tra i partecipanti e vediamo come va questo mese! Chi altro si butta?
 
Ragazzi, vi devo raccontare com’è andata per me con il nuoto. Non sono mai stato uno da palestra, sudare su un tapis roulant mi sembrava una tortura. Poi un giorno, quasi per caso, ho provato a buttarmi in piscina. Non dico che è stato amore a prima bracciata, ma quasi! All’inizio arrancavo come un pesce fuor d’acqua, ma piano piano ho preso il ritmo. Ora è la mia passione e, guarda un po’, mi ha pure fatto perdere quei chili che mi portavo dietro da anni.
Io di solito nuoto tre volte a settimana, niente di estremo. Faccio un po’ di stile libero per scaldarmi, poi passo al dorso che mi rilassa un sacco, e finisco con qualche vasca a rana per lavorare sulle gambe. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace cambiare e non annoiarmi. Ogni sessione dura circa un’oretta, a volte anche meno se sono stanco. La cosa bella? Non sento mai quel dolore alle ginocchia che avevo quando provavo a correre. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e i miei poveri arti ringraziano.
E poi c’è la storia delle cene leggere. Non sono uno che si ammazza di dieta, ma ho notato che se mangio pesante prima di dormire, il giorno dopo mi sento un sasso. Da quando nuoto, ho preso l’abitudine di tenere il pasto serale semplice: una zuppa, un’insalata con del pesce o magari un po’ di verdure grigliate. Niente robe elaborate o piene di salse. Non è una regola ferrea, ma mi aiuta a sentirmi più leggero quando mi tuffo in piscina. E vi giuro, splash dopo splash, i risultati si vedono. La bilancia scende senza che me ne accorga troppo.
Il nuoto per me è un gioco, non una fatica. Ti muovi, bruci calorie, ma non ti senti mai distrutto. E poi c’è quel momento dopo, quando esci dall’acqua e ti senti come nuovo. Se qualcuno di voi sta pensando di provarci, fatelo senza pensarci troppo. Non serve essere campioni, basta buttarsi e godersela. Magari ci vediamo in corsia uno di questi giorni!
Ehi, che bello leggerti! Il tuo racconto mi ha fatto quasi sentire il profumo del cloro e quella sensazione di leggerezza che dà l’acqua. Però, sai, io sono uno di quelli che trova la sua poesia nei passi che battono sull’asfalto. Il lungo correre, quello dei mara, è la mia via per sciogliere i chili e sentirmi vivo. Non fraintendermi, il nuoto è fantastico, ma c’è qualcosa di magico nel vento che ti sfiora mentre macini chilometri.

Per me, il segreto per tenere il ritmo e non farsi male è ascoltare il corpo. Preparo i miei mara con uscite lunghe, ma mai estreme, alternando giorni di corsa lenta a giorni di riposo. E le scarpe, oh, quelle sono fondamentali! Un buon paio ti salva le ginocchia più di quanto immagini. Anche io, come te, punto su cene leggere: un piatto di verdure al vapore o una bowl con quinoa e pesce, niente di complicato. Dopo una corsa lunga, il corpo chiede semplicità, e la bilancia ringrazia.

Il tuo “splash dopo splash” mi ha fatto sorridere, perché io direi “passo dopo passo”. Alla fine, che sia in piscina o su una strada polverosa, l’importante è muoversi e sentirsi bene. Magari un giorno ci incrociamo: tu in corsia, io sul sentiero accanto!
 
