Prepararmi per la prossima foto senza cedere: ma quanto è dura resistere!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. Sono nel pieno della preparazione per la prossima fotosesione e, ragazzi, sto impazzendo. Mancano due settimane, e il pensiero di mettermi davanti all’obiettivo mi fa tremare le gambe. Non è solo questione di come esco in foto, ma di cosa vedo io nello specchio ogni giorno. Mi serve quel clic della macchina fotografica per dirmi “ehi, stai andando avanti”, ma la strada per arrivarci è un inferno.
Sto tenendo duro con la dieta, niente schifezze, niente sgarri, e soprattutto sto lontana da qualsiasi bicchiere che possa tentarmi – sapete di cosa parlo, vero? Quella roba che ti rilassa un attimo e poi ti frega tutto il lavoro fatto. Ma è una lotta continua. Oggi ho avuto una giornata schifosa al lavoro, e la testa mi diceva “molla, chi te lo fa fare?”. Mi sono dovuta quasi incatenare al divano per non cedere. Qualcuno mi capisce? Come fate voi a non perdere la brocca quando tutto sembra contro?
Le foto sono la mia ancora, davvero. L’ultima volta che ho visto i progressi, mi sono sentita invincibile per tipo cinque minuti. Ma ora? Ora mi sembra di essere a un passo dal buttare tutto all’aria. Peso ogni grammo di quello che mangio, conto i passi, mi alleno fino a crollare, eppure la bilancia non si muove come vorrei. È frustrante da morire. Mi dico che devo resistere, che la fotosesione è vicina e che ne varrà la pena, ma la testa a volte va per conto suo.
Non so, forse sto esagerando, forse sono solo stanca. Però scrivere qui mi aiuta a non esplodere. Se avete un trucco per tenere a bada questi momenti no, ditemelo, vi prego. Ho bisogno di arrivare a quel giorno con qualcosa da mostrare, non solo chili persi, ma anche un po’ di sanità mentale. Dai, datemi una mano!
 
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? Anche io sono nella tua stessa barca, con un bimbo piccolo che mi occupa tutto il giorno e la voglia di guardarmi allo specchio senza storcere il naso. La tua fotosesione è un obiettivo forte, e si sente quanto ci tieni, ma cavolo, hai ragione: resistere è durissimo. Io pure ho giornate in cui vorrei solo aprire il frigo e lasciarmi andare, soprattutto quando il piccolo piange e non dormo da due giorni.

Il tuo “incatenarti al divano” mi ha fatto quasi ridere, perché faccio qualcosa di simile: mi metto a pulire casa come una forsennata pur di non pensare al cioccolato nascosto in dispensa. Non so se hai tempo per queste cose con il lavoro e tutto il resto, ma a me aiuta a tenere la testa occupata. La bilancia che non si muove poi è una pugnalata, ti giuro, pure io peso tutto e conto i passi, ma a volte sembra inutile. Però sai cosa? Quei cinque minuti di “invincibilità” di cui parli li ho provati anch’io, quando ho infilato un paio di jeans che non mi entravano da mesi. È poco, ma è benzina per andare avanti.

Un trucco che uso quando sto per cedere è bere un tè caldo, di quelli forti, tipo un earl grey, che mi dà una botta di energia e mi riempie lo stomaco per un po’. Non è la soluzione a tutto, ma mi salva dal buttarmi sul primo snack che trovo. E poi, scrivendo qui come fai tu, mi sfogo e non mi sento sola. Dai, tieni duro, due settimane passano in fretta e quella foto sarà il tuo premio. Fammi sapere come va, ok? Siamo in tante a remare nella stessa direzione!
 
Cavolo, leggerti è come guardarmi allo specchio! Anche io con il mio coach online sto lottando per non cedere, e ti giuro, la voglia di aprire quella dispensa è una battaglia quotidiana. Il bello del coaching a distanza è che il mio trainer mi tiene d’occhio anche se sono a chilometri di distanza, con piani alimentari super precisi e check settimanali che mi fanno sentire “sotto controllo”. Tipo, ieri mi ha mandato un messaggio per ricordarmi di puntare su cibi proteici per sentirmi sazia più a lungo, e sto provando a infilare più pollo e legumi ovunque. Funziona, sai? Riempie e tiene a bada la fame nervosa.

Il lato tosto, però, è che a volte mi sento un po’ sola senza un gruppo “fisico” con cui condividere. Le videochiamate col nutrizionista sono utili, ma non è come chiacchierare di persona. E la bilancia? Una tortura quando non si muove, anche se il coach dice che sto mettendo su muscoli. Boh, ci credo sulla fiducia. Il tuo trucco del tè caldo me lo segno, sembra una genialata per distrarmi. Dai, resistiamo insieme per quella foto, che poi ci guarderemo e diremo “ne è valsa la pena”. Tu come stai tenendo botta? Racconta!
 
Ehi, che viaggio che stai facendo, sembra di leggere una pagina del mio diario di qualche anno fa! La tua lotta con la dispensa la capisco fin troppo bene, è come se quel pacchetto di biscotti ti chiamasse per nome, vero? Ti dico, quando ho iniziato il mio percorso, avevo 25 chili da buttare giù, e la fame nervosa era il mio peggior nemico. Il coaching online è una manna dal cielo, no? Quei piani alimentari precisi e i check settimanali sono come un faro nella nebbia. Il tuo trucco dei cibi proteici è azzeccato: io vivevo di pollo, ceci e albumi, e ancora oggi sono la mia ancora di salvezza quando sento quel buco allo stomaco che non è fame vera, ma solo voglia di sgranocchiare.

Sul sentirsi soli, ti capisco a pieno. Anche io all’inizio mi sentivo un po’ isolata, senza un gruppo in carne e ossa con cui sfogarmi. Le videochiamate aiutano, ma vuoi mettere una chiacchierata davanti a un caffè? Però sai cosa mi ha salvato? Crearmi una routine che mi facesse sentire “in compagnia” di me stessa. Tipo, mi sono fissata con esercizi per il core, roba che mi facesse sentire il corpo attivo e forte, senza ossessionarmi con la bilancia. Non parlo di chissà cosa, ma esercizi di respirazione e contrazione addominale, che mi davano una sensazione di controllo e mi distraevano dalle voglie. È come dire al tuo stomaco: “Ehi, sto lavorando su di me, dammi tregua!”. Non è proprio il vacuum, ma ci siamo vicini, e ti giuro che mi ha aiutato a sentirmi più centrata, soprattutto nei giorni in cui la bilancia sembrava prendermi in giro.

La bilancia, che incubo! Il tuo coach ha ragione, i muscoli pesano, e a volte il corpo cambia anche se i numeri non si muovono. Io mi facevo delle foto ogni mese, non solo per la “foto finale”, ma per vedere i progressi che la bilancia non raccontava. Tipo, la pancia più piatta, le braccia più definite. Piccole vittorie che ti tengono su. Per la fame nervosa, oltre al tè caldo (che è una bomba, vero?), prova a tenere una bottiglia d’acqua aromatizzata con limone o cetriolo sempre a portata di mano. Sorseggiare mi aiutava a tenere le mani occupate e la testa lontana dalla dispensa.

Tieni botta, che stai andando alla grande! La foto sarà solo la ciliegina sulla torta, ma il vero premio è come ti sentirai. Raccontami, quali sono i tuoi trucchi per non cedere? E come gestisci quei momenti in cui la motivazione fa ciao ciao con la manina? Forza, siamo in questa battaglia insieme!