Ragazzi, ho esagerato con le bibite zuccherate... come torno in pista per il prossimo marathon?

daily_menu

Membro
6 Marzo 2025
105
9
18
Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto" stavolta! Ragazzi, confesso che ho fatto un disastro: ultimamente mi sono lasciato andare con le bibite zuccherate, quelle belle fresche che ti chiamano dal frigo dopo una giornata lunga. Ora mi sento appesantito, e con il prossimo marathon che si avvicina mi sto proprio pentendo. Voi come fate a rimettervi in carreggiata? Io di solito punto tutto sul running, per me le lunghe corse sono il top per bruciare e stare in forma, ma ora mi sa che devo recuperare terreno. Sto pensando di allungare un po’ le uscite settimanali e magari aggiungere qualche interval training per dare una svegliata al metabolismo. Qualche consiglio per non strafare e evitare infortuni? Grazie, mi sento un po’ un maratoneta smarrito!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto" stavolta! Ragazzi, confesso che ho fatto un disastro: ultimamente mi sono lasciato andare con le bibite zuccherate, quelle belle fresche che ti chiamano dal frigo dopo una giornata lunga. Ora mi sento appesantito, e con il prossimo marathon che si avvicina mi sto proprio pentendo. Voi come fate a rimettervi in carreggiata? Io di solito punto tutto sul running, per me le lunghe corse sono il top per bruciare e stare in forma, ma ora mi sa che devo recuperare terreno. Sto pensando di allungare un po’ le uscite settimanali e magari aggiungere qualche interval training per dare una svegliata al metabolismo. Qualche consiglio per non strafare e evitare infortuni? Grazie, mi sento un po’ un maratoneta smarrito!
Ehi, un saluto a te che stai lottando con le bollicine tentatrici! Ti capisco benissimo, quelle bibite zuccherate sono subdole, ti seducono quando sei stanco e poi ti lasciano con quel senso di pesantezza. Anch’io sto seguendo un percorso con un coach online e un dietologo a distanza, quindi provo a darti qualche spunto basato sulla mia esperienza, visto che pure io ogni tanto “sforo” e poi cerco di rientrare nei binari.

Prima di tutto, complimenti per la voglia di rimetterti in pista per il marathon, è già un bel segnale! Il tuo piano di allungare le uscite e inserire interval training mi sembra una gran bella idea: le lunghe corse aiutano a bruciare e ritrovare il ritmo, mentre gli intervalli possono davvero dare una scossa al metabolismo. Io, per esempio, ho notato che alternare ritmi diversi mi fa sentire più leggero e scattante, però il mio coach mi ha insegnato a non esagerare con i cambi improvvisi, soprattutto se il corpo è un po’ appesantito. Magari parti con sessioni più brevi di interval training, tipo 20-30 minuti, e vedi come risponde il fisico.

Un plus dell’online coaching è che il mio trainer mi segue passo passo: gli mando i miei tempi e come mi sento dopo ogni corsa, e lui mi aggiusta il programma per non strafare. Ti consiglio di tenere d’occhio i segnali del corpo, tipo indolenzimenti strani o stanchezza eccessiva, perché con il marathon in vista gli infortuni sono l’ultima cosa che vuoi. Il dietologo invece mi ha fatto una ramanzina sulle bibite zuccherate – pure io ci casco ogni tanto – e mi ha suggerito di sostituirle con acqua aromatizzata naturally, tipo con limone o cetriolo. Non è la stessa cosa, lo so, ma dopo un po’ ti abitui e ti senti meno gonfio.

Un altro trucco che sto provando è pianificare i “peccati” zuccherati: se so che mi aspetta una giornata pesante, mi tengo una bibita come premio, ma poi il giorno dopo corro più a lungo o aggiungo qualche esercizio a corpo libero. Il coach dice che così si bilancia il tutto senza sensi di colpa. Tu magari potresti provare a fare una settimana “detox” dalle bibite, aumentando l’acqua e puntando su cibi leggeri ma energetici – tipo avena, frutta fresca o pollo grigliato – per dare una spinta in più alle tue corse.

