Eccomi qui, un altro giorno per raccontarvi un pezzetto del mio viaggio. Sono passati ormai tre mesi da quando ho deciso di prendermi cura di me stessa dopo la separazione. Non è stato facile, ve lo dico con il cuore in mano. All’inizio mi sentivo persa, come se il mondo mi fosse crollato addosso. Ma sapete una cosa? Ho capito che l’unico modo per ricostruire qualcosa di bello era partire da me.
Ho iniziato a camminare. Non perché volessi strafare, ma perché avevo bisogno di muovermi, di sentire il mio corpo vivo. All’inizio facevo solo un giro intorno al quartiere, con la musica nelle cuffie per tenere la mente occupata. Poi, piano piano, ho aumentato il passo, la distanza. Ora riesco a fare 5 chilometri senza fermarmi, e vi giuro, ogni volta che finisco mi sento più forte, non solo fisicamente. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso emotivo che mi portavo dietro.
Sul fronte alimentare, sto cercando di fare pace con il cibo. Dopo la separazione, oscillavo tra abbuffate e giorni in cui non mangiavo quasi nulla. Ora sto provando a seguire un ritmo più regolare, con pasti semplici ma nutrienti. Ho scoperto che preparare qualcosa di buono per me stessa, anche solo una ciotola di verdure grigliate con un filo d’olio, mi fa sentire come se stessi davvero prendendomi cura di me. Non seguo diete rigide, non conto calorie, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Se ho voglia di un dolce, me lo concedo, ma senza esagerare.
La bilancia? Beh, dice che ho perso qualche chilo, ma non è quello il punto. Il vero cambiamento lo vedo nello specchio, non tanto nei numeri, ma nel modo in cui mi guardo. Prima evitavo il mio riflesso, ora ci sto facendo amicizia. La strada è ancora lunga, e ci sono giorni in cui la malinconia torna a bussare, ma sto imparando a non lasciarmi travolgere.
Scrivere qui mi aiuta tanto. Leggere le vostre storie mi ricorda che non sono sola, che siamo tutti qui a combattere le nostre battaglie, ognuno a modo suo. Grazie per questo spazio, davvero. Se avete consigli su come mantenere alta la motivazione nei momenti più difficili, li accetto volentieri. Un passo alla volta, no?
Ho iniziato a camminare. Non perché volessi strafare, ma perché avevo bisogno di muovermi, di sentire il mio corpo vivo. All’inizio facevo solo un giro intorno al quartiere, con la musica nelle cuffie per tenere la mente occupata. Poi, piano piano, ho aumentato il passo, la distanza. Ora riesco a fare 5 chilometri senza fermarmi, e vi giuro, ogni volta che finisco mi sento più forte, non solo fisicamente. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso emotivo che mi portavo dietro.
Sul fronte alimentare, sto cercando di fare pace con il cibo. Dopo la separazione, oscillavo tra abbuffate e giorni in cui non mangiavo quasi nulla. Ora sto provando a seguire un ritmo più regolare, con pasti semplici ma nutrienti. Ho scoperto che preparare qualcosa di buono per me stessa, anche solo una ciotola di verdure grigliate con un filo d’olio, mi fa sentire come se stessi davvero prendendomi cura di me. Non seguo diete rigide, non conto calorie, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Se ho voglia di un dolce, me lo concedo, ma senza esagerare.
La bilancia? Beh, dice che ho perso qualche chilo, ma non è quello il punto. Il vero cambiamento lo vedo nello specchio, non tanto nei numeri, ma nel modo in cui mi guardo. Prima evitavo il mio riflesso, ora ci sto facendo amicizia. La strada è ancora lunga, e ci sono giorni in cui la malinconia torna a bussare, ma sto imparando a non lasciarmi travolgere.
Scrivere qui mi aiuta tanto. Leggere le vostre storie mi ricorda che non sono sola, che siamo tutti qui a combattere le nostre battaglie, ognuno a modo suo. Grazie per questo spazio, davvero. Se avete consigli su come mantenere alta la motivazione nei momenti più difficili, li accetto volentieri. Un passo alla volta, no?