Amici, mentre il sole inizia a scaldare le giornate e l’estate si avvicina come un sogno leggero, mi ritrovo a pensare al mio percorso. Non è solo una questione di bilancia o di vestiti che finalmente si adattano meglio. È qualcosa di più profondo, come un dialogo silenzioso con me stesso, con il mio corpo, con ciò che voglio essere quando arriveranno le vacanze.
Quando ho iniziato la keto, non ero sicuro di cosa aspettarmi. Immaginavo solo di voler essere una versione più leggera di me, non solo in chili, ma anche nello spirito. La transizione non è stata semplice: i primi giorni mi sentivo come un viaggiatore in una terra sconosciuta, con voglie di carboidrati che sembravano sirene tentatrici. Ma poi, pian piano, il mio corpo ha iniziato a parlare una nuova lingua. Il ketosio è diventato una sorta di meditazione in movimento, un modo per ascoltare i segnali interni e capire cosa mi nutre davvero.
Una cosa che ho imparato è che il cibo non è solo cibo. È energia, è intenzione. Preparare una crema di avocado con un po’ di lime e coriandolo, o una teglia di zucchine gratinate con parmigiano croccante, è diventato il mio rituale. Non seguo più le vecchie abitudini di correre dietro a snack veloci o cibi che mi lasciavano vuoto. Ogni pasto è una scelta per avvicinarmi a quella leggerezza che sogno per l’estate: non solo per entrare in un costume, ma per sentirmi libero, pieno di vita, pronto a camminare su una spiaggia senza pensieri pesanti.
Un consiglio che mi sento di condividere è di non guardare solo al traguardo. L’estate non è una data sul calendario, ma un modo di essere. Se state pensando al ketosio, provate a iniziare con piccole cose: magari una colazione con uova strapazzate e spinaci, o una manciata di noci quando la fame chiama. Lasciate che il vostro corpo vi guidi, senza fretta. I numeri sulla bilancia scenderanno, sì, ma ciò che conta di più è quello che scoprirete su di voi lungo il cammino.
E voi, che riflessioni avete mentre immaginate la vostra estate? Cosa vi spinge a voler essere una versione più leggera di voi stessi?
Quando ho iniziato la keto, non ero sicuro di cosa aspettarmi. Immaginavo solo di voler essere una versione più leggera di me, non solo in chili, ma anche nello spirito. La transizione non è stata semplice: i primi giorni mi sentivo come un viaggiatore in una terra sconosciuta, con voglie di carboidrati che sembravano sirene tentatrici. Ma poi, pian piano, il mio corpo ha iniziato a parlare una nuova lingua. Il ketosio è diventato una sorta di meditazione in movimento, un modo per ascoltare i segnali interni e capire cosa mi nutre davvero.
Una cosa che ho imparato è che il cibo non è solo cibo. È energia, è intenzione. Preparare una crema di avocado con un po’ di lime e coriandolo, o una teglia di zucchine gratinate con parmigiano croccante, è diventato il mio rituale. Non seguo più le vecchie abitudini di correre dietro a snack veloci o cibi che mi lasciavano vuoto. Ogni pasto è una scelta per avvicinarmi a quella leggerezza che sogno per l’estate: non solo per entrare in un costume, ma per sentirmi libero, pieno di vita, pronto a camminare su una spiaggia senza pensieri pesanti.
Un consiglio che mi sento di condividere è di non guardare solo al traguardo. L’estate non è una data sul calendario, ma un modo di essere. Se state pensando al ketosio, provate a iniziare con piccole cose: magari una colazione con uova strapazzate e spinaci, o una manciata di noci quando la fame chiama. Lasciate che il vostro corpo vi guidi, senza fretta. I numeri sulla bilancia scenderanno, sì, ma ciò che conta di più è quello che scoprirete su di voi lungo il cammino.
E voi, che riflessioni avete mentre immaginate la vostra estate? Cosa vi spinge a voler essere una versione più leggera di voi stessi?