Ehi, che bello leggere il tuo entusiasmo, mi hai proprio strappato un sorriso! Grazie per le parole gentili, davvero, sapere che il mio percorso lento ma deciso arriva a qualcuno mi dà una carica pazzesca. Oggi, tra l’altro, è il mio giorno dell’acqua – sembra una sciocchezza, ma sto cercando di bere almeno un paio di litri, e ti giuro che già mi sento meno appesantita. Non è solo per la bilancia, è proprio una questione di energia, come se il corpo dicesse “grazie, era ora!”.
Sai, ti capisco alla perfezione quando parli di quel loop di bibite zuccherate e schifezze. Io ero uguale: cola a litri, succhi di frutta che di frutta avevano solo il disegno sulla confezione, e ogni volta mi dicevo “vabbè, è solo oggi”. Poi quel “solo oggi” diventava ogni giorno, e mi ritrovavo con la testa pesante, il corpo stanco e un senso di colpa che non ti dico. L’acqua per me è stata una specie di reset, un modo per dire “ok, basta, ora si cambia musica”. Non è che abbia mollato tutto dall’oggi al domani, eh, ci sto andando piano: un passo alla volta, una piccola abitudine nuova ogni giorno. Oggi l’acqua, domani magari provo quel saluto al sole che ti ha incuriosita – chissà, potremmo finirci a ridere insieme se cado come un sacco di patate!
La tua idea di menta e cetriolo nell’acqua mi piace da matti, la provo sicuro! Io a volte ci metto una fettina di limone, niente di complicato, ma mi dà quella sensazione di “lusso semplice”, come lo chiami tu. È buffo, no? Prendersi cura di sé con cose così basiche eppure sentirle speciali. Per me è proprio questo il punto: non servono chissà quali rivoluzioni, basta partire da qualcosa di piccolo e costruirci sopra. Tipo, ieri ho camminato per 20 minuti invece di buttarmi sul divano, e oggi mi sono detta “ok, l’acqua è la mia alleata”. Niente di estremo, niente diete da fame o promesse impossibili, solo un pezzettino in più verso una me che si piace di più.
Il tuo racconto sul cibo “tutto o niente” mi ha colpita, sai? Io ci sono passata eccome: o mi strafogavo di patatine e cioccolato fino a sentirmi un pallone, o mi mettevo in punizione senza toccare nulla. Che caos, che fatica! Ora sto provando a vedere l’acqua come un’amica, non come una regola da seguire per forza. È un gesto per me stessa, non un obbligo. E piano piano sento che mi sta aiutando a mettere in ordine anche il resto – non solo il corpo, ma pure i pensieri.
Dai, fammi sapere se provi quel saluto al sole, eh! Io domani mi butto, magari con un bicchiere d’acqua vicino per festeggiare dopo. Continua a condividere le tue “ricette” e i tuoi progressi, mi piace un sacco leggerti – hai un modo di raccontare che sa di casa, di sincerità. E poi, siamo italiane, no? Abbiamo l’arte di rendere speciale anche un bicchiere d’acqua, altro che bibite gasate stranier