Ragazzi, vi devo raccontare com’è andata per me con il nuoto. Non sono mai stato uno da palestra, sudare su un tapis roulant mi sembrava una tortura. Poi un giorno, quasi per caso, ho provato a buttarmi in piscina. Non dico che è stato amore a prima bracciata, ma quasi! All’inizio arrancavo come un pesce fuor d’acqua, ma piano piano ho preso il ritmo. Ora è la mia passione e, guarda un po’, mi ha pure fatto perdere quei chili che mi portavo dietro da anni.
Io di solito nuoto tre volte a settimana, niente di estremo. Faccio un po’ di stile libero per scaldarmi, poi passo al dorso che mi rilassa un sacco, e finisco con qualche vasca a rana per lavorare sulle gambe. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace cambiare e non annoiarmi. Ogni sessione dura circa un’oretta, a volte anche meno se sono stanco. La cosa bella? Non sento mai quel dolore alle ginocchia che avevo quando provavo a correre. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e i miei poveri arti ringraziano.
E poi c’è la storia delle cene leggere. Non sono uno che si ammazza di dieta, ma ho notato che se mangio pesante prima di dormire, il giorno dopo mi sento un sasso. Da quando nuoto, ho preso l’abitudine di tenere il pasto serale semplice: una zuppa, un’insalata con del pesce o magari un po’ di verdure grigliate. Niente robe elaborate o piene di salse. Non è una regola ferrea, ma mi aiuta a sentirmi più leggero quando mi tuffo in piscina. E vi giuro, splash dopo splash, i risultati si vedono. La bilancia scende senza che me ne accorga troppo.
Il nuoto per me è un gioco, non una fatica. Ti muovi, bruci calorie, ma non ti senti mai distrutto. E poi c’è quel momento dopo, quando esci dall’acqua e ti senti come nuovo. Se qualcuno di voi sta pensando di provarci, fatelo senza pensarci troppo. Non serve essere campioni, basta buttarsi e godersela. Magari ci vediamo in corsia uno di questi giorni!
Io di solito nuoto tre volte a settimana, niente di estremo. Faccio un po’ di stile libero per scaldarmi, poi passo al dorso che mi rilassa un sacco, e finisco con qualche vasca a rana per lavorare sulle gambe. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace cambiare e non annoiarmi. Ogni sessione dura circa un’oretta, a volte anche meno se sono stanco. La cosa bella? Non sento mai quel dolore alle ginocchia che avevo quando provavo a correre. L’acqua ti sostiene, ti coccola quasi, e i miei poveri arti ringraziano.
E poi c’è la storia delle cene leggere. Non sono uno che si ammazza di dieta, ma ho notato che se mangio pesante prima di dormire, il giorno dopo mi sento un sasso. Da quando nuoto, ho preso l’abitudine di tenere il pasto serale semplice: una zuppa, un’insalata con del pesce o magari un po’ di verdure grigliate. Niente robe elaborate o piene di salse. Non è una regola ferrea, ma mi aiuta a sentirmi più leggero quando mi tuffo in piscina. E vi giuro, splash dopo splash, i risultati si vedono. La bilancia scende senza che me ne accorga troppo.
Il nuoto per me è un gioco, non una fatica. Ti muovi, bruci calorie, ma non ti senti mai distrutto. E poi c’è quel momento dopo, quando esci dall’acqua e ti senti come nuovo. Se qualcuno di voi sta pensando di provarci, fatelo senza pensarci troppo. Non serve essere campioni, basta buttarsi e godersela. Magari ci vediamo in corsia uno di questi giorni!