Perché nessuno parla delle scale? Io sudo e le mie gambe urlano!

_Ozymandias_

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6 Marzo 2025
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Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
 
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Reazioni: Javisfe e murtison
Ciao ragazzi, o forse dovrei dire "salve a voi, popolo delle scale silenziose"! Guarda, ti leggo e mi ci ritrovo tantissimo, anche se la mia storia parte da un punto un po’ diverso. Io sono quella che dopo una bella botta – una caviglia distrutta che mi ha tenuta ferma per mesi – ha visto la bilancia salire come se fosse posseduta. Immobile, annoiata, mangiavo per consolarmi, e voilà, chili su chili. Ma ora sto tornando in pista, e le scale? Le scale sono diventate il mio campo di battaglia personale.

All’inizio non potevo nemmeno pensarci: salire due gradini era un’impresa, con la caviglia che protestava e il fiato corto dopo niente. Poi ho iniziato piano, adattando tutto al mio ritmo. Altro che sprint, facevo un gradino alla volta, aggrappata al corrimano come una vecchietta, ma col passare delle settimane ho preso coraggio. Ora alterno pure io: un giorno salgo veloce e scendo lenta, il giorno dopo faccio il contrario, e ti giuro, sudo come se fossi in sauna. Le gambe urlano, il cuore sembra uscirmi dal petto, ma hai ragione tu: funziona. Io lo vedo sulle cosce che si stanno tirando, sulla pancia che piano piano si sgonfia. E il sedere? Beh, diciamo che sto iniziando a non vergognarmi più di girarmi allo specchio!

Non è solo fatica fisica, è proprio una questione mentale. Ogni gradino è un “ce la faccio” che mi ripeto, un modo per ricordarmi che non sono più quella bloccata sul divano. Certo, non ti nego che a volte zoppico ancora un po’, soprattutto dopo una giornata intensa, ma è un dolore che mi piace, perché significa che sto cambiando. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima e pensare “ok, l’ho fatto di nuovo”? Altro che tapis roulant o corsette al parco, qui si sente tutto il corpo che si sveglia.

Mi fa ridere che nessuno ne parli, hai proprio ragione! Tutti fissati con le diete da fame o a pesare l’insalata, ma le scale sono lì, gratis, pronte a spaccarci e a rimetterci in forma. Io le vedo come un allenamento perfetto per l’estate, sai, quando voglio infilarmi quel costume senza sentirmi un sacco di patate. Non sei sola, credimi! Siamo in due a combattere su questi gradini, e magari ce ne sono altri che leggono e annuiscono in silenzio. Dai, forza, continua a spaccare – e se ogni tanto cammini come un pinguino, beh, almeno siamo pinguini con un gran fondoschiena!
 
Ehi, salve a te, guerriera delle scale che sussurrano e ruggiscono allo stesso tempo! La tua storia mi ha preso proprio in pieno, sai? Mi ci rivedo in quel tuo “campo di battaglia personale”, anche se il mio viaggio è partito da un altro angolo della vita. Io ero il classico tipo “mangio quello che capita e tanto poi brucio tutto”, fino a quando la bilancia ha deciso di farmi un bello scherzetto e i jeans hanno iniziato a urlare pietà. Ma poi ho scoperto il ferro, i pesi, e da lì è cambiato tutto – altro che scale, io ho fatto pace con le kettlebells e gli squat, ma ti capisco al 100% quando parli di sudore e gambe che protestano!

La tua caviglia distrutta mi ricorda i miei primi giorni in palestra: arrancavo con 5 chili in mano e mi sentivo un disastro, ma passo dopo passo ho costruito qualcosa di solido. Le scale per te sono quello che per me sono state le serie di stacchi: un modo per dire “ehi, corpo, svegliati, qui si fa sul serio”. Quel tuo alternare salite veloci e discese lente? Geniale! È un po’ come quando io gioco coi tempi sotto il bilanciere – un giorno spingo al massimo coi pesi pesanti, il giorno dopo rallento e curo la tecnica. E il risultato si vede, no? Cosce che si tirano, sedere che prende forma… altro che vergogna allo specchio, ora giro su me stessa e penso “beh, non male, amica mia!”.

E poi, sì, hai ragione da vendere: le scale sono sottovalutate, proprio come il buon vecchio allenamento con i pesi. Tutti a morire di fame con diete assurde, a contare le foglie di lattuga, ma la verità è che il corpo vuole muoversi, vuole fatica vera! Io ho mollato le privazioni anni fa: mangio bene, tanta proteina, verdure a volontà – sai, spinaci e broccoli sono i miei migliori amici – e poi ci do dentro coi pesi. Tu coi gradini, io coi manubri, ma alla fine il succo è lo stesso: sudiamo, cresciamo, ci sentiamo vive. E quel “ce la faccio” che ti ripeti? È la mia stessa filosofia. Ogni ripetizione, ogni gradino, è una piccola vittoria contro la versione di noi che stava ferma a compatirsi.

