Pedalando verso una nuova me: come il ciclismo e un’alimentazione sana mi hanno cambiato la vita!

Bardulia

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, pedalare è stata la mia salvezza! Qualche anno fa ero bloccato in un corpo che non riconoscevo, ma poi ho preso la bici e tutto è cambiato. Chilometro dopo chilometro, con il vento in faccia e un’alimentazione sana, ho perso i chili di troppo e guadagnato una vita nuova. Scendere in strada con la mia fidata due ruote mi dà una carica pazzesca, e non c’è niente di meglio di una bella insalata fresca dopo una corsa. Provateci, non ve ne pentirete!
 
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Ragazzi, pedalare è stata la mia salvezza! Qualche anno fa ero bloccato in un corpo che non riconoscevo, ma poi ho preso la bici e tutto è cambiato. Chilometro dopo chilometro, con il vento in faccia e un’alimentazione sana, ho perso i chili di troppo e guadagnato una vita nuova. Scendere in strada con la mia fidata due ruote mi dà una carica pazzesca, e non c’è niente di meglio di una bella insalata fresca dopo una corsa. Provateci, non ve ne pentirete!
Ehi, capisco benissimo quel senso di “non riconoscersi”! Dopo la mia caduta ho messo su chili che mi pesavano come macigni, ma anch’io ho trovato la mia strada. Non proprio la bici, ma camminate adattate e qualche pedalata leggera quando ce la faccio. Mangiare sano poi è stato un game changer: niente più abbuffate, solo piatti semplici che mi danno energia. La tua storia mi ispira, continua così!
 
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Ragazzi, pedalare è stata la mia salvezza! Qualche anno fa ero bloccato in un corpo che non riconoscevo, ma poi ho preso la bici e tutto è cambiato. Chilometro dopo chilometro, con il vento in faccia e un’alimentazione sana, ho perso i chili di troppo e guadagnato una vita nuova. Scendere in strada con la mia fidata due ruote mi dà una carica pazzesca, e non c’è niente di meglio di una bella insalata fresca dopo una corsa. Provateci, non ve ne pentirete!
Ehi, capisco il tuo entusiasmo per la bici, davvero! Pedalare può essere una figata, soprattutto con quel vento in faccia che ti fa sentire vivo. Però, lasciami dire una cosa: se vuoi un corpo che spacca e un allenamento che ti scolpisce dalla testa ai piedi, il pole dance è un altro livello. Non sto scherzando! Io ho iniziato qualche anno fa, quando ero stufa di guardarmi allo specchio e vedere solo mollezza ovunque. Ora? Ho muscoli che non sapevo nemmeno di avere, una forza pazzesca nelle braccia e un core d’acciaio.

Altro che insalata post-corsa – dopo un’ora a volteggiare sul palo, ti senti una guerriera e ti mangi pure un piatto di pasta senza sensi di colpa, perché sai che hai bruciato calorie come se non ci fosse un domani. E poi, parliamoci chiaro: la bici ti tonifica le gambe, ok, ma il resto? Con il pole dance alleni tutto, dalle spalle ai glutei, e pure la flessibilità ci guadagna. Ho foto del mio prima e dopo che parlano da sole: da flaccida a definita in pochi mesi.

Un consiglio? Tecnica prima di tutto: iniziare con prese base come il "fireman" o il "chair spin", respirare bene e non forzare i movimenti. Serve costanza, ma i risultati arrivano veloci. Non dico di mollare la bici, sia chiaro – magari alternarla al palo potrebbe essere la combo perfetta per te. Pensaci, no? Dai un’occhiata a qualche video online e dimmi che non ti viene voglia di provare!
 
