Scendo di peso per volare al prossimo maratona!

saurabh85

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6 Marzo 2025
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Ehi, gente, sapete cosa mi sta facendo impazzire? La bilancia non mente, ma io sì, quando dico che non mi importa del numero! Sto sudando per il mio prossimo maratona e ogni grammo in meno è un secondo in meno sul cronometro. Non fraintendetemi, non sono qui a fare la fame per sembrare un modello, ma per correre come il vento. Il mio piano? Allenamenti tosti e un’alimentazione che mi fa sentire una macchina.
In settimana alterno corsa lunga, fartlek e qualche sessione di forza per non crollare al 30° km. Tipo ieri: 15 km a ritmo medio, poi squat e affondi fino a tremare. Sul piatto, niente schifezze. Colazione con avena, frutta e un caffè nero che mi rimette al mondo. Pranzo con riso integrale, pollo e verdure al vapore. Cena leggera, magari una zuppa di legumi o pesce con spinaci. Snack? Mandorle o uno yogurt greco, ma solo se il corpo urla "dammi energia". Non peso ogni briciola, ma tengo d’occhio le porzioni: devo essere leggero, non un palloncino.
Non vi mentirò, a volte vorrei una pizza intera, ma poi penso al traguardo e mi passa. Il peso sta scendendo piano, ma i tempi migliorano e questo mi gasa. Qualcuno di voi corre? Come fate a non cedere quando il frigo vi chiama? Io mi sto tenendo focalizzato sul maratona di primavera, e ogni passo mi avvicina a volare su quel traguardo.
 
Ehi, gente, sapete cosa mi sta facendo impazzire? La bilancia non mente, ma io sì, quando dico che non mi importa del numero! Sto sudando per il mio prossimo maratona e ogni grammo in meno è un secondo in meno sul cronometro. Non fraintendetemi, non sono qui a fare la fame per sembrare un modello, ma per correre come il vento. Il mio piano? Allenamenti tosti e un’alimentazione che mi fa sentire una macchina.
In settimana alterno corsa lunga, fartlek e qualche sessione di forza per non crollare al 30° km. Tipo ieri: 15 km a ritmo medio, poi squat e affondi fino a tremare. Sul piatto, niente schifezze. Colazione con avena, frutta e un caffè nero che mi rimette al mondo. Pranzo con riso integrale, pollo e verdure al vapore. Cena leggera, magari una zuppa di legumi o pesce con spinaci. Snack? Mandorle o uno yogurt greco, ma solo se il corpo urla "dammi energia". Non peso ogni briciola, ma tengo d’occhio le porzioni: devo essere leggero, non un palloncino.
Non vi mentirò, a volte vorrei una pizza intera, ma poi penso al traguardo e mi passa. Il peso sta scendendo piano, ma i tempi migliorano e questo mi gasa. Qualcuno di voi corre? Come fate a non cedere quando il frigo vi chiama? Io mi sto tenendo focalizzato sul maratona di primavera, e ogni passo mi avvicina a volare su quel traguardo.
Ehi, che bella energia che trasmetti! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe e correre dietro di te verso quel traguardo. La tua passione per la maratona è contagiosa, davvero. Io sono un po’ in un viaggio diverso, ma sempre con l’obiettivo di sentirmi più leggera, non solo per il peso, ma per stare bene con me stessa. Nel mio caso, però, c’è un ostacolo in più: un bel disordine ormonale, un hypotiroidismo che ogni tanto mi fa sentire come se stessi spingendo un masso in salita.

Sto lavorando con un endocrinologo per sistemare le cose, e devo dire che trovare il giusto equilibrio con la tiroide è un po’ come cercare di accordare una chitarra con le corde mezze rotte. La bilancia, per me, è un’amica traditrice: a volte non si muove anche se sto facendo tutto per bene. Ma come te, non mi fisso solo sul numero. È più una questione di come mi sento quando mi muovo, quando il corpo risponde. Anche io punto a sentirmi una macchina, ma diciamo che la mia è ancora in officina per qualche aggiustamento.

Sul fronte alimentazione, sono abbastanza rigida, ma non per ossessione, più per necessità. La mia dieta è studiata con una nutrizionista per tenere a bada l’infiammazione e dare al mio metabolismo una spinta. Colazione con fiocchi d’avena, un po’ di frutta fresca e semi di lino, che aiutano con gli ormoni. A pranzo, di solito, qualcosa di proteico come tacchino o salmone, con verdure cotte e un po’ di quinoa o patate dolci per avere energia senza appesantirmi. Cena leggera, spesso una crema di zucchine o carote con un filo d’olio buono. Gli snack? Beh, cerco di non esagerare, ma un po’ di mandorle o una mela con burro di mandorle mi salvano quando il corpo reclama. Il trucco è preparare tutto in anticipo, così non cado in tentazione quando passo davanti al frigo.

Per l’attività fisica, non sono al tuo livello di maratona, ma sto cercando di costruire resistenza. Camminate veloci, qualche corsa leggera quando me la sento, e sessioni di corpo libero a casa. Ultimamente sto dando tanto alla forza, tipo esercizi come squat e affondi, ma anche tanto lavoro di core per sentirmi stabile. Non proprio una plancha da urlo come i runner professionisti, ma ci sto lavorando per tenere il corpo forte e non cedere alla stanchezza. Il mio medico dice che la costanza è la chiave, e io ci provo, anche se a volte la tiroide mi fa sentire come se stessi correndo con i pesi alle caviglie.

Quello che mi colpisce di te è la tua forza mentale. Quel “penso al traguardo e mi passa” è potente. Io, per non cedere alle voglie, mi ripeto che ogni scelta che faccio è un regalo al mio corpo, che sta già combattendo tanto. Tipo, la pizza la sogno anch’io, ma poi penso a come mi sento dopo una giornata in cui ho mangiato bene e mi sono mossa: è una soddisfazione che nessuna fetta di margherita può battere. Tu come fai a rimanere così focalizzato? Hai qualche trucco per i momenti in cui la motivazione cala? Io a volte mi immagino di superare i miei limiti, come se stessi tagliando il traguardo di una maratona tutta mia, anche se per ora è solo quella di sentirmi meglio.

Continua a volare verso la tua maratona, sei un’ispirazione!
 
Ehi, gente, sapete cosa mi sta facendo impazzire? La bilancia non mente, ma io sì, quando dico che non mi importa del numero! Sto sudando per il mio prossimo maratona e ogni grammo in meno è un secondo in meno sul cronometro. Non fraintendetemi, non sono qui a fare la fame per sembrare un modello, ma per correre come il vento. Il mio piano? Allenamenti tosti e un’alimentazione che mi fa sentire una macchina.
In settimana alterno corsa lunga, fartlek e qualche sessione di forza per non crollare al 30° km. Tipo ieri: 15 km a ritmo medio, poi squat e affondi fino a tremare. Sul piatto, niente schifezze. Colazione con avena, frutta e un caffè nero che mi rimette al mondo. Pranzo con riso integrale, pollo e verdure al vapore. Cena leggera, magari una zuppa di legumi o pesce con spinaci. Snack? Mandorle o uno yogurt greco, ma solo se il corpo urla "dammi energia". Non peso ogni briciola, ma tengo d’occhio le porzioni: devo essere leggero, non un palloncino.
Non vi mentirò, a volte vorrei una pizza intera, ma poi penso al traguardo e mi passa. Il peso sta scendendo piano, ma i tempi migliorano e questo mi gasa. Qualcuno di voi corre? Come fate a non cedere quando il frigo vi chiama? Io mi sto tenendo focalizzato sul maratona di primavera, e ogni passo mi avvicina a volare su quel traguardo.
Ehi, tu che sudi per volare alla maratona, ti capisco, sai? Qua in Sicilia, dove mi sono trasferito da un annetto, il caldo è un nemico che ti sfianca più di un fartlek sotto il sole di mezzogiorno. Immagina correre con 35 gradi e un’umidità che sembra di nuotare nell’aria. La bilancia? Un’alleata crudele, ma il vero dramma è adattarsi a questo forno senza perdere la testa o la voglia di allenarsi.

Il tuo piano mi piace, solido, da macchina da corsa. Io invece sto ancora cercando di capire come non sciogliermi mentre corro. Prima, al nord, facevo i miei 15 km con il fresco, maglietta lunga e via. Qui, se non esco alle 6 del mattino, è come allenarsi in una sauna. Ho dovuto rivoluzionare tutto: dieta, orari, persino il modo di bere. L’acqua non basta, il sudore mi porta via tutto. Ho provato a fare il figo con quei beveroni detox che vedi su Instagram, tipo acqua con limone, zenzero e cetriolo, ma sai che c’è? Dopo due sorsi mi sembrava di bere un’insalata. Ora punto su integratori salini sciolti in acqua, roba semplice, che mi tiene in piedi senza farmi sentire un alchimista.

Per la dieta, ho preso spunto da te. Niente schifezze, ma qui il richiamo della granita al pistacchio è un test di forza mentale. Colazione con yogurt greco, frutta fresca (i fichi qui sono una droga legale) e un caffè che è più una religione che una bevanda. Pranzo con pesce grigliato o pollo, verdure di ogni tipo e un po’ di quinoa, che fa tanto “atleta serio”. Cena leggera, spesso una minestra di verdure, perché dopo una giornata al caldo non voglio appesantirmi. Le porzioni? Le tengo d’occhio, ma non sono uno che pesa il riso al grammo. Se il corpo dice “stop”, ascolto. Snack? Mandorle o qualche fettina di mela con un cucchiaino di burro d’arachidi, ma solo se l’allenamento è stato una guerra.

Allenamenti? Ho spostato le corse lunghe al mattino presto, quando il sole non ti cucina. Faccio 12-15 km a ritmo tranquillo, poi due volte a settimana infilo fartlek o ripetute per ricordarmi che sono vivo. La palestra è un miraggio, quindi squat, affondi e plank li faccio in casa, sudando come se fossi in una pubblicità di Gatorade. Il caldo mi costringe a bere di più, e non parlo di spritz. Acqua, acqua e ancora acqua, con un pizzico di sale e limone se voglio sentirmi un po’ chef.

Resistere al frigo? Un incubo. Qui ogni angolo urla “mangia, vivi, goditi la vita”. La pizza mi chiama, il cannolo mi sussurra. Come tengo duro? Penso alla maratona, come te. Ho messo una foto del traguardo sul frigo, così ogni volta che lo apro mi ricordo perché sto facendo tutto questo. Il peso scende lento, ma i tempi migliorano e le gambe rispondono. Non sono ancora un fulmine, ma non sono nemmeno un palloncino.

Tu come fai a non cedere quando la voglia di uno sgarro ti prende a schiaffi? E dimmi, che maratona stai puntando? Io miro a quella di Roma, e giuro che non mi fermo nemmeno se il Colosseo mi cade davanti. Forza, continua a correre, che il traguardo è più vicino di quanto sembri.