Il lato negativo del coaching online? A volte manca quel confronto diretto, tipo guardarsi negli occhi e farsi motivare sul posto. Però il bello è che hai sempre qualcuno che ti risponde, anche se sei in crisi a mezzanotte! Se hai modo, prova a chiedere consiglio a un esperto sul tuo piano di allenamento, così eviti di spingerti troppo e ti prepari al marathon senza intoppi. Forza, maratoneta smarrito, ce la fai a tornare in carreggiata!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto" stavolta! Ragazzi, confesso che ho fatto un disastro: ultimamente mi sono lasciato andare con le bibite zuccherate, quelle belle fresche che ti chiamano dal frigo dopo una giornata lunga. Ora mi sento appesantito, e con il prossimo marathon che si avvicina mi sto proprio pentendo. Voi come fate a rimettervi in carreggiata? Io di solito punto tutto sul running, per me le lunghe corse sono il top per bruciare e stare in forma, ma ora mi sa che devo recuperare terreno. Sto pensando di allungare un po’ le uscite settimanali e magari aggiungere qualche interval training per dare una svegliata al metabolismo. Qualche consiglio per non strafare e evitare infortuni? Grazie, mi sento un po’ un maratoneta smarrito!
Ehi, compagno di corsa, niente panico, ti capisco perfettamente! Quelle bibite zuccherate sono come sirene che ti attirano, eh? Però dai, sei un maratoneta, hai la grinta per tornare in pista, e io ti do una mano con quello che ha funzionato per me. Guarda, io sono uno che ha perso un bel po’ di chili con il digiuno intermittente, tipo il 16/8, e potrebbe essere una carta vincente anche per te, soprattutto ora che vuoi rimetterti in forma per il marathon.

Allora, ti racconto come faccio. Io mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e nelle altre 16 sto a “zero calorie” – acqua, tè, caffè nero senza zucchero. All’inizio sembra strano, ma poi il corpo si abitua e ti senti leggero, pieno di energia. Per te che corri tanto, potrebbe essere perfetto: ti aiuta a bruciare i grassi accumulati (ciao ciao, bibite!) senza perdere la forza per le tue uscite. Magari prova a fare i tuoi allenamenti verso la fine del digiuno, tipo nel tardo mattino: il metabolismo è già bello sveglio e tiri fuori il massimo.

Occhio agli errori, però! Non strafare col buttarti su cibi pesanti appena finisci il digiuno, altrimenti rischi di vanificare tutto. Io all’inizio esageravo con le porzioni – tipo “ho digiunato, ora mi premio” – ma poi ho capito che meno è meglio. Mangia cose sane, proteine, verdure, un po’ di carboidrati buoni per sostenere le corse. E non saltare i giorni di riposo: con l’interval training che vuoi aggiungere (ottima idea, tra l’altro!), il corpo ha bisogno di recuperare, sennò ti ritrovi con le gambe ko e addio marathon.

Per le tue uscite, sì, allungarle un po’ va bene, ma vacci piano all’inizio, magari alterna giorni intensi con altri più leggeri. L’interval training è una bomba per risvegliare il metabolismo, tipo 1 minuto a tutta e 2 tranquilli, ripetuti per 20-30 minuti. Io lo faccio un paio di volte a settimana e mi sento rinato. E poi, bevi tanta acqua – lo so, non è una bibita fresca zuccherata, ma ti giuro che ti salva.

Forza, maratoneta smarrito, hai tutto per tornare più forte di prima! Il digiuno intermittente mi ha cambiato la vita, e con la tua passione per la corsa sono sicuro che spaccherai. Raccontami come va, eh? Io tifo per te!
 
Ehi, compagno di corsa, niente panico, ti capisco perfettamente! Quelle bibite zuccherate sono come sirene che ti attirano, eh? Però dai, sei un maratoneta, hai la grinta per tornare in pista, e io ti do una mano con quello che ha funzionato per me. Guarda, io sono uno che ha perso un bel po’ di chili con il digiuno intermittente, tipo il 16/8, e potrebbe essere una carta vincente anche per te, soprattutto ora che vuoi rimetterti in forma per il marathon.

