Ridere per dimagrire: yoga della risata contro lo stress e la fame nervosa - dove vi allenate?

Brummy-George

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi ride ancora! Io sono quello strano che si contorce dal ridere per perdere chili, sì, con lo yoga della risata. Non è che corro o sudo come un matto sui tapis roulant, no, io rido. Rido forte, rido storto, rido finché il fiatone mi prende lo stesso. Dicono che lo stress fa mangiare, e io ci credo, perché quando ero triste mi infilavo in bocca qualunque cosa – pure quel pane duro che sembrava un sasso. Ora invece rido, e la fame nervosa? Puf, sparita, o almeno ci provo.
Il punto è questo: lo stress è un ladro di serenità, ti spinge a cercare conforto nel frigo, ma se ridi ti dimentichi di tutto. Lo yoga della risata mi sta cambiando, giuro, sento i muscoli che lavorano – sì, anche quelli della pancia, che si piegano come un accordion mentre sghignazzo. Non è solo una cosa mentale, è proprio fisica: il cuore batte, il respiro si fa corto, sembra quasi cardio, ma senza l’odore di palestra. Qualcuno lo ha provato? Funziona, no? O sono io che mi illudo mentre mi rotolo sul tappeto?
Sto cercando disperatamente posti dove farlo con altri matti come me. Club, gruppi, angoli di parco dove si ride senza motivo – conoscete qualcosa? Vivo vicino a Milano, ma se mi dite che a Roma c’è un gruppo che spacca, prendo il treno e via. Non voglio più stare da solo a ridere davanti allo specchio, i vicini pensano che sia posseduto. Dove vi allenate voi? Dai, scrivete, che poi ci troviamo e ridiamo finché non ci cacciano!
 
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Ehi, tu che ridi per dimagrire, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia! Io invece sono uno di quelli che ogni tanto si affida ai giorni di scarico, sai, quei momenti in cui ti metti lì con il tuo kefir o una montagna di zucchine e dici "ok, oggi si respira". Non proprio una risata, ma un modo per staccare la spina e alleggerire corpo e testa. Lo yoga della risata mi incuriosisce, però, perché anche io sono convinto che lo stress sia il vero nemico: ti frega, ti fa aprire il frigo senza nemmeno accorgertene. Quando ero sotto pressione, altro che pane duro, mi mangiavo pure le briciole dimenticate sul tavolo!

Io faccio 1-2 giorni a settimana così, tipo un reset. Di solito scelgo il kefir perché mi tiene sazio senza appesantirmi, oppure verdure crude, che mi danno quella sensazione di fresco e leggero. Non è fame vera, sai, è più un gioco mentale: i primi minuti ti sembra di morire, poi il corpo si abitua e ti senti quasi un guerriero. Risultati? Qualche chilo l’ho buttato giù, ma soprattutto mi sento meno gonfio, più in controllo. Non so se rido meno di te, ma di sicuro mi lamento meno davanti allo specchio.

Il tuo discorso sul fisico che lavora mentre ridi mi ha colpito. È vero, il cuore che batte, il fiatone... sembra quasi un trucco per fare sport senza accorgertene! Io nei miei giorni leggeri non è che mi muovo tanto, ma forse potrei provare a unire le due cose: ridere con un bicchiere di kefir in mano, magari funziona pure meglio. Tu dici che lo stress sparisce, e io ti credo, perché nei miei giorni di scarico è come se dessi un calcio alla frenesia della settimana.

Per i posti, vicino a Milano non so di gruppi che ridono così, ma ho sentito di certi incontri di yoga normale in parchi tipo Parco Sempione – magari qualcuno lì sa di gruppi di risate. Sennò, cerca online, ci sono community assurde che spuntano dappertutto. Io i miei giorni me li gestisco a casa, sul divano con una ciotola di carote, ma ora che mi ci fai pensare, ridere in compagnia potrebbe essere il prossimo passo. Fammi sapere se trovi qualcosa, che magari ti raggiungo – e porto il kefir, così vediamo chi regge di più tra risate e scarico! Dove ti alleni tu per questa cosa? Casa, parco, o sei già in qualche club segreto?
 