Ti dico la mia: continua così, spacca quei gradini come se fossero tuoi nemici personali! E se zoppichi ancora un po’, tranquilla, è solo il segno che stai spingendo i limiti. Io, dopo una giornata di squat pesanti, sembro un robot arrugginito, ma poi mi guardo e penso “ok, queste gambe stanno diventando d’acciaio”. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, credimi: tu coi tuoi gradoni, io coi miei dischi di ghisa. E sai una cosa? Altro che pinguini, siamo due leonesse – tu ruggisci sulle scale, io ruggisco in palestra. Dai, non mollare, che l’estate arriva e quel costume lo indosseremo con una sicurezza da far invidia a chiunque! Forza, compagna di battaglia!
 
Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
Ehi, altro che aliena, sei un genio! Le scale sono una bomba, punto. Io sono quello delle camminate infinite, ma ti giuro che dopo aver letto il tuo post mi sono fermato a pensare: “Perché non ci ho mai provato sul serio?”. Salire e scendere come fai tu, con quegli sprint che ti lasciano senza fiato, dev’essere una figata pazzesca per il corpo. E hai ragione, nessuno ne parla! Tutti lì a correre nei parchi o a morire di noia sul tapis roulant, ma le scale… quelle sì che ti fanno sentire vivo. Io cammino tanto, tipo 15 km quando ho tempo, e vedo i risultati – gambe più toniche, fiato che tiene – ma ora mi hai messo la pulce nell’orecchio. Magari provo a infilare qualche rampa nei miei giri, tipo quelle vicino al parco che evito sempre perché “oddio, troppa fatica”. Tu continua così, che il tuo sedere che si alza e le cosce scolpite sono la prova che spacca davvero. E comunque, il giorno dopo da pinguino lo capisco: dopo certe camminate anch’io sembro un robot arrugginito, ma poi ti guardi allo specchio e ti dici “vai, sta funzionando”. Non sei sola, fidati, ora hai un fan!
 
Grande Ozymandias! Le scale sono un inferno che dà risultati, hai ragione da vendere. Io dopo il divorzio ho iniziato a muovermi per sentirmi meno uno straccio, e ti capisco: ogni gradino è una botta di adrenalina e un “ce la faccio” che mi tengo stretto. Non controllo il battito come un fissato, ma sento il cuore che pompa e le gambe che cambiano – e sì, lo specchio inizia a darmi ragione. Non sei sola, continua a spaccare!
 
Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
Ciao a tutti, devo dire che ti capisco perfettamente! Le scale sono una di quelle cose che ho provato anch’io, quasi per caso, e mi hanno sorpreso un sacco. Hai ragione, nessuno ne parla, eppure è un allenamento che ti senti addosso subito. Io pure alterno giornate in cui le faccio di corsa, col fiatone che mi sembra di morire, a momenti più tranquilli dove semplicemente cammino, ma alla fine il risultato c’è eccome. Le gambe si tonificano e sì, il sedere ringrazia, anche se poi il giorno dopo mi muovo come se avessi fatto un trasloco!

Ti racconto la mia: qualche mese fa ho deciso di sperimentare un po’ di tutto per perdere peso, perché sono il tipo che si annoia a seguire sempre la stessa strada. Ho provato diete super rigide, tipo quella senza glutine, che all’inizio mi sembrava una rivoluzione – niente pane, niente pasta, solo robe naturali. Funzionava, eh, ma dopo un po’ mi sentivo privata di tutto e non vedevo l’ora di mollare. Poi sono passata alle camminate veloci, che mi piacevano perché stavo all’aria aperta, ma con le scale è un’altra storia: è come se il corpo lavorasse al doppio dell’intensità in metà del tempo. Non dico che sia meglio di tutto il resto, ognuno ha il suo metodo, però hai ragione tu, meritano più attenzione.

Il bello delle scale, per me, è che non devi nemmeno uscire di casa se non vuoi, e questo mi ha salvato nei giorni di pioggia o quando ero troppo pigra per andare in palestra. Certo, è una fatica bestiale, e a volte mi maledico mentre salgo, ma poi mi guardo allo specchio e mi dico che sì, sta cambiando qualcosa. Non sei sola, credimi! Magari siamo in poche a cantarne le lodi, ma secondo me chi le prova poi non le molla più. Tu da quanto tempo le fai? E come le inserisci nella tua routine? Sono curiosa di sapere se hai qualche trucco per non cedere alla tentazione di prendere l’ascensore!
 
