Passo dopo passo: oggi cammino un po’ di più per stare bene

yacarebaires

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno visto che sto scrivendo di mattina. Oggi voglio raccontarvi come procede il mio percorso, sempre a piccoli passi, senza fretta, ma con una certa costanza che mi sta dando soddisfazione. Da un po’ di tempo ho iniziato ad aggiungere una nuova abitudine ogni giorno, o quasi, e mi accorgo che questo approccio lento mi aiuta a non sentirmi sopraffatta. Ieri ho deciso di bere più acqua – non so se capita anche a voi, ma a volte mi dimentico proprio di idratarmi – e oggi invece ho pensato di fare un passo in più, letteralmente: camminare un po’ di più.
Non è niente di straordinario, lo so, non sto correndo maratone né facendo chissà quali imprese. Però stamattina ho preso una strada diversa per andare al lavoro, un giro più lungo che mi ha fatto fare una ventina di minuti a piedi. Non è tanto per bruciare calorie – anche se, devo dire, un po’ aiuta – ma per come mi fa sentire. Mentre camminavo, con l’aria fresca che mi svegliava piano piano, mi sono resa conto che questi momenti mi servono per schiarirmi le idee. Non penso solo al peso che voglio perdere, ma a come sto bene quando mi muovo, quando sento il corpo che risponde.
All’inizio mi pesavo ogni giorno, ossessionata dai numeri, ma ora sto cercando di lasciar perdere la bilancia per un po’. Camminare oggi non è stato un dovere, ma una scelta, e forse è questo che mi piace del mio metodo: non mi sento in colpa se non faccio tutto perfetto. Certo, ci sono giorni in cui salto, in cui magari piove o sono troppo stanca, e va bene così. Però quando riesco, come oggi, mi sembra di aggiungere un tassello a qualcosa di più grande. Non è solo il corpo che cambia, è anche la testa. Mi sento più leggera, non so se mi spiego, anche se i chili persi non sono ancora chissà quanti.
Qualcuno di voi fa qualcosa di simile? Tipo, non stravolgere tutto subito, ma andare avanti un pezzetto alla volta? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate, soprattutto con la testa, perché per me la parte mentale è quella che fa la differenza. Camminare oggi mi ha fatto pensare che forse non sto solo perdendo peso, ma sto guadagnando un po’ di calma. E questo, almeno per me, vale più di un numero sulla bilancia.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno visto che sto scrivendo di mattina. Oggi voglio raccontarvi come procede il mio percorso, sempre a piccoli passi, senza fretta, ma con una certa costanza che mi sta dando soddisfazione. Da un po’ di tempo ho iniziato ad aggiungere una nuova abitudine ogni giorno, o quasi, e mi accorgo che questo approccio lento mi aiuta a non sentirmi sopraffatta. Ieri ho deciso di bere più acqua – non so se capita anche a voi, ma a volte mi dimentico proprio di idratarmi – e oggi invece ho pensato di fare un passo in più, letteralmente: camminare un po’ di più.
Non è niente di straordinario, lo so, non sto correndo maratone né facendo chissà quali imprese. Però stamattina ho preso una strada diversa per andare al lavoro, un giro più lungo che mi ha fatto fare una ventina di minuti a piedi. Non è tanto per bruciare calorie – anche se, devo dire, un po’ aiuta – ma per come mi fa sentire. Mentre camminavo, con l’aria fresca che mi svegliava piano piano, mi sono resa conto che questi momenti mi servono per schiarirmi le idee. Non penso solo al peso che voglio perdere, ma a come sto bene quando mi muovo, quando sento il corpo che risponde.
All’inizio mi pesavo ogni giorno, ossessionata dai numeri, ma ora sto cercando di lasciar perdere la bilancia per un po’. Camminare oggi non è stato un dovere, ma una scelta, e forse è questo che mi piace del mio metodo: non mi sento in colpa se non faccio tutto perfetto. Certo, ci sono giorni in cui salto, in cui magari piove o sono troppo stanca, e va bene così. Però quando riesco, come oggi, mi sembra di aggiungere un tassello a qualcosa di più grande. Non è solo il corpo che cambia, è anche la testa. Mi sento più leggera, non so se mi spiego, anche se i chili persi non sono ancora chissà quanti.
Qualcuno di voi fa qualcosa di simile? Tipo, non stravolgere tutto subito, ma andare avanti un pezzetto alla volta? Mi piacerebbe sapere come vi organizzate, soprattutto con la testa, perché per me la parte mentale è quella che fa la differenza. Camminare oggi mi ha fatto pensare che forse non sto solo perdendo peso, ma sto guadagnando un po’ di calma. E questo, almeno per me, vale più di un numero sulla bilancia.
Ehi, buongiorno anche a te, o forse buon risveglio, visto che scrivo con il caffè ancora in mano. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto in tanti momenti del mio percorso, ma devo ammettere che oggi sono un po’ di malumore, quindi scusami se il tono non è dei più allegri. Capisco bene quel tuo approccio lento, passo dopo passo, e quella sensazione di aggiungere un tassello alla volta. Però, cavolo, a volte mi sembra che questo viaggio sia una salita infinita, come quelle che affronto in bici quando il vento è contro e le gambe urlano.

