Post-divorzio e stufa dei carboidrati: la mia rivincita con le proteine!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto basta: basta pasta, basta pizza, basta schifezze che mi fanno sentire uno straccio. Ero stufa di guardarmi e vedere solo carboidrati accumulati anni dopo anni di "comfort food". Sapete com’è, ti lasciano e tu ti consoli con un piatto di carbonara. Che stupidaggine.
Ho preso in mano la situazione, perché se mio ex pensa di aver vinto lasciandomi, si sbaglia di grosso. Ho buttato via tutto quello che aveva più di 5 grammi di carboidrati e mi sono buttata sulle proteine come se non ci fosse un domani. Carne, uova, pesce, e sì, anche quelle polveri che sanno di cioccolato ma ti fanno sentire un guerriero. Non sto qui a fare la santarella che mangia solo insalatine, perché non è così: io voglio risultati, non scuse.
All’inizio è stato un inferno, ve lo dico. Crampi, fame, il cervello che urlava "dammi del pane!". Ma poi, dopo un paio di settimane, ho iniziato a vedere il cambiamento. Non solo sulla bilancia – che comunque segna meno 6 chili in due mesi, grazie – ma proprio nello specchio. La pancia si sta ritirando, le cosce non si strofinano più come due prosciutti lasciati al sole. E sapete la cosa più bella? Mi sento forte, non solo fisicamente. Ogni chilo che perdo è un "vai a quel paese" che mando al mio passato.
Non tollero più chi mi dice "ma un pezzo di torta non ti uccide". No, forse non mi uccide, ma mi riporta indietro, e io indietro non ci torno. Le proteine mi stanno salvando, e non parlo solo del corpo: mi sto ricostruendo, pezzo per pezzo. Altro che carboidrati, quelli sono per i deboli. Io ora sono una che si alza, si allena e si guarda allo specchio dicendo "ce la stai facendo". E ce la farò, punto.
 
Ehi, altro che ciao, qua si saluta con un bel "forza" che ci sta tutto! La tua storia mi ha preso in pieno, sai? Quel momento in cui dici "basta" e ti guardi allo specchio con un misto di rabbia e voglia di rivincita lo conosco bene. Anche io ho avuto il mio "addio carboidrati" dopo un periodo schifoso, e ti capisco quando parli di carbonara consolatoria – ci siamo passate tutte, no?

Io però ho trovato la mia salvezza nel cardio, altro che polveri proteiche (anche se, chapeau, ti invidio la forza di volontà!). Quando ho iniziato a correre come una pazza e a buttarmi su HIIT e sessioni di danza sfrenata, è cambiato tutto. Non solo i chili – ne ho persi 8 in tre mesi, mica male – ma proprio l’energia. La pancia che si sgonfia, le gambe che diventano più leggere… e quel sudore che ti fa sentire una guerriera, altro che un piatto di pasta! Ogni corsa è un pugno al passato, ogni salto un "guardami ora".

Ti dico, all’inizio era una tortura: fiatone, dolori, la testa che diceva "ma chi te lo fa fare?". Poi però il corpo si abitua, e ora se non mi muovo sto male. Il cardio mi ha rimesso in piedi, e come te, non torno indietro. La torta? Che si tenga i suoi zuccheri, io scelgo il battito a mille e uno specchio che finalmente mi piace. Forza, continua così – siamo più forti di qualsiasi carboidrato!
 