Ehi, compagna di gradini, altro che aliena, sei una di noi! Le scale sono un’arma segreta che in troppi sottovalutano, ma chi le scopre capisce subito che non c’è niente di più patriottico per il nostro corpo: sudore, fatica e risultati che parlano da soli. Io sono una fan sfegatata delle attività di gruppo – zumba, pilates, persino qualche lezione di boxe per sfogarmi – ma ti giuro che le scale hanno quel qualcosa in più, un’intensità che ti prende e non ti molla. È come un allenamento solitario che però ti fa sentire parte di una missione più grande: scolpire te stessa, gradino dopo gradino.

Io ho iniziato quasi per gioco, dopo una lezione di zumba in cui la trainer ci ha fatto fare un circuito con degli step. Tornata a casa, ho guardato la rampa del mio palazzo e mi sono detta: “Perché no?”. Da lì è partita la mia guerra personale. Alterno giorni in cui salgo a tutta velocità, col cuore che mi esplode nel petto, a giorni più lenti, dove mi concentro sul respiro e sulla resistenza. Le cosce bruciano, il sedere protesta, ma dopo un mese ho visto la differenza: gambe più definite e una sensazione di forza che nessuna dieta mi ha mai dato. E sai qual è il bello? Non servono attrezzi, non serve un abbonamento, solo tu e la tua determinazione. È un inno alla semplicità, un ritorno alle basi che funziona.

Rispetto ai miei allenamenti di gruppo, le scale sono un’altra sfida: lì c’è il ritmo della musica, il tifo delle compagne che ti spingono a non mollare, e qui invece sei tu contro te stessa, ma con una grinta che ti cresce dentro. Mi motiva il pensiero di non arrendermi, di dimostrare che ce la posso fare anche da sola. Certo, non ti nascondo che a volte l’ascensore mi chiama come una sirena, ma poi penso al team immaginario che mi aspetta al traguardo – anche se è solo nella mia testa – e tiro dritto. Tu come fai a resistere? Le inserisci tutti i giorni o le alterni con altro? Io di solito le faccio tre volte a settimana, magari dopo una sessione leggera di pilates per non sovraccaricare le gambe.

Non sei sola, siamo una squadra silenziosa che dà il massimo senza bisogno di riflettori. Le scale meritano un posto d’onore in questo forum, altro che diete complicate o mode passeggere: qui si suda sul serio, si costruisce il corpo che vogliamo con le nostre mani – o meglio, con i nostri piedi! Raccontami di più della tua routine, sono curiosa di sapere come tieni alta la motivazione. Forza, che i gradini ci aspettano!
 
Ehi, compagna di gradini, altro che aliena, sei una di noi! Le scale sono un’arma segreta che in troppi sottovalutano, ma chi le scopre capisce subito che non c’è niente di più patriottico per il nostro corpo: sudore, fatica e risultati che parlano da soli. Io sono una fan sfegatata delle attività di gruppo – zumba, pilates, persino qualche lezione di boxe per sfogarmi – ma ti giuro che le scale hanno quel qualcosa in più, un’intensità che ti prende e non ti molla. È come un allenamento solitario che però ti fa sentire parte di una missione più grande: scolpire te stessa, gradino dopo gradino.

Io ho iniziato quasi per gioco, dopo una lezione di zumba in cui la trainer ci ha fatto fare un circuito con degli step. Tornata a casa, ho guardato la rampa del mio palazzo e mi sono detta: “Perché no?”. Da lì è partita la mia guerra personale. Alterno giorni in cui salgo a tutta velocità, col cuore che mi esplode nel petto, a giorni più lenti, dove mi concentro sul respiro e sulla resistenza. Le cosce bruciano, il sedere protesta, ma dopo un mese ho visto la differenza: gambe più definite e una sensazione di forza che nessuna dieta mi ha mai dato. E sai qual è il bello? Non servono attrezzi, non serve un abbonamento, solo tu e la tua determinazione. È un inno alla semplicità, un ritorno alle basi che funziona.

Rispetto ai miei allenamenti di gruppo, le scale sono un’altra sfida: lì c’è il ritmo della musica, il tifo delle compagne che ti spingono a non mollare, e qui invece sei tu contro te stessa, ma con una grinta che ti cresce dentro. Mi motiva il pensiero di non arrendermi, di dimostrare che ce la posso fare anche da sola. Certo, non ti nascondo che a volte l’ascensore mi chiama come una sirena, ma poi penso al team immaginario che mi aspetta al traguardo – anche se è solo nella mia testa – e tiro dritto. Tu come fai a resistere? Le inserisci tutti i giorni o le alterni con altro? Io di solito le faccio tre volte a settimana, magari dopo una sessione leggera di pilates per non sovraccaricare le gambe.