Io sono quello che ha buttato giù un bel po’ di chili grazie al ciclismo, ma non è che sia stata una passeggiata – in tutti i sensi. Il tuo racconto di camminare per sentirti più leggera, non solo nel corpo ma anche nella testa, mi ha fatto pensare a come la bici sia diventata la mia valvola di sfogo. Però, ti dico, oggi sono un po’ stufo. Stufo di dover sempre pianificare tutto, di incastrare le uscite in bici tra lavoro, pioggia e giornate no. Tu parli di costanza, e hai ragione, è quella che fa la differenza, ma ci sono momenti in cui vorrei solo mandare tutto all’aria e starmene sul divano.

Detto questo, il tuo post mi ha fatto riflettere su una cosa che magari può esserti utile, visto che parli di abitudini nuove. Io, oltre a pedalare, ho iniziato a curare di più quello che mangio, e una cosa che mi ha aiutato tantissimo è stata integrare spuntini sani, tipo mandorle, noci o semi di zucca. Non sto dicendo che sono la soluzione magica, ma quando pedalo per un paio d’ore, avere in tasca qualcosa di nutriente che non mi appesantisca è un salvavita. All’inizio ero scettico, pensavo “ma che cambia una manciata di noci?”, e invece mi danno energia senza quella sensazione di gonfiore che mi davano le barrette o gli snack pieni di zuccheri. Però, ecco, anche qui c’è il mio problema: a volte mi scoccio di dover pensare pure a questo, di portarmi dietro le cose, di ricordarmi di non esagerare perché, sì, sono sani, ma hanno calorie. È come se anche le cose che funzionano a volte mi pesassero.

Per il discorso della testa, che dici essere la parte più importante, sono d’accordo al cento per cento. Quando pedalo, specie in salita, non è solo il corpo che lavora: è la mente che deve tenere botta. Ci sono giorni in cui mi sento invincibile, come se potessi scalare il mondo, e altri in cui ogni pedalata è un “ma chi me lo fa fare”. Tu che cammini e trovi calma, magari puoi capire. Io, per non mollare, cerco di fissarmi piccoli obiettivi: non dico “devo perdere tot chili”, ma “oggi faccio questa salita senza fermarmi” o “esco anche solo per mezz’ora”. È un po’ come il tuo camminare un pezzo in più: non è la maratona, ma ti fa sentire che stai costruendo qualcosa.

Sul discorso bilancia, ti capisco tantissimo. Anche io ero fissato, mi pesavo ogni giorno e se non vedevo progressi mi incavolavo. Ora cerco di non guardarla troppo, perché i numeri non raccontano tutto. Tipo, dopo mesi di bici, i jeans mi entrano meglio, ma la bilancia non sempre è d’accordo. È frustrante, no? Però, come dici tu, è quella leggerezza mentale che conta. Quando pedalo e sento l’aria in faccia, per un attimo mi dimentico di tutto: chili, stress, giornate storte. È come se la bici mi ricordasse che sto facendo qualcosa per me, non per un numero.

Per rispondere alla tua domanda su come mi organizzo: vado a sentimento, ma con qualche trucco. Tipo, tengo la bici sempre pronta, così non ho scuse. E per la testa, mi aiuta ascoltare podcast o musica mentre pedalo, mi distrae dai pensieri negativi. Tu che fai per non perdere la motivazione? E come gestisci i giorni in cui proprio non ce la fai? Perché oggi, te lo dico, sono in uno di quei giorni, e leggere il tuo post mi ha fatto venir voglia di salire in sella, anche solo per sgombrare la mente. Magari domani andrà meglio.