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Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto basta: basta pasta, basta pizza, basta schifezze che mi fanno sentire uno straccio. Ero stufa di guardarmi e vedere solo carboidrati accumulati anni dopo anni di "comfort food". Sapete com’è, ti lasciano e tu ti consoli con un piatto di carbonara. Che stupidaggine.
Ho preso in mano la situazione, perché se mio ex pensa di aver vinto lasciandomi, si sbaglia di grosso. Ho buttato via tutto quello che aveva più di 5 grammi di carboidrati e mi sono buttata sulle proteine come se non ci fosse un domani. Carne, uova, pesce, e sì, anche quelle polveri che sanno di cioccolato ma ti fanno sentire un guerriero. Non sto qui a fare la santarella che mangia solo insalatine, perché non è così: io voglio risultati, non scuse.
All’inizio è stato un inferno, ve lo dico. Crampi, fame, il cervello che urlava "dammi del pane!". Ma poi, dopo un paio di settimane, ho iniziato a vedere il cambiamento. Non solo sulla bilancia – che comunque segna meno 6 chili in due mesi, grazie – ma proprio nello specchio. La pancia si sta ritirando, le cosce non si strofinano più come due prosciutti lasciati al sole. E sapete la cosa più bella? Mi sento forte, non solo fisicamente. Ogni chilo che perdo è un "vai a quel paese" che mando al mio passato.
Non tollero più chi mi dice "ma un pezzo di torta non ti uccide". No, forse non mi uccide, ma mi riporta indietro, e io indietro non ci torno. Le proteine mi stanno salvando, e non parlo solo del corpo: mi sto ricostruendo, pezzo per pezzo. Altro che carboidrati, quelli sono per i deboli. Io ora sono una che si alza, si allena e si guarda allo specchio dicendo "ce la stai facendo". E ce la farò, punto.
Ehi, ciao, o forse solo un "ehi" perché tanto ci capiamo al volo qui, vero? La tua storia mi ha colpita, sai? Quel tuo "basta" urlato allo specchio lo sento nelle ossa, perché anch’io sono stufa di cedere, ma nel mio caso è la notte che mi frega. Tu hai detto addio ai carboidrati post-divorzio, io invece sto cercando di dire addio a quelle abbuffate assurde che mi faccio quando tutti dormono. Tipo ieri: una manciata di biscotti, poi un cucchiaio di burro d’arachidi direttamente dal barattolo, e alla fine mi guardo e penso "ma chi me lo fa fare?". Però leggerti mi ha dato una scossa, davvero.

Il tuo passaggio alle proteine mi ispira un sacco. Io sto provando a cambiare le mie serate, perché è lì che crollo. Dopo cena, quando la casa è silenziosa, mi parte quel bisogno di riempire il vuoto – non so se è fame o cos’altro, ma finisco sempre con qualcosa in bocca. Però tu mi fai venire voglia di provarci sul serio. Magari potrei prepararmi una di quelle tazze con la polvere proteica al cioccolato che dici tu, qualcosa che mi tenga impegnata e non mi lasci con la voglia di sbranare mezzo frigo. Hai qualche trucco per resistere a quei momenti in cui il cervello ti implora "solo un boccone"? Perché io a volte mi sento proprio una schiava di quel richiamo.

I tuoi risultati sono pazzeschi, comunque – meno 6 chili in due mesi! E non è solo il numero, è quel "mi sento forte" che scrivi. Lo voglio anch’io. La notte mi fa sentire debole, come se perdessi ogni controllo, ma forse se cambio quello che faccio prima di dormire, tipo una routine nuova, potrei riprendermi un po’ di potere. Sto pensando di provare con qualcosa di semplice, tipo una tisana e una porzione di yogurt greco con un po’ di cacao amaro, invece di buttarmi sui crackers come un avvoltoio. Che ne pensi? Tu come hai fatto a tenere duro all’inizio, con quei crampi e quella fame da lupi?

E poi, quel "vai a quel paese" al passato… mi ci ritrovo troppo. Ogni volta che cedo di notte, è come se dessi ragione a quella parte di me che non crede che posso farcela. Ma tu mi stai dimostrando che si può, che si può ricostruire tutto, un passo alla volta. Le proteine come alleate, eh? Mi piace. Magari questa stagione, con l’autunno che arriva e le serate più lunghe, è il momento giusto per provarci sul serio. Grazie per aver condiviso, mi hai acceso una lampadina. Forza, continua così – e io provo a starti dietro, almeno un po’!
 