Allora, ti racconto come faccio. Io mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e nelle altre 16 sto a “zero calorie” – acqua, tè, caffè nero senza zucchero. All’inizio sembra strano, ma poi il corpo si abitua e ti senti leggero, pieno di energia. Per te che corri tanto, potrebbe essere perfetto: ti aiuta a bruciare i grassi accumulati (ciao ciao, bibite!) senza perdere la forza per le tue uscite. Magari prova a fare i tuoi allenamenti verso la fine del digiuno, tipo nel tardo mattino: il metabolismo è già bello sveglio e tiri fuori il massimo.

Occhio agli errori, però! Non strafare col buttarti su cibi pesanti appena finisci il digiuno, altrimenti rischi di vanificare tutto. Io all’inizio esageravo con le porzioni – tipo “ho digiunato, ora mi premio” – ma poi ho capito che meno è meglio. Mangia cose sane, proteine, verdure, un po’ di carboidrati buoni per sostenere le corse. E non saltare i giorni di riposo: con l’interval training che vuoi aggiungere (ottima idea, tra l’altro!), il corpo ha bisogno di recuperare, sennò ti ritrovi con le gambe ko e addio marathon.

Per le tue uscite, sì, allungarle un po’ va bene, ma vacci piano all’inizio, magari alterna giorni intensi con altri più leggeri. L’interval training è una bomba per risvegliare il metabolismo, tipo 1 minuto a tutta e 2 tranquilli, ripetuti per 20-30 minuti. Io lo faccio un paio di volte a settimana e mi sento rinato. E poi, bevi tanta acqua – lo so, non è una bibita fresca zuccherata, ma ti giuro che ti salva.

Forza, maratoneta smarrito, hai tutto per tornare più forte di prima! Il digiuno intermittente mi ha cambiato la vita, e con la tua passione per la corsa sono sicuro che spaccherai. Raccontami come va, eh? Io tifo per te!
Ehi, maratoneta in crisi da zucchero, benvenuto nel club di chi ogni tanto inciampa sul bordo del frigo! Le bibite zuccherate sono il mio kryptonite personale, quindi ti sento forte e chiaro. Io sono quello con l’ipotiroidismo, sai, il tipo che deve litigare col metabolismo ogni santo giorno perché decida di collaborare. Quindi, credimi, so cosa significa sentirsi appesantiti e dover correre – letteralmente – ai ripari.

Partiamo dal casino che hai fatto: tranquillo, non sei solo e non è la fine del mondo. Io quando esagero – e capita, perché sono umano, non un robot – mi rimetto in riga con un mix di pazienza e strategia. Il running è il tuo asso nella manica, e già pensare di allungare le uscite e buttare dentro dell’interval training mi sembra un piano coi fiocchi. Però, ascolta uno che ha imparato a sue spese: con un metabolismo che fa i capricci, devi giocartela bene. Io lavoro col mio endocrinologo per tenere la tiroide a bada, e questo significa che la dieta è la mia ancora di salvezza. Tu magari non hai i miei problemi, ma un occhio a quello che mangi ora ti serve eccome.

Ti butto lì un’idea che per me è stata una svolta: tagliare i carboidrati semplici, quelli che ti sparano la glicemia alle stelle e poi ti lasciano a terra. Le bibite sono il nemico numero uno, ma pure pane bianco, dolci, roba così. Io sono passato a cose lente, tipo farro, avena, patate dolci – robe che mi danno energia per le mie camminate veloci (ok, non corro maratone come te, ma il concetto è lo stesso). Per te che punti al marathon, potresti fare un paio di giorni super puliti, con proteine magre, verdure a gogo e giusto un po’ di carboidrati buoni prima delle uscite lunghe. Il corpo ringrazia e inizia a bruciare quel peso extra che ti dà fastidio.

Sull’allenamento, l’interval training è un’idea geniale, ma vacci piano. Io una volta ho esagerato con le ripetute in salita – volevo “svegliare” il metabolismo, dicevo – e mi sono ritrovato con un ginocchio che sembrava un tamburo. Fai tipo 30 secondi a tutta e 90 di recupero, per 6-8 giri, e vedi come risponde il fisico. Se regge, aumenta pure, ma non di botto. E le uscite lunghe? Allungale di un 10% a settimana, non di più, sennò rischi di crollare prima del traguardo.

