Ritrovarmi dopo il divorzio: la mia routine per corpo e anima

Antonio63

Membro
6 Marzo 2025
77
7
8
Ragazzi, oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Dopo il divorzio mi sono sentita persa, come se il terreno sotto i piedi fosse sparito. Pesavo 78 chili, ma non era solo il numero sulla bilancia a schiacciarmi: era il peso di tutto quello che avevo lasciato andare, di me stessa che non riconoscevo più. Poi, un giorno, ho deciso che dovevo riprendermi, non per lui, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per me.
La mia routine è iniziata piano, quasi per caso. Camminavo per 20 minuti al mattino, con la testa piena di pensieri che giravano come un vortice. Non era tanto per bruciare calorie, ma per respirare, per sentire che potevo ancora muovermi avanti. Col tempo, ho aggiunto qualche esercizio a casa: squat, plank, un po’ di stretching. Niente di complicato, niente palestra con specchi giganti che ti giudicano. Solo io, il tappetino e la voglia di sentirmi un po’ meno fragile. Ora faccio 40 minuti al giorno, alternando camminate veloci e un circuito leggero con pesi che ho trovato in soffitta. Non è una routine da atleta, ma è mia, e questo mi basta.
Il corpo sta cambiando, sì. Sono scesa a 70 chili in tre mesi, e i jeans che non mi entravano da anni ora si chiudono senza che debba trattenere il respiro. Ma sapete qual è la vera differenza? La testa. Mi guardo allo specchio e non vedo più solo i difetti, i “dovevo fare di più” o i “non sono abbastanza”. Vedo una che ci sta provando, che si sta ricostruendo. Ogni passo, ogni goccia di sudore, è un pezzo di me che torna al suo posto.
Non è sempre facile. Ci sono giorni in cui mi manca la forza, in cui il passato bussa ancora alla porta e mi chiedo se ne valga la pena. Ma poi mi alzo, metto le scarpe e esco. Perché ogni volta che finisco, anche se sono stanca, mi sento più leggera dentro. Non è solo il peso che se ne va, è la tristezza, il senso di colpa, la sensazione di non valere nulla.
Questa routine non è solo per il mio corpo, è per la mia anima. È il mio modo di dire “ci sono ancora, e sto tornando”. E forse, un giorno, mi guarderò indietro e penserò che questo è stato il momento in cui ho ricominciato a vivere davvero. Grazie a voi che leggete, perché condividere questo mi fa sentire meno sola. E voi, cosa vi spinge a muovervi ogni giorno?