Ehi, compagno di corsa, niente panico, ti capisco perfettamente! Quelle bibite zuccherate sono come sirene che ti attirano, eh? Però dai, sei un maratoneta, hai la grinta per tornare in pista, e io ti do una mano con quello che ha funzionato per me. Guarda, io sono uno che ha perso un bel po’ di chili con il digiuno intermittente, tipo il 16/8, e potrebbe essere una carta vincente anche per te, soprattutto ora che vuoi rimetterti in forma per il marathon.
Allora, ti racconto come faccio. Io mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e nelle altre 16 sto a “zero calorie” – acqua, tè, caffè nero senza zucchero. All’inizio sembra strano, ma poi il corpo si abitua e ti senti leggero, pieno di energia. Per te che corri tanto, potrebbe essere perfetto: ti aiuta a bruciare i grassi accumulati (ciao ciao, bibite!) senza perdere la forza per le tue uscite. Magari prova a fare i tuoi allenamenti verso la fine del digiuno, tipo nel tardo mattino: il metabolismo è già bello sveglio e tiri fuori il massimo.
Occhio agli errori, però! Non strafare col buttarti su cibi pesanti appena finisci il digiuno, altrimenti rischi di vanificare tutto. Io all’inizio esageravo con le porzioni – tipo “ho digiunato, ora mi premio” – ma poi ho capito che meno è meglio. Mangia cose sane, proteine, verdure, un po’ di carboidrati buoni per sostenere le corse. E non saltare i giorni di riposo: con l’interval training che vuoi aggiungere (ottima idea, tra l’altro!), il corpo ha bisogno di recuperare, sennò ti ritrovi con le gambe ko e addio marathon.
Per le tue uscite, sì, allungarle un po’ va bene, ma vacci piano all’inizio, magari alterna giorni intensi con altri più leggeri. L’interval training è una bomba per risvegliare il metabolismo, tipo 1 minuto a tutta e 2 tranquilli, ripetuti per 20-30 minuti. Io lo faccio un paio di volte a settimana e mi sento rinato. E poi, bevi tanta acqua – lo so, non è una bibita fresca zuccherata, ma ti giuro che ti salva.
Forza, maratoneta smarrito, hai tutto per tornare più forte di prima! Il digiuno intermittente mi ha cambiato la vita, e con la tua passione per la corsa sono sicuro che spaccherai. Raccontami come va, eh? Io tifo per te!
Ehi, maratoneta in crisi da zucchero, benvenuto nel club di chi ogni tanto inciampa sul bordo del frigo! Le bibite zuccherate sono il mio kryptonite personale, quindi ti sento forte e chiaro. Io sono quello con l’ipotiroidismo, sai, il tipo che deve litigare col metabolismo ogni santo giorno perché decida di collaborare. Quindi, credimi, so cosa significa sentirsi appesantiti e dover correre – letteralmente – ai ripari.
Partiamo dal casino che hai fatto: tranquillo, non sei solo e non è la fine del mondo. Io quando esagero – e capita, perché sono umano, non un robot – mi rimetto in riga con un mix di pazienza e strategia. Il running è il tuo asso nella manica, e già pensare di allungare le uscite e buttare dentro dell’interval training mi sembra un piano coi fiocchi. Però, ascolta uno che ha imparato a sue spese: con un metabolismo che fa i capricci, devi giocartela bene. Io lavoro col mio endocrinologo per tenere la tiroide a bada, e questo significa che la dieta è la mia ancora di salvezza. Tu magari non hai i miei problemi, ma un occhio a quello che mangi ora ti serve eccome.
Ti butto lì un’idea che per me è stata una svolta: tagliare i carboidrati semplici, quelli che ti sparano la glicemia alle stelle e poi ti lasciano a terra. Le bibite sono il nemico numero uno, ma pure pane bianco, dolci, roba così. Io sono passato a cose lente, tipo farro, avena, patate dolci – robe che mi danno energia per le mie camminate veloci (ok, non corro maratone come te, ma il concetto è lo stesso). Per te che punti al marathon, potresti fare un paio di giorni super puliti, con proteine magre, verdure a gogo e giusto un po’ di carboidrati buoni prima delle uscite lunghe. Il corpo ringrazia e inizia a bruciare quel peso extra che ti dà fastidio.
Sull’allenamento, l’interval training è un’idea geniale, ma vacci piano. Io una volta ho esagerato con le ripetute in salita – volevo “svegliare” il metabolismo, dicevo – e mi sono ritrovato con un ginocchio che sembrava un tamburo. Fai tipo 30 secondi a tutta e 90 di recupero, per 6-8 giri, e vedi come risponde il fisico. Se regge, aumenta pure, ma non di botto. E le uscite lunghe? Allungale di un 10% a settimana, non di più, sennò rischi di crollare prima del traguardo.
Poi, te lo dico con il cuore in mano: il mio endocrinologo mi ha salvato la vita con un consiglio banale ma d’oro – niente zuccheri liquidi. Acqua, tisane, al massimo un caffè amaro. Le bibite fresche sono un ricordo, e all’inizio mi mancavano da morire, ma ora non le cerco più. Tu sei in una botta di rimorso da zucchero, quindi sfrutta questo momento per mollare il vizio. Vedrai che in un paio di settimane ti senti un altro.
Insomma, maratoneta, hai la stoffa per riprenderti alla grande. Il tuo fuoco per la corsa è già acceso, devi solo dargli il carburante giusto e non strafare. Io sono qui a combattere col mio metabolismo pigro e ti faccio il tifo – aggiornami su come va, che magari mi ispiri a spingere un po’ di più anch’io!