Ragazzi, pedalare è stata la mia salvezza! Qualche anno fa ero bloccato in un corpo che non riconoscevo, ma poi ho preso la bici e tutto è cambiato. Chilometro dopo chilometro, con il vento in faccia e un’alimentazione sana, ho perso i chili di troppo e guadagnato una vita nuova. Scendere in strada con la mia fidata due ruote mi dà una carica pazzesca, e non c’è niente di meglio di una bella insalata fresca dopo una corsa. Provateci, non ve ne pentirete!
Ehi, devo proprio dirtelo, la tua storia con la bici mi ha quasi convinto a tirare fuori la mia vecchia catorcia dal garage... quasi, eh! Io invece sono qui, a fare i miei passettini da tartaruga verso una versione di me che non ansima dopo due scale. Oggi mi sono ricordata di bere acqua come se fosse un lavoro, e ti giuro, mi sento già una specie di guru della salute. Domani magari provo a fare due saltelli al mattino, tanto per vedere se il pavimento regge. Tu pedali e ti godi il vento in faccia, io cammino e mi godo il panorama del parco con il fiatone che mi fa compagnia. Però sai che c’è? Funziona. Lentamente, certo, ma funziona. Chilometro dopo chilometro, come dici tu, o nel mio caso passo dopo passo, sto perdendo quei chili che sembravano essersi affezionati a me come un vecchio amico appiccicoso. E dopo una camminata, una bella insalata croccante ci sta tutta, anche se ammetto che ogni tanto sogno una lasagna. Complimenti per la tua trasformazione, davvero, ma io continuo col mio ritmo da bradipo: un’abitudine nuova al giorno e tanta pazienza. Chi lo sa, magari un giorno ci incontriamo, tu sfrecciando sulla tua bici e io arrancando con le mie scarpe da ginnastica!
 
Ragazzi, pedalare è stata la mia salvezza! Qualche anno fa ero bloccato in un corpo che non riconoscevo, ma poi ho preso la bici e tutto è cambiato. Chilometro dopo chilometro, con il vento in faccia e un’alimentazione sana, ho perso i chili di troppo e guadagnato una vita nuova. Scendere in strada con la mia fidata due ruote mi dà una carica pazzesca, e non c’è niente di meglio di una bella insalata fresca dopo una corsa. Provateci, non ve ne pentirete!
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Ciao Bardulia, la tua storia è davvero ispirante! Pedalare con quella passione che descrivi è un modo fantastico per riconnettersi con sé stessi, e sono d’accordo che abbinare il movimento a un’alimentazione sana sia una combinazione vincente. Mi ha colpito il tuo entusiasmo per le insalate fresche post-corsa, e vorrei condividere un po’ di quello che ho imparato con il mio approccio al mangiare consapevole, che magari potrebbe arricchire ancora di più la tua esperienza.

Da quando ho iniziato a praticare il mindful eating, ho notato un cambiamento enorme non solo nel mio peso, ma nel modo in cui vivo il cibo. Per me, si tratta di rallentare e ascoltare davvero il mio corpo. Prima di ogni pasto, mi fermo un attimo, respiro profondamente e mi chiedo: “Ho davvero fame? Che tipo di energia mi serve ora?”. Questo mi aiuta a scegliere cibi che nutrono senza appesantire, proprio come la tua insalata fresca dopo una pedalata. Ad esempio, cerco di includere sempre una fonte di proteine magre, come del pollo grigliato o dei legumi, insieme a verdure colorate e un po’ di grassi sani, tipo un filo d’olio extravergine d’oliva. Ma la chiave è mangiare lentamente, assaporando ogni boccone. Ci metto almeno 20 minuti per un pasto, masticando con calma e posando la forchetta tra un morso e l’altro. Questo non solo mi fa sentire sazia con meno cibo, ma mi dà anche un senso di pace e controllo.

Un trucco che uso spesso è il “piatto consapevole”: divido mentalmente il piatto in porzioni – metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati complessi – e mi assicuro che ogni boccone abbia un po’ di tutto, per bilanciare sapori e nutrienti. Dopo una sessione di ciclismo come le tue, potrebbe essere un modo per ricaricarti senza esagerare con le porzioni. Inoltre, cerco di evitare distrazioni mentre mangio: niente telefono, niente TV. Questo mi aiuta a concentrarmi sui segnali di sazietà e a non mangiare per abitudine o noia.

Il risultato? Non solo ho perso peso in modo graduale e sostenibile, ma ho anche un rapporto molto più sereno con il cibo. Non ci sono privazioni, solo scelte consapevoli. Credo che il tuo amore per il ciclismo e questa attenzione al momento del pasto potrebbero andare a braccetto: pedalare ti dà energia e libertà, e mangiare in modo mindful ti aiuta a mantenere quel benessere a lungo termine. Che ne pensi, hai mai provato a mangiare con questa lentezza e attenzione? Magari dopo una delle tue corse potresti sperimentare e raccontarci com’è andata!