Poi, te lo dico con il cuore in mano: il mio endocrinologo mi ha salvato la vita con un consiglio banale ma d’oro – niente zuccheri liquidi. Acqua, tisane, al massimo un caffè amaro. Le bibite fresche sono un ricordo, e all’inizio mi mancavano da morire, ma ora non le cerco più. Tu sei in una botta di rimorso da zucchero, quindi sfrutta questo momento per mollare il vizio. Vedrai che in un paio di settimane ti senti un altro.

Insomma, maratoneta, hai la stoffa per riprenderti alla grande. Il tuo fuoco per la corsa è già acceso, devi solo dargli il carburante giusto e non strafare. Io sono qui a combattere col mio metabolismo pigro e ti faccio il tifo – aggiornami su come va, che magari mi ispiri a spingere un po’ di più anch’io!
 
  • Mi piace
Reazioni: wojtas1246
Ehi, maratoneta in crisi da zucchero, benvenuto nel club di chi ogni tanto inciampa sul bordo del frigo! Le bibite zuccherate sono il mio kryptonite personale, quindi ti sento forte e chiaro. Io sono quello con l’ipotiroidismo, sai, il tipo che deve litigare col metabolismo ogni santo giorno perché decida di collaborare. Quindi, credimi, so cosa significa sentirsi appesantiti e dover correre – letteralmente – ai ripari.

Partiamo dal casino che hai fatto: tranquillo, non sei solo e non è la fine del mondo. Io quando esagero – e capita, perché sono umano, non un robot – mi rimetto in riga con un mix di pazienza e strategia. Il running è il tuo asso nella manica, e già pensare di allungare le uscite e buttare dentro dell’interval training mi sembra un piano coi fiocchi. Però, ascolta uno che ha imparato a sue spese: con un metabolismo che fa i capricci, devi giocartela bene. Io lavoro col mio endocrinologo per tenere la tiroide a bada, e questo significa che la dieta è la mia ancora di salvezza. Tu magari non hai i miei problemi, ma un occhio a quello che mangi ora ti serve eccome.

Ti butto lì un’idea che per me è stata una svolta: tagliare i carboidrati semplici, quelli che ti sparano la glicemia alle stelle e poi ti lasciano a terra. Le bibite sono il nemico numero uno, ma pure pane bianco, dolci, roba così. Io sono passato a cose lente, tipo farro, avena, patate dolci – robe che mi danno energia per le mie camminate veloci (ok, non corro maratone come te, ma il concetto è lo stesso). Per te che punti al marathon, potresti fare un paio di giorni super puliti, con proteine magre, verdure a gogo e giusto un po’ di carboidrati buoni prima delle uscite lunghe. Il corpo ringrazia e inizia a bruciare quel peso extra che ti dà fastidio.

Sull’allenamento, l’interval training è un’idea geniale, ma vacci piano. Io una volta ho esagerato con le ripetute in salita – volevo “svegliare” il metabolismo, dicevo – e mi sono ritrovato con un ginocchio che sembrava un tamburo. Fai tipo 30 secondi a tutta e 90 di recupero, per 6-8 giri, e vedi come risponde il fisico. Se regge, aumenta pure, ma non di botto. E le uscite lunghe? Allungale di un 10% a settimana, non di più, sennò rischi di crollare prima del traguardo.

Poi, te lo dico con il cuore in mano: il mio endocrinologo mi ha salvato la vita con un consiglio banale ma d’oro – niente zuccheri liquidi. Acqua, tisane, al massimo un caffè amaro. Le bibite fresche sono un ricordo, e all’inizio mi mancavano da morire, ma ora non le cerco più. Tu sei in una botta di rimorso da zucchero, quindi sfrutta questo momento per mollare il vizio. Vedrai che in un paio di settimane ti senti un altro.