Ehi, cavolo, leggerti è stato come prendere un pugno nello stomaco, ma di quelli che ti svegliano! Quel tuo “basta” allo specchio mi ha fatto quasi urlare “sì, esatto!” perché anch’io sono in quella fase in cui sto cercando di mollare il colpo con le schifezze. Non è un divorzio a spingermi, ma il dottore che mi ha guardato negli occhi e detto: “Se vai avanti così, tra diabete e pressione alta ti giochi tutto”. E lì ho capito che non potevo più fare finta di niente.

Le tue proteine mi stanno dando un’ispirazione assurda. Io sono partito più soft, sai? Niente addii drastici ai carboidrati – anche perché senza un piatto di riso mi sento perso – ma sto cercando di bilanciare. Più uova, pollo, pesce, e sì, ho preso pure una di quelle polveri proteiche, gusto vaniglia, che non è male. Però tu parli di forza, di guardarti allo specchio e sentirti una guerriera, e io lo voglio da matti. Prima mi sentivo sempre stanco, con il fiatone dopo due scale, e ora che ho perso 4 chili in un mese e mezzo mi sembra di respirare meglio, di muovermi senza quel peso che mi schiacciava. Non è solo la bilancia, è proprio il corpo che dice “grazie”.

Quei momenti di fame assassina di cui parli, li conosco bene. All’inizio pure io avevo il cervello che mi urlava “pane, pasta, qualcosa, subito!”. Il trucco che ha funzionato per me? Tenermi occupato. Tipo, mi preparo una tazza di tisana – niente di fancy, eh, roba da supermercato – e mi metto a guardare un video o a sistemare qualcosa in casa. Se sto con le mani ferme, è la fine. Tu come hai fatto a non cedere? Perché quella tua grinta mi serve come una spinta.

E quel “non torno indietro” che scrivi… accidenti, mi ci vedo. Ogni chilo perso è un pezzo di me che riprendo in mano, un calcio a quella versione di me che si nascondeva dietro “ma sì, un biscotto non cambia niente”. Cambia eccome, invece. Sto iniziando a sentirmi meno un paziente e più una persona, sai? Grazie per aver buttato lì la tua storia, mi hai fatto venir voglia di spingere ancora di più. Dai, continua a spaccare – e io provo a non mollare!
 
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Ehi, che dire, il tuo racconto mi ha colpita dritto al cuore! Sono in una fase di stallo tremenda, sai? Da settimane il peso non si muove, nonostante stia spingendo con le proteine e tenendo a bada i carboidrati. Però leggerti mi ha fatto pensare che forse devo cambiare qualcosa di piccolo ma furbo. Tipo, sto provando a inserire più alimenti che saziano senza pesare, come una manciata di mandorle o semi di chia nel mio yogurt greco. Non so, tu hai qualche trucco per quei momenti in cui la bilancia ti fa arrabbiare? La tua energia mi sta dando una bella carica, continua così!
 
Ehi, che bello sentirti così carica! Guarda, quando la bilancia si blocca, io punto tutto sul separare bene i nutrienti: mai mischiare proteine e carboidrati nello stesso pasto, sai? Tipo, se mangi yogurt greco con mandorle, tienilo solo proteico e lascia i semi di chia per un altro momento con qualcosa di leggero, come una mela. Prova così, vedrai che il corpo riparte! Dai, non mollare, hai una grinta pazzesca!
 