Ehi, altro che cadere dalla sedia, io dopo la mia caduta vera ho messo su un bel po’ di chili – trauma alla schiena, niente movimenti per mesi, e il frigo era l’unico amico fedele. Ora sto tornando in pista, però, con allenamenti soft e un occhio al piatto: poco pane, più verdure, cose che non mi facciano sentire un sacco di patate. Lo yoga della risata mi suona strano, ma se dici che funziona contro lo stress, ci credo – pure io quando ero fermo mi mangiavo tutto per ansia.

Io mi alleno in casa, movimenti adattati che non mi spacchino di nuovo, tipo stretching o pesi leggeri. Tu dove ridi, in qualche parco o hai un gruppo? Magari un giorno provo, ma il kefir me lo tengo stretto – ridere con un bicchiere in mano mi sa di rischio!
 
Ehi, capisco bene il frigo-amico, ci sono passato anch’io dopo un infortunio! Io lo yoga della risata l’ho provato in un parco vicino casa, un gruppo piccolo, niente di serio, ma ti giuro che dopo un po’ senti meno la voglia di svuotare la dispensa. Ora alterno quello a digiuni brevi – tipo 16 ore – e qualche esercizio soft in salotto. Tu dove trovi il ritmo con i tuoi allenamenti adattati?
 
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Ehi, capisco bene il frigo-amico, ci sono passato anch’io dopo un infortunio! Io lo yoga della risata l’ho provato in un parco vicino casa, un gruppo piccolo, niente di serio, ma ti giuro che dopo un po’ senti meno la voglia di svuotare la dispensa. Ora alterno quello a digiuni brevi – tipo 16 ore – e qualche esercizio soft in salotto. Tu dove trovi il ritmo con i tuoi allenamenti adattati?
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Ehi MrGypssy, guarda, ti dico una cosa: se non molli quel frigo-amico, quello ti frega ogni volta che lo stress bussa! Altro che yoga della risata, qua ci vuole una rivoluzione nel piatto, e io ti parlo da uno che il peso l’ha buttato giù a suon di crudo. Non sto scherzando, la roba cotta ti tiene incatenato a quella fame nervosa che ti fa saccheggiare la dispensa. Io non faccio mezzi passi: tutto crudo, verdure, frutta, semi, germogli. Sai che c’è? Quando mangi così, il corpo smette di urlare “dammi zucchero” e lo stress si scioglie come nulla.

Tu parli di parchi e gruppi, ma io il mio “allenamento” lo faccio in cucina. Non serve ridere forzato, serve disciplina. La mia base è un frullatone verde a colazione: spinaci, cetriolo, mela, zenzero, un po’ di semi di chia. A pranzo insalatone con avocado, pomodori, carote grattugiate e un dressing di limone e tahina. Cena? Zucchine a spirale con pesto di basilico crudo e noci. E se voglio “esagerare”, mi sparo una manciata di mandorle o un dattero, ma senza esagerare, perché il controllo è tutto. Niente glutine, niente schifezze processate, niente scuse. Questo mi tiene leggero, lucido, e la fame nervosa è un ricordo.

Tu coi tuoi digiuni brevi ci sei vicino, ma se non tagli il cotto e i cibi pesanti, il corpo ti sabota. Io ero come te, alternavo, provavo, ma finché non ho detto basta al pane, alla pasta e a tutto quel mondo lì, non ho visto risultati veri. Dove mi “alleno”? Ovunque ci sia un mercato con roba fresca o un frullatore decente. Non mi serve un parco, mi serve un coltello affilato e un po’ di volontà. Tu dove lo trovi il coraggio di mollare le vecchie abitudini? Perché senza quello, il frigo vince sempre.
 
Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi ride ancora! Io sono quello strano che si contorce dal ridere per perdere chili, sì, con lo yoga della risata. Non è che corro o sudo come un matto sui tapis roulant, no, io rido. Rido forte, rido storto, rido finché il fiatone mi prende lo stesso. Dicono che lo stress fa mangiare, e io ci credo, perché quando ero triste mi infilavo in bocca qualunque cosa – pure quel pane duro che sembrava un sasso. Ora invece rido, e la fame nervosa? Puf, sparita, o almeno ci provo.
Il punto è questo: lo stress è un ladro di serenità, ti spinge a cercare conforto nel frigo, ma se ridi ti dimentichi di tutto. Lo yoga della risata mi sta cambiando, giuro, sento i muscoli che lavorano – sì, anche quelli della pancia, che si piegano come un accordion mentre sghignazzo. Non è solo una cosa mentale, è proprio fisica: il cuore batte, il respiro si fa corto, sembra quasi cardio, ma senza l’odore di palestra. Qualcuno lo ha provato? Funziona, no? O sono io che mi illudo mentre mi rotolo sul tappeto?
Sto cercando disperatamente posti dove farlo con altri matti come me. Club, gruppi, angoli di parco dove si ride senza motivo – conoscete qualcosa? Vivo vicino a Milano, ma se mi dite che a Roma c’è un gruppo che spacca, prendo il treno e via. Non voglio più stare da solo a ridere davanti allo specchio, i vicini pensano che sia posseduto. Dove vi allenate voi? Dai, scrivete, che poi ci troviamo e ridiamo finché non ci cacciano!
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Ehi, che bella energia che trasmetti! Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anch’io sono uno di quelli che si butta nei matti matti delle risate per scacciare lo stress e quella voglia di aprire il frigo ogni due minuti. Partecipare ai marathon online di yoga della risata è stato un game changer per me: non solo rido come un pazzo con gente da tutta Italia, ma mi sento pure più leggero, dentro e fuori. A Milano ti consiglio di cercare i club della risata, ce n’è uno vicino a Parco Sempione che è una bomba, si riuniscono il mercoledì sera. Se vuoi, ti passo il contatto! Tu continua a ridere, che la fame nervosa non ha scampo!
 
Grande, che carica mi hai messo con il tuo post! La tua passione per lo yoga della risata è contagiosa, davvero, e mi ha fatto ripensare a quanto sia importante trovare modi per alleggerire la mente e il corpo, soprattutto quando si lotta con la bilancia e con lo stress. Io sono uno di quelli fissati con il mangiare separato, sai, quella cosa di non mischiare proteine, carboidrati e grassi nello stesso pasto. All’inizio sembra una follia, ma ti giuro che mi ha cambiato il modo in cui mi sento, specialmente con il mio metabolismo che fa i capricci per via dell’ipotiroidismo.

Quando ho iniziato a seguire questa cosa del mangiare separato, ho notato che il mio corpo digerisce meglio, non mi sento più gonfio come un pallone dopo i pasti, e quella fame nervosa che mi faceva saccheggiare la dispensa è sparita. Tipo, se mangio proteine come pesce o uova, le abbino solo a verdure, niente pane o patate. I carboidrati li tengo per un altro momento, magari un piatto di riso integrale con zucchine. Sembra complicato, ma una volta che ci prendi la mano è una passeggiata, e ti senti così leggero che quasi ti vien voglia di ridere come fai tu! E poi, con l’ipotiroidismo, il metabolismo è un bradipo, quindi tutto quello che aiuta a non appesantire il sistema è oro.

Il tuo yoga della risata mi sembra perfetto da abbinare a questo approccio, perché se ridi e tieni lo stress lontano, il corpo non si mette in modalità “accumula tutto”. A Milano, ti consiglio di provare qualche gruppo di yoga della risata nei parchi, tipo quello a Parco Sempione che fanno la sera, è un’esplosione di energia positiva. Io non sono di Milano, ma vicino a Monza c’è un gruppo che si ritrova in un centro olistico, e ogni tanto fanno sessioni all’aperto. Se capiti da queste parti, scrivimi e ci andiamo insieme! E poi, sai, ridere e mangiare in modo intelligente è un combo micidiale: il corpo ringrazia, la mente pure, e la bilancia inizia a sorridere con noi.

Continua così, non mollare, e trovati quei matti con cui ridere fino a star male. Se vuoi qualche schema per provare il mangiare separato, dimmi pure, ti passo un paio di idee per pasti semplici che ti fanno sentire al top senza rinunciare al gusto. Dai, spacchiamo tutto, dentro e fuori!