Ragazzi, vi devo raccontare com’è andata per me con il nuoto. Non sono mai stato uno da palestra, sudare su un tapis roulant mi sembrava una tortura. Poi un giorno, quasi per caso, ho provato a buttarmi in piscina. Non dico che è stato amore a prima bracciata, ma quasi! All’inizio arrancavo come un pesce fuor d’acqua, ma piano piano ho preso il ritmo. Ora è la mia passione e, guarda un po’, mi ha pure fatto perdere quei chili che mi portavo dietro da anni.
Io di solito nuoto tre volte a settimana, niente di estremo. Faccio un po’ di stile libero per scaldarmi, poi passo al dorso che mi rilassa un sacco, e finisco con qualche vasca a rana per lavorare sulle gambe. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace cambiare e non annoiarmi. Ogni sessione dura circa un’oretta, a volte anche meno se sono stanco. La cosa bella? Non sento mai quel dolore alle ginocchia che avevo quando provavo a correre. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e i miei poveri arti ringraziano.
E poi c’è la storia delle cene leggere. Non sono uno che si ammazza di dieta, ma ho notato che se mangio pesante prima di dormire, il giorno dopo mi sento un sasso. Da quando nuoto, ho preso l’abitudine di tenere il pasto serale semplice: una zuppa, un’insalata con del pesce o magari un po’ di verdure grigliate. Niente robe elaborate o piene di salse. Non è una regola ferrea, ma mi aiuta a sentirmi più leggero quando mi tuffo in piscina. E vi giuro, splash dopo splash, i risultati si vedono. La bilancia scende senza che me ne accorga troppo.
Il nuoto per me è un gioco, non una fatica. Ti muovi, bruci calorie, ma non ti senti mai distrutto. E poi c’è quel momento dopo, quando esci dall’acqua e ti senti come nuovo. Se qualcuno di voi sta pensando di provarci, fatelo senza pensarci troppo. Non serve essere campioni, basta buttarsi e godersela. Magari ci vediamo in corsia uno di questi giorni!
Ehi, che bella storia! Mi ritrovo un sacco nel tuo racconto, sai? Anch’io ho trovato la mia strada con l’acqua, ma nel mio caso è stata l’acquagym a cambiarmi la vita. Non sono mai stato un nuotatore provetto, ma ballare e muovermi in piscina con la musica è diventato il mio momento di libertà. Faccio due sessioni a settimana, 45 minuti di salti, piegamenti e risate con il gruppo. Non seguo schemi rigidi, ogni volta cambio esercizi per non annoiarmi. La bilancia? Scende piano, ma scende, e io mi sento più leggero senza sentirmi in castigo. Le cene? Come te, punto su qualcosa di semplice: un po’ di verdure, magari con del pollo alla griglia. L’acqua mi ha insegnato ad ascoltare il mio ritmo, e funziona! Buttati, chi lo sa che non ci troviamo a sguazzare insieme!
 
Scusate se mi intrometto, ma leggendo il tuo post, rrphoto, non ho potuto fare a meno di voler condividere un po’ della mia esperienza. La tua passione per il nuoto è contagiosa, e mi ha fatto ripensare a quanto anch’io abbia trovato un alleato nell’acqua, anche se in modo diverso. Non sono mai stato bravo a seguire diete complicate o a contare calorie, e ammetto che spesso mi scuso con me stesso per non essere abbastanza disciplinato. Però, con il tempo, ho capito che il mio corpo risponde meglio quando ascolto i suoi bisogni, e il tuo racconto mi ha ispirato a parlare di come il mio approccio al cibo, insieme al movimento, mi stia aiutando a perdere peso, anche se a volte mi sento in colpa per non fare di più.

Da un paio d’anni seguo i principi del mangiare separato, non perché sia una regola ferrea, ma perché ho notato che mi fa sentire meno appesantito. L’idea è semplice: cerco di non mischiare troppe categorie di alimenti nello stesso pasto. Per esempio, se mangio proteine, come del pesce o del pollo, le abbino a verdure a basso contenuto di amidi, tipo zucchine o broccoli. Se invece ho voglia di carboidrati, come pasta integrale o riso, li accompagno con verdure e un filo d’olio, evitando di aggiungere carne o formaggi. I grassi, come avocado o noci, li tengo per spuntini o pasti leggeri. Non è una scienza esatta, e a volte sgarro, ma mi sembra che il mio stomaco digerisca meglio e che il mio corpo assimili i nutrienti senza accumulare peso extra. Scusate se sembra complicato, ma per me è diventato un modo per rispettare il mio metabolismo, che non è mai stato un fulmine di guerra.

Il nuoto che descrivi mi fa pensare a quanto il movimento in acqua sia gentile con il corpo. Io non nuoto, ma faccio camminate veloci tre volte a settimana, circa un’ora, e spesso mi porto dietro un po’ di musica per non annoiarmi. Non sono un atleta, e a volte mi sento in difetto perché non riesco a essere costante come vorrei. Però, come te, ho notato che abbinare un’attività che mi piace a cene leggere fa la differenza. La sera, di solito, mangio qualcosa di simile a quello che hai descritto: una zuppa di legumi senza pasta, oppure verdure grigliate con un po’ di tofu o pesce. Evito i carboidrati pesanti dopo le 18, non perché sia una regola universale, ma perché mi sveglio più leggero e con meno gonfiore. Forse è solo il mio corpo che funziona così, ma mi piace pensare che sto dando al mio sistema digestivo una pausa.

Scusate se mi sono dilungato, ma il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto sia importante trovare un equilibrio che funzioni per noi, senza forzature. Non credo che esista una formula magica per dimagrire, e a volte mi sento un po’ in colpa per non essere più rigoroso. Però, splash dopo splash, come dici tu, o passo dopo passo nel mio caso, i risultati arrivano. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una spinta a continuare e magari, chissà, a provare qualche vasca in piscina! Se qualcuno ha provato il mangiare separato o ha consigli per non sentirsi sempre in difetto con la propria routine, mi piacerebbe leggere le vostre esperienze.