Ehi, che bello sentirti così carica! Guarda, quando la bilancia si blocca, io punto tutto sul separare bene i nutrienti: mai mischiare proteine e carboidrati nello stesso pasto, sai? Tipo, se mangi yogurt greco con mandorle, tienilo solo proteico e lascia i semi di chia per un altro momento con qualcosa di leggero, come una mela. Prova così, vedrai che il corpo riparte! Dai, non mollare, hai una grinta pazzesca!
Ehi, che energia che trasmetti! Sai, io invece sto andando a mille coi WOD al box di CrossFit: ieri ho chiuso un complex con thruster e burpees in 12 minuti, e oggi mi sento un leone! La bilancia magari rallenta, ma la forza e la resistenza schizzano alle stelle. Prova a buttarti su qualcosa di intenso e veloce, vedrai che sblocca tutto! Sempre un piacere leggerti, continua così!
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto basta: basta pasta, basta pizza, basta schifezze che mi fanno sentire uno straccio. Ero stufa di guardarmi e vedere solo carboidrati accumulati anni dopo anni di "comfort food". Sapete com’è, ti lasciano e tu ti consoli con un piatto di carbonara. Che stupidaggine.
Ho preso in mano la situazione, perché se mio ex pensa di aver vinto lasciandomi, si sbaglia di grosso. Ho buttato via tutto quello che aveva più di 5 grammi di carboidrati e mi sono buttata sulle proteine come se non ci fosse un domani. Carne, uova, pesce, e sì, anche quelle polveri che sanno di cioccolato ma ti fanno sentire un guerriero. Non sto qui a fare la santarella che mangia solo insalatine, perché non è così: io voglio risultati, non scuse.
All’inizio è stato un inferno, ve lo dico. Crampi, fame, il cervello che urlava "dammi del pane!". Ma poi, dopo un paio di settimane, ho iniziato a vedere il cambiamento. Non solo sulla bilancia – che comunque segna meno 6 chili in due mesi, grazie – ma proprio nello specchio. La pancia si sta ritirando, le cosce non si strofinano più come due prosciutti lasciati al sole. E sapete la cosa più bella? Mi sento forte, non solo fisicamente. Ogni chilo che perdo è un "vai a quel paese" che mando al mio passato.
Non tollero più chi mi dice "ma un pezzo di torta non ti uccide". No, forse non mi uccide, ma mi riporta indietro, e io indietro non ci torno. Le proteine mi stanno salvando, e non parlo solo del corpo: mi sto ricostruendo, pezzo per pezzo. Altro che carboidrati, quelli sono per i deboli. Io ora sono una che si alza, si allena e si guarda allo specchio dicendo "ce la stai facendo". E ce la farò, punto.
Ehi, capisco bene quella voglia di rivincita, ci sono passata anch’io! Però, sai, invece di chiudermi in palestra o contare ogni grammo di proteine, ho trovato il mio equilibrio con i lunghi trekking in montagna. Porto uno zaino con qualche manciata di mandorle e noci – energia pura, senza schifezze – e cammino per giorni interi. Non solo perdo peso (i chili scendono senza che me ne accorga), ma mi sento più forte, dentro e fuori. La natura ti resetta, altro che carboidrati o polverine! Prova un weekend tra i boschi, vedrai che differenza.
 
Ehi, ciao guerriera delle proteine! O forse no, magari oggi ti saluto con un bel “forza, che sei un uragano!” perché, caspita, la tua storia mi ha colpito dritto al cuore. Quel tuo “basta” gridato allo specchio lo sento fin qui, e sai una cosa? Ti capisco eccome. Dopo il divorzio è come se il mondo ti crollasse addosso, e i carboidrati sembrano gli unici amici fedeli… ma poi ti guardi e capisci che non sono amici, sono catene. Brava, hai preso il tuo destino in mano e l’hai ribaltato come un tavolo da picnic!

Io però ti lancio un’idea diversa, un po’ selvaggia forse, ma ascoltami. Hai mai sentito parlare di Wim Hof? Quel pazzo olandese che si tuffa nei laghi ghiacciati e respira come se dovesse conquistare il mondo? Ecco, io sono una fan sfegatata del suo metodo: freddo e respiro, un duo che ti trasforma dentro e fuori. Non sto dicendo di mollare le tue proteine – ci mancherebbe, continua a costruire quei muscoli da guerriera! – ma prova a infilarci un po’ di questa magia. Ti spiego come funziona e perché potrebbe essere la tua arma segreta per questa rivincita.