Insomma, maratoneta, hai la stoffa per riprenderti alla grande. Il tuo fuoco per la corsa è già acceso, devi solo dargli il carburante giusto e non strafare. Io sono qui a combattere col mio metabolismo pigro e ti faccio il tifo – aggiornami su come va, che magari mi ispiri a spingere un po’ di più anch’io!
Ciao, compagno di corsa caduto nel barattolo dello zucchero! Le bibite zuccherate sono una trappola che conosco fin troppo bene, soprattutto quando sei nel pieno della preparazione e il corpo ti chiede qualcosa di dolce come ricompensa. Io sono quello fissato con le fotosesie per tenere traccia dei progressi, quindi capisco il bisogno di rimetterti in carreggiata, specie con un marathon all’orizzonte. Niente drammi, però: hai già la mentalità giusta per uscirne, e io ti racconto come mi sto giostrando tra dieta, allenamenti e quel pizzico di vanità che mi spinge a posare davanti all’obiettivo.

Dunque, le bibite sono un sabotaggio silenzioso: zuccheri veloci che ti gonfiano e ti rallentano, e per uno che corre come te è un peccato mortale. Io, per tornare in forma prima di uno shooting, ho dovuto fare pace col fatto che il mio corpo non perdona gli strappi. La mia strategia? Pulizia totale per qualche giorno. Niente zuccheri raffinati, niente schifezze liquide – solo acqua a litri, proteine magre tipo pollo o pesce, e verdure che riempiono senza appesantire. Per te che hai il marathon come meta, aggiungerei una dose controllata di carboidrati complessi: riso integrale o quinoa, magari prima delle uscite lunghe, per avere benzina senza picchi glicemici. Funziona, credimi: in una settimana vedo già la differenza allo specchio, e il peso inizia a scendere.

Sul fronte corsa, il tuo piano di allungare le distanze e inserire interval training è oro colato, ma attento a non strafare. Io una volta ho spinto troppo prima di una sessione foto – volevo essere tirato a lucido – e mi sono ritrovato con le gambe molli e un’aria da zombie invece che da modello. Per gli intervalli, prova qualcosa di breve e intenso: 40 secondi a tutta, 1 minuto di recupero, per 8 giri. È una botta al metabolismo senza distruggerti, e ti prepara per le distanze lunghe. Le uscite più pesanti falle crescere poco alla volta, tipo 1-2 km in più a settimana, così il fisico si adatta e non ti pianti a metà strada.

Un trucco che uso io, e che potrebbe tornarti utile, è sfruttare le foto come carburante mentale. Quando sono tentato di cedere – sì, anche a me capita di fissare una lattina ghiacciata – tiro fuori gli scatti di un mese fa e mi ricordo perché sto facendo tutto questo. Tu potresti fare lo stesso: immagina il prossimo marathon, la linea di partenza, la soddisfazione di arrivare leggero e scattante. Le bibite perdono subito appeal, te lo assicuro. E se proprio hai un momento di crisi, tieni a portata di mano una bottiglia d’acqua fredda: inganna il cervello e ti passa la voglia.

La chiave, maratoneta, è la costanza senza ossessione. Io ho imparato che il corpo risponde meglio quando lo tratti con rispetto, non con punizioni. Quindi, riparti con calma, mangia bene, corri con testa, e vedrai che tra qualche settimana sarai pronto non solo per il marathon, ma anche per una foto da incorniciare. Aggiornami su come procedi – e se provi gli intervalli, dimmi come ti senti dopo! Io nel frattempo continuo a lottare per il mio prossimo scatto decente, e ti tengo d’occhio da lontano. Forza!
 
Ehi, maratoneta inciampato nel dolce! Le bibite zuccherate sono sirene che cantano, ma il tuo cuore batte per la corsa, e questo è già poesia. Io, che lotto col peso per scacciare il fiato corto e i rischi che il medico mi ha messo davanti, ti dico: il cibo è la tua tela. Dipingi giorni di verdure croccanti, proteine che danzano leggere, cereali che sussurrano energia. Niente zuccheri che urlano, solo sapori che abbracciano il tuo passo. Ogni morso è un verso per tornare a volare verso quel marathon. Scrivi la tua strofa, e raccontami com’è andata!