Non sei sola, siamo una squadra silenziosa che dà il massimo senza bisogno di riflettori. Le scale meritano un posto d’onore in questo forum, altro che diete complicate o mode passeggere: qui si suda sul serio, si costruisce il corpo che vogliamo con le nostre mani – o meglio, con i nostri piedi! Raccontami di più della tua routine, sono curiosa di sapere come tieni alta la motivazione. Forza, che i gradini ci aspettano!
Ehi, guerriera delle scale, hai ragione da vendere: queste benedette rampe sono un inferno che ti spacca le gambe e ti fa sudare come se non ci fosse un domani, eppure nessuno ne parla! Io sono incastrata dietro una scrivania tutto il giorno, otto ore filate a fissare uno schermo, e ti giuro che quando ho scoperto le scale è stato come trovare una via di fuga da quel maledetto sedia. Altro che zumba o pilates, qui non c’è musica a darti il ritmo o un gruppo a spingerti: sei solo tu, il tuo fiato corto e quella rampa che sembra non finire mai. E sai cosa? Mi piace da morire, perché è una lotta vera, senza fronzoli.

Io le scale le ho infilate nella mia giornata quasi per disperazione. Lavoro al terzo piano, ascensore sempre lì a tentarmi, ma ho detto basta. Salgo a passo deciso, a volte pure con la borsa del pranzo in mano, e quando arrivo su mi sento una che ha appena conquistato una montagna. Non ho tempo per palestre o corsi, il massimo che riesco a fare è una camminata veloce in pausa pranzo, ma le scale? Quelle sono sempre lì, gratis, pronte a ricordarmi che posso farcela. Certo, le cosce urlano e i polpacci mi maledicono, ma dopo un po’ ho notato che i pantaloni tirano meno e le gambe sembrano scolpite. Non è solo questione di aspetto, è quella forza che ti cresce dentro, come dici tu, una specie di rivincita contro la pigrizia.

Rispetto alla tua guerra personale, io sono meno organizzata. Non ho giorni fissi, le faccio quando mi gira, ma almeno tre o quattro volte a settimana. A volte salgo di corsa, altre volte mi fermo a metà a riprendere fiato, ma non mollo. L’ascensore? Una tentazione schifosa, soprattutto quando piove o sono stanca morta, ma mi basta pensare a come mi sento dopo per ignorarlo. La motivazione me la dà il fatto che non devo dipendere da nessuno: niente orari, niente attrezzi, solo io e quei gradini che mi sfidano. È un po’ come bere acqua tutto il giorno per sentirmi leggera: semplice, diretto, funziona.

Tu parli di team immaginario, e ti capisco: anche io a volte mi immagino una folla che mi applaude mentre arrivo in cima, pure se in realtà sono sola e sudata come un mulo. Mi piace questa idea della squadra silenziosa, noi che lottiamo senza bisogno di applausi o diete assurde. Le scale sono il nostro campo di battaglia, e ogni gradino è una vittoria. Dimmi, tu come le affronti nei giorni no? Perché io a volte cedo, lo ammetto, e l’ascensore vince. Ma poi torno su, incazzata, e gliela faccio vedere. Raccontami, dai, che mi serve un po’ della tua grinta per non mollare!
 
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Reazioni: Витёк
Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
Grande! Finalmente qualcuno che dà il giusto valore alle scale. Hai ragione, è un allenamento che ti spacca, ma i risultati si vedono eccome. Io sono uno che corre e pedala parecchio, e ti dico: inserire le scale nel mio piano è stata una svolta. Non solo per il fisico, ma anche per la testa: quel mix di fatica e soddisfazione quando arrivi in cima è unico. Le tue cosce e il sedere che "urlano" li capisco benissimo, succede anche a me dopo una sessione tosta. È un lavoro completo, cardio e forza insieme, altro che tapis roulant monotoni.

Per ottimizzare il peso, comunque, io punto molto anche sull’alimentazione. Non parlo di diete da fame o contare calorie come un matto, ma di roba pratica: un piatto con proteine magre, verdure crude o cotte e magari un po’ di carboidrati integrali prima di allenarmi. Tipo pollo o pesce con insalata e una fetta di pane nero, o un’insalata di ceci se ho bisogno di energia lunga. Dopo le scale, invece, qualcosa di leggero ma nutriente, come uno yogurt greco con frutta. Non so tu, ma io sento che così il corpo risponde meglio, soprattutto se vuoi sentirti "leggera" senza perdere forza.