Prima il respiro: si tratta di inspirare profondo, espirare leggero, per cicli di 30-40 volte, e poi trattenere il fiato. Sembra strano, ma è come accendere un fuoco dentro di te. Il metabolismo schizza alle stelle, bruci calorie anche solo stando lì a respirare sul divano! E poi c’è il freddo: docce gelate o, se ti va di esagerare, un tuffo in una vasca con ghiaccio. Non sto scherzando, il freddo ti scolpisce. Non solo accelera il metabolismo – ciao ciao, grassi ostinati – ma ti dà una botta di energia che nemmeno il tuo ex potrebbe spegnere. È scientifico: il tuo corpo attiva il grasso bruno, quello “buono”, per scaldarsi, e puff, ti ritrovi a bruciare calorie come un forno.

Ma non è solo una questione di chili. Parli di forza, di guardarti allo specchio e sentirti potente, no? Ecco, il metodo Wim Hof ti dà proprio questo. Il freddo ti insegna a resistere, a non cedere, a dire “io comando, non il mio cervello che urla per una pizza”. E il respiro? Ti calma lo stress, quella bestia nera che dopo un divorzio ti mangia viva. Io l’ho provato sulla mia pelle: dopo settimane di docce fredde e respirazione, non solo ho perso qualche chilo, ma mi sento una leonessa. Altro che comfort food, qui si tratta di comfort mentale!

Tu che sei già una tosta con le tue proteine, pensa a cosa potresti fare aggiungendo questo. Immaginati: muscoli definiti, pancia che si ritira ancora di più, e una grinta che spacca tutto. Non serve andare in palestra o contare fibre come un matematico – qui si tratta di usare il tuo corpo e la tua mente come un’arma. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di dire “io mi tuffo nel freddo
 
Ciao cara, o forse oggi ti dico “anima forte, continua così!” perché leggerti mi ha scaldato il cuore. La tua rivincita con le proteine è una meraviglia, e quel tuo spirito da guerriera mi ispira proprio. Sai, a una certa età – sì, sono una pensionata che cerca di tenersi in forma – il corpo sembra fare i capricci, rallentare tutto, e il divorzio non aiuta di certo. Anche io ho avuto i miei giorni di pasta consolatoria, ma come te ho detto “basta” e ho cercato una strada diversa.

Il metodo Wim Hof di cui parli mi incuriosisce tantissimo! Quel respiro profondo e il freddo… oddio, solo a pensarci mi viene un brivido, ma mi fido di te. Io, con le mie articolazioni che ogni tanto protestano, cerco sempre qualcosa di gentile per il corpo, e questo sembra un’idea da provare piano piano. Le proteine le adoro – un bel petto di pollo o un uovo sodo mi fanno sentire ancora forte – ma hai ragione, forse aggiungere un po’ di “magia” potrebbe dare una spinta in più. Le docce fredde mi spaventano un po’, lo ammetto, però potrei iniziare con un minuto, no? Chissà, magari il mio metabolismo si sveglia dal suo pisolino!

E poi, quel che dici sulla forza mentale mi colpisce proprio. Dopo anni di alti e bassi, guardarsi allo specchio e sentirsi viva, non solo “sopravvissuta”, è un regalo enorme. Io non sono una da tuffi nel ghiaccio – ci vuole coraggio! – ma il respiro lo provo di sicuro. Magari mentre sono in cucina, tra una tisana e un pensiero al passato che non mi pesa più. Grazie per il tuo racconto, mi hai dato un’idea nuova per coccolarmi e rimettermi in gioco. Continua così, sei un uragano di energia, e io ti seguo con il mio passetto da pensionata!
 
Ehi, “anima forte”, ti leggo e mi viene quasi da sbuffare, perché qui il corpo sembra proprio non voler collaborare! Hai ragione, dopo il divorzio è facile buttarsi sui carboidrati, ma anch’io sto cercando di svegliarmi da questo torpore. Il tuo entusiasmo per le proteine mi fa venire voglia di provarci sul serio, però non chiedermi di esagerare: un pollo grigliato mi va benissimo, ma non sono ancora pronta per chissà quali rivoluzioni.

Il metodo Wim Hof che citi… guarda, solo a sentirne parlare mi si gela il sangue. Respirare profondo, ok, ci posso provare, magari mentre aspetto che il caffè sia pronto, ma le docce fredde? Non scherziamo, il mio metabolismo sarà pure lento, ma non lo torturo così! Dici che dà una spinta, e ti credo, però io parto con calma, non ho tutta questa fretta di sentirmi una guerriera.

Sulla forza mentale hai centrato il punto, però. Basta guardarsi allo specchio e sentirsi un relitto, voglio anch’io quel pizzico di vita in più. Il tuo racconto mi ha dato uno spunto, ma non aspettarti che diventi una fanatica del ghiaccio. Magari provo il respiro, vediamo se riesco a smuovere qualcosa senza congelarmi. Grazie comunque, mi hai fatto venir voglia di non mollare, anche se a modo mio!
 
Ehi, capisco benissimo quel senso di torpore che descrivi, sai? Dopo il divorzio anch’io mi sono ritrovata a fissare il piatto di pasta come se fosse l’unico amico rimasto, ma poi ho scoperto che cambiare aria – e compagnia – può fare miracles. Non fraintendermi, il pollo grigliato è un ottimo inizio, non serve mica strafare con chissà quali rivoluzioni proteiche. Io stessa sono partita piano, magari con un po’ di yogurt greco al mattino, e già mi sentivo meno “relitto”, come dici tu.

Sulle docce fredde ti do ragione, pure a me viene la pelle d’oca solo a pensarci! Però il respiro profondo è un’altra storia, lo faccio spesso prima di andare a lezione di zumba, e ti giuro che mi dà una carica che non ti aspetti. Non è da fanatici, è più un trucco per svegliarsi dentro, senza bisogno di ghiaccio o robe estreme. Magari provalo mentre sei lì col tuo caffè, tanto per vedere com’è.

Io invece ti racconto questo: da quando ho iniziato i corsi di gruppo, tipo pilates o anche qualche serata di boxe, è come se il corpo si fosse ricordato di essere vivo. Non è solo per i muscoli, è proprio lo spirito di squadra che ti tira su. Quando sei lì, sudata, con gli altri che magari ridono o si lamentano insieme a te, ti senti meno sola contro quel maledetto specchio. Non sto dicendo che devi buttarti domani in un corso di kickboxing, eh, ma magari cerca qualcosa di tranquillo vicino casa, tipo un gruppo di zumba con un insegnante che non ti fa sentire fuori posto. All’inizio ero timidissima, ma poi ho visto che nessuno giudica, siamo tutti lì per muoverci e basta.

Il tuo “a modo mio” mi piace un sacco, perché è vero, ognuno ha il suo ritmo. Io ho trovato il mio nelle lezioni con gli altri, tu magari lo trovi col respiro o con quel pollo grigliato. L’importante è non mollare, no? Se vuoi, fammi sapere come va, mi fa piacere sapere che non sono l’unica a combattere con quel torpore! Forza, che un passo alla volta si arriva lontano.
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Dopo il divorzio mi sono guardata allo specchio e ho detto basta: basta pasta, basta pizza, basta schifezze che mi fanno sentire uno straccio. Ero stufa di guardarmi e vedere solo carboidrati accumulati anni dopo anni di "comfort food". Sapete com’è, ti lasciano e tu ti consoli con un piatto di carbonara. Che stupidaggine.
Ho preso in mano la situazione, perché se mio ex pensa di aver vinto lasciandomi, si sbaglia di grosso. Ho buttato via tutto quello che aveva più di 5 grammi di carboidrati e mi sono buttata sulle proteine come se non ci fosse un domani. Carne, uova, pesce, e sì, anche quelle polveri che sanno di cioccolato ma ti fanno sentire un guerriero. Non sto qui a fare la santarella che mangia solo insalatine, perché non è così: io voglio risultati, non scuse.
All’inizio è stato un inferno, ve lo dico. Crampi, fame, il cervello che urlava "dammi del pane!". Ma poi, dopo un paio di settimane, ho iniziato a vedere il cambiamento. Non solo sulla bilancia – che comunque segna meno 6 chili in due mesi, grazie – ma proprio nello specchio. La pancia si sta ritirando, le cosce non si strofinano più come due prosciutti lasciati al sole. E sapete la cosa più bella? Mi sento forte, non solo fisicamente. Ogni chilo che perdo è un "vai a quel paese" che mando al mio passato.
Non tollero più chi mi dice "ma un pezzo di torta non ti uccide". No, forse non mi uccide, ma mi riporta indietro, e io indietro non ci torno. Le proteine mi stanno salvando, e non parlo solo del corpo: mi sto ricostruendo, pezzo per pezzo. Altro che carboidrati, quelli sono per i deboli. Io ora sono una che si alza, si allena e si guarda allo specchio dicendo "ce la stai facendo". E ce la farò, punto.
Ehi, leggendo il tuo post mi sono rivista così tanto che quasi mi sembrava di guardarmi allo specchio di un anno fa. Dopo il divorzio anch’io ho avuto quel momento in cui ho detto “basta, ora cambio tutto”. Non era solo per il peso, sai? Era proprio per riprendermi me stessa, per smettere di sentirmi come se fossi un’ombra di quella che ero. Il tuo “vai a quel paese” al passato? Lo sento forte, credimi.

Anch’io ho mollato i carboidrati, o almeno ci ho provato. All’inizio era una guerra: il profumo del pane appena sfornato mi faceva quasi piangere, e giuro che sognavo lasagne di notte. Però, come te, ho puntato sulle proteine. Non sono una fanatica delle polverine, ma un bel piatto di pollo grigliato o del salmone con un po’ di verdure mi fa sentire come se stessi costruendo qualcosa di nuovo, non solo un corpo diverso. E poi, diciamocelo, dopo un po’ ti accorgi che non hai più quella stanchezza pesante, quella che ti faceva crollare sul divano dopo due cucchiai di pasta.

La cosa che mi sta sorprendendo di più, però, è come cambia il modo in cui ti muovi. Non so se anche tu lo stai notando, ma da quando ho iniziato ad allenarmi con qualche peso e a mangiare più proteine, sento i muscoli che rispondono diversamente. Tipo, salire le scale non è più una fatica, e quando mi siedo o mi alzo, sento che il corpo è più… compatto, ecco. Non voglio sembrare vanitosa, ma ogni tanto mi giro di lato allo specchio e penso “ehi, qualcosa sta cambiando là dietro”. Non è solo una questione di bilancia, è proprio quella sensazione di essere più forte, più definita.

Perdere 6 chili in due mesi è una vittoria pazzesca, complimenti! Io sono a meno 4 in tre mesi, ma non mi lamento: ogni passo avanti è un pezzo di me che riconquisto. E hai ragione, non si tratta solo del corpo. Ogni allenamento, ogni piatto di proteine che scelgo invece di un cornetto, è come dire a me stessa che valgo di più di quello che il mio ex pensava di me. Non so te, ma io a volte immagino la sua faccia se mi vedesse ora, e mi scappa da ridere.

La cosa dei commenti tipo “un pezzo di torta non ti uccide” mi fa uscire di testa. La gente non capisce che non è solo una torta, è tutto quello che rappresenta: il tornare indietro, il cedere, il lasciarsi andare. Io non voglio più essere quella persona. Certo, ogni tanto sgarro, non sono un robot, ma poi torno subito in carreggiata. Le proteine, gli allenamenti, il sentirmi più forte: è tutto parte di un progetto più grande, no? Ricostruire noi stesse, come hai detto tu.

Continua così, davvero. Leggerti mi ha dato una carica in più per affrontare la settimana. E tu, dimmi, come ti stai sentendo ora? Noti anche tu quel pizzico di orgoglio quando ti guardi allo specchio?