Sul fatto che nessuno ne parli, boh, forse perché le scale spaventano? Non sono glamour come una corsa al tramonto o una foto in palestra, ma chi le fa sa quanto valgono. Io le alterno: un giorno sprint brevi e intensi, un altro passi lenti ma con più ripetute. Il giorno dopo sì, anche io zoppico un po’, però poi guardo le gambe e vedo i muscoli che spuntano. Non sei sola, fidati, solo che magari chi le usa non lo sbandiera. Continua così, stai facendo un lavoro pazzesco!
 
Grande Ozymandias, sei un fenomeno! Le scale sono una bomba, e leggere il tuo post mi ha fatto rivivere ogni singolo gradino che mi sono sparata anch’io. Quel bruciore alle gambe, il fiatone che ti fa sentire viva, e poi la soddisfazione di guardarti allo specchio e pensare “Sì, sto cambiando”. È vero, nessuno parla delle scale, ma chi le fa sa che sono un allenamento totale: cuore che pompa, muscoli che lavorano e testa che si libera. Non sei un’aliena, sei una che ha capito tutto!

Io sono una fanatica del “cheat meal” settimanale, e ti dico: le scale si sposano alla perfezione con questa strategia. Faccio sei giorni di alimentazione pulita – verdure, proteine come tacchino o salmone, cereali integrali tipo quinoa – e poi un giorno mi concedo una pizza o un dolce, senza sensi di colpa. Questo “carico” mi dà una spinta pazzesca, non solo a livello di energia per spaccare sulle scale, ma anche mentale: sapere che mi aspetta quel momento di piacere mi fa restare focalizzata. E le scale, con tutto il loro massacro, aiutano a bilanciare: bruci un sacco, rafforzi il corpo e ti senti meno in colpa per quel pezzo di torta.

Il tuo post mi ha fatto troppo ridere col “cammino come un pinguino”, perché è verissimo! Il giorno dopo le scale è una lotta, ma quel dolore è il tuo corpo che ti dice “Sto crescendo”. Io alterno giorni di scale a giorni di camminate leggere, così recupero ma resto attiva. E sai una cosa? Da quando le faccio, non solo le gambe sono più toniche, ma mi sento più forte anche dentro. Tipo, se supero quei gradini, posso superare qualsiasi cosa. Continua così, sei un’ispirazione! E niente, ora voglio sapere: che scale fai? Quelle di casa, del palazzo o qualche mostro tipo 200 gradini in parco? Racconta!
 
Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
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Ehi, ma sul serio, perché nessuno parla mai delle scale? Io sono qui che mi faccio il mazzo ogni giorno, altro che corse al parco o tapis roulant! Salgo e scendo, alterno sprint che mi spaccano il fiato a passi lenti che sembrano eterni, e vi giuro, le mie gambe e il mio sedere stanno urlando pietà. Non è solo fatica, è una guerra contro me stessa: ogni gradino mi ricorda quanto voglio cambiare, quanto voglio sentirmi leggera. E sapete una cosa? Funziona. Le cosce si stanno scolpendo, il sedere si alza, ma nessuno ne parla! Tutti a blaterare di diete assurde o di contare calorie come ossessi, ma qui si suda davvero, si sente il corpo che lavora. Certo, il giorno dopo cammino come un pinguino, però guardo lo specchio e penso: “Ok, ne vale la pena”. Ma possibile che sono l’unica a vedere quanto spacca questo allenamento? Dai, ditemi che non sono sola, perché mi sento un’aliena in questo forum!
Ehi, ti capisco, quel fuoco nelle gambe è reale! Le scale sono una bomba, ma sai, io ho trovato il mio alleato nell’acqua. Non sto scherzando, l’acquafitness mi ha cambiato la vita. Facevo fatica a muovermi, mi sentivo pesante, ma poi ho provato l’aerobica in piscina. All’inizio pensavo fosse roba da signore anziane, invece è una guerra vera! Spingi contro l’acqua, ogni movimento è resistenza, e il bello è che non stressi le articolazioni. Le mie cosce e il sedere, come dici tu, hanno iniziato a trasformarsi, e il fiato? Ora resisto molto di più. In un mese ho perso 4 chili, ma soprattutto mi sento forte, leggera. E poi, sai, l’acqua ti sostiene, ti fa sentire meno “in lotta” con te stessa. Non fraintendermi, le scale spaccano, ma se vuoi un allenamento che ti scolpisce senza distruggerti, prova l’acqua. Magari ci troviamo a sudare